Dal film: L'onda - Clip F-011 Inizio : 01:17:45 - Fine: 01:18:47
Contenuto :
Un gruppo di ragazzi dell'Onda ha commesso un vandalismo, imbrattando la facciata del Municipio con il logo del gruppo.
Alla fine di un compito in classe, Tim, uno degli alunni più deboli e problematici, va dal prof. Wenger con l'idea di rivelargli i nomi dei colpevoli, ma Wenger lo rimprovera, dicendogli che “è meglio essere uniti che lavorare l’uno contro l’altro” e che, se conoscesse i nomi dei colpevoli sarebbe costretto a denunciarli.
Il rimprovero a Tim assume toni molto duri ma, alla fine, Wenger invita il ragazzo alla partita di pallanuoto che, nel pomeriggio, vedrà in acqua i suoi compagni di classe.
Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :
Questa clip ci può far riflettere su due temi, da un lato la responsabilità di un insegnante di fronte a un reato commesso dai suoi alunni, dall'altro su come si danno i rimproveri.
Sul primo tema, possiamo domandarci:
Sul secondo, è interessante notare che, al rimprovero, segue immediatamente un invito alla partita di pallanuoto:
 
Dal film: L'attimo fuggente - Clip F-016 Inizio : 00:10:25 - Fine: 00:58:59
Contenuto :
La serie di clip (i cui minutaggi esatti sono indicati qui sotto) mostra alcuni dei passaggi più noti della prima parte del film.
Il professor Keating conquista, pian piano, la sua classe, introducendola, non solo alla conoscenza della poesia, ma anche in un gioco sempre più coinvolgente di relazioni, emozioni, aspirazioni, di cui lui è il protagonista istrionico. Non è un caso che, nella scena finale qui indicata, egli venga portato in trionfo dai suoi studenti sulle note dell'Inno alla gioia di Beethoven. Ogni sequenza, però, merita una visione attenta.
ATTENZIONE
Il minutaggio indicato comprende scene intermedie che, in sede di formazione, si può evitare di mostrare. Si consiglia di proiettare i quattro seguenti spezzoni l'uno dopo l'altro:
Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :
La chiave di lettura che vogliamo suggerire è quella della seduzione dentro la relazione educativa, e per di più narrata in modo molto seducente da un film di sicura attrattività. Le questioni che la clip solleva, però, sono tutt'altro che banali e meritano una decostruzione attenta:
 
Dal film: La mia classe - Clip F-018 Inizio : 00:28:51 - Fine: 00:29:50
Contenuto :
In questa breve scena, il professore si trova di fronte a un problema privato di un alunno. Questi rivela al professore che, per ragioni amministrative, ha perso il diritto al permesso di soggiorno e, di conseguenza, non ha più il diritto di frequentare la scuola e di sostenere l’esame finale. Il professore, però, gli consente di continuare a venire a lezione, promettendogli che non rivelerà la sua condizione di clandestino.
Questa scena è contenuta anche nella clip F-017, ma può essere mostrata anche separatamente per riflettere su un tema diverso.
Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :
In questa scena, il professore è messo esplicitamente di fronte a un vero e proprio dilemma morale: applicare la norma che gli imporrebbe di non accogliere più a lezione uno studente senza permesso di soggiorno, oppure far finta di nulla in modo da consentirgli di continuare a imparare l’italiano in un contesto dove il ragazzo si sente accettato e partecipe.
In sede formativa, questo dilemma può essere proposto in astratto, oppure chiedendo di mettersi dal punto di vista dell’insegnante del film: cosa avreste fatto se vi foste trovati in quella situazione? Oppure, ancora, si potrebbe interrompere la visione della clip prima di sentire la risposta dell’insegnante, e chiedere: secondo voi, cosa dirà? Su cosa baserà la sua scelta, su quali valori, morali e/o professionali? E voi, su che valori basate il vostro lavoro?
 
Dal film: Napola – I ragazzi del Reich - Clip F-004 Inizio : 00:24:49 - Fine: 00:28:25
Contenuto :
Siamo nel Terzo Reich, in una delle scuole d'élite che formano i futuri membri delle SS. Uno dei cadetti della scuola, spaventato dal clima che vi si vive, è in una condizione di forte disagio psicologico e lo manifesta attraverso ripetuti episodi di enuresi notturna. Informato di ciò, l’istruttore di ginnastica lo umilia e lo insulta di fronte all’intera scolaresca, mettendolo ancor più in difficoltà.
Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :
Si tratta di una scena piuttosto forte e, certamente, ambientata in un contesto molto diverso dalle scuole di oggi. Può essere usata, però, per documentare pratiche di “pedagogia nera” che, purtroppo, erano realmente in uso.
Ci si può interrogare:
 
Dal film: Detachment - Il distacco - Clip F-029 Inizio : 00:01:34 - Fine: 00:04:10
Contenuto :
La clip riporta una serie di rappresentazioni che gli insegnanti hanno di se stessi. Tutti appaiono essere insegnanti demotivati, con altre aspirazioni, costretti a svolgere il loro lavoro non per passione, ma poiché unica fonte di guadagno o per scelta da parte della famiglia di appartenenza.
Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :
 
Dal film: Freedom Writers - Clip F-037 Inizio : 00:51:41 - Fine: 00:52:55
Contenuto :
La professoressa Gruwell, dopo aver letto i diari personali dei propri studenti, nei quali sono raccolti i loro pensieri, le loro riflessioni, i loro racconti, durante una cena con il padre, si interroga su quale sia il ruolo dell’insegnante, su quali siano gli ambiti di sua pertinenza.
Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :
 
Dal film: Un sogno per domani - Pay it forward - Clip F-040 Inizio : 01:12:09 - Fine: 01:16:24
Contenuto :
Trevor non è riuscito ad aiutare un suo compagno di classe, vittima di alcuni bulli. Si sente affranto e ha perso fiducia nella sua idea, poiché non vede nessun risultato tangibile. Infatti, il primo “favore”, aiutare il barbone, è fallito perché quest’ultimo non è riuscito a rigare dritto come aveva promesso. Anche il secondo “favore”, fare in modo che il professore Eugene e sua madre cominciassero una relazione, si è rivelato meno facile di quel che aveva immaginato.
Il professore Simonet lo raggiunge e cominciano a parlare: egli non pretendeva che i suoi studenti cambiassero realmente il mondo, voleva solo che cominciassero a ragionare secondo un’altra prospettiva per sentirsi parte attiva di qualcosa di grande ed apparentemente distante. Rassicura Trevor dicendogli che gli metterà un buon voto anche se l’idea dell’alunno non è stata concretizzata totalmente.
Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :
Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :
Dal film: Detachment - Il distacco - Clip F-030 Inizio : 00:41:45 - Fine: 00:44:32
Contenuto :
L’insegnante trasmette agli studenti l’importanza di non accettare idee, opinioni, pensieri condivisi all’interno del proprio gruppo sociale di appartenenza senza aver prima riflettuto criticamente. Questo porta la classe a porsi degli interrogativi di fronte ad una società basata sul consumo.
Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :
Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :
Dal film: Detachment - Il distacco - Clip F-027 Inizio : 00:08:02 - Fine: 00:11:40
Contenuto :
Il professor Barthes si trova a gestire alcuni studenti dal comportamento inadeguato e irrispettoso nei suoi confronti. Una studentessa, al termine della lezione, gli chiede perché ha deciso di “punire” in maniera diversa gli studenti che gli avevano mancato di rispetto allo stesso modo. Il docente le spiega che ha chiesto di uscire dall’aula solo a uno dei due, perché quest’ultimo si era permesso di offendere anche lei e per lui il rispetto tra pari è fondamentale. La studentessa chiede come fa a non rimanere turbato di fronte alle offese che le persone gli rivolgono; il docente spiega che bisogna avere ben chiaro che, molte volte, le persone non sono consapevoli di ciò che dicono.
Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :
Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :
Dal film: Freedom Writers - Clip F-034 Inizio : 00:28:05 - Fine: 00:35:22
Contenuto :
La scena è ambientata all’interno della classe; la professoressa Gruwell, durante la lezione, scopre un foglio che viene fatto girare tra i banchi dei ragazzi. Il foglio, che contiene la caricatura di un individuo afroamericano, è indirizzato, in particolare, ad uno degli studenti della classe, con lo scopo di deriderlo per le sue sembianze. L’insegnante intercetta il foglio e rimane indignata dal gesto, iniziando così un confronto/scontro con gli alunni della classe, durante il quale tenta di spiegare, motivare e far comprendere la gravità dell’accaduto.
Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :
Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :
Dal film: Freedom Writers - Clip F-038 Inizio : 01:17:13 - Fine: 01:12:00
Contenuto :
La professoressa Gruwell, dopo il rientro dalle vacanze, presenta le attività che insieme svolgeranno nell’anno scolastico a venire. Per dare il benvenuto ai propri studenti, propone un “brindisi al cambiamento”, chiedendo di levare i calici per salutare la persona che sono stati fino a quel momento e dare il benvenuto a coloro che saranno da quel giorno in poi. Gli studenti, dopo un iniziale momento di imbarazzo, decidono di partecipare alla proposta della professoressa Gruwell, dando voce ai loro vissuti e alle loro speranze.
Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :
Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :
Dal film: Finding Forrester - Clip F-050 Inizio : 01:43:16 - Fine: 01:45:53
Contenuto :
Jamal viene escluso dal concorso letterario perché ha plagiato parte del suo elaborato. Come conseguenza, viene chiesto a Jamal di presentare un’autorizzazione di William Forrester che lo autorizzi a utilizzare il suo articolo, oppure, in alternativa, gli viene chiesto di scrivere una lettera di scuse per aver copiato. Quando Jamal chiede questo favore a Forrester, lo scrittore non acconsente e lo incoraggia a mandare la lettera di scuse. I due hanno una discussione e Jamal rimane deluso.
Durante la lettura dei saggi in gara, nell'aula entra inaspettatamente William Forrester, domandando di poter leggere uno scritto al pubblico. Sono tutti estasiati dalle sue parole, in particolar modo il professor Crawford, che cambia però radicalmente espressione quando William rivela che il saggio è stato scritto da Jamal.
ATTENZIONE
Si consiglia di proiettare, in aggiunta al minutaggio indicato, anche i seguenti spezzoni:
Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :
Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :
Dal film: L'uomo senza volto - Clip F-058 Inizio : 01:39:40 - Fine: 01:47:43
Contenuto :
McLeod viene sospettato di abusare sessualmente di Chuck, sebbene non vi sia nessuna prova certa, ma solo pettegolezzi e pregiudizi. Viene, dunque, convocato davanti a una commissione, composta da un membro dell'assistenza all'infanzia, un procuratore, lo sceriffo del paese, uno psichiatra e un giudice, e viene interrogato sui fatti avvenuti. Durante la riunione, definita indebitamente informale, McLeod difende a qualsiasi costo il benessere dello studente: convinto che l'azione disciplinare intrapresa nei suoi confronti rappresenterà una violenza per il ragazzo, che sarà soggetto a continui interrogatori, si rende disponibile ad allontanarsi non solo da quest'ultimo, ma anche a lasciare la sua casa e la sua città, piuttosto che coinvolgere direttamente Chuck.
Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :
 
Dal libro: Per fortuna faccio il prof - Passo L-003 (Mestiere di Prof) - Da pag. 71 - a pag. 77
Contenuto :
Quello del professore è un mestiere unico. Sembra sceso dal paradiso. Mestiere colto, delicato, avventuroso, creativo. Dolce e guerriero. Scrigno di memorie senza fine e annuncio senza fine di futuro. Che indica le notti e le aurore dei tempi. Che chiede incessantemente di camminare, talora di volare. Ma consapevole pure che difendere la tradizione può essere sfida intellettuale d’avanguardia, e rincorrere l’innovazione può essere cialtroneria sciagurata. Fare il professore è accoglienza, esercizio senza fine di responsabilità, orgoglio di libertà personale ma anche immersione incondizionata nella vita sociale.
Mi sono fatto nel tempo l’idea che non esista e non possa esistere una scuola dove si impari a insegnare. Perché insegnare richiede doti che nessuna istituzione formale può conferirti e poi riconoscerti con una stretta di mano e un diploma. […]
Ecco, voglio dire che non si può insegnare, non si può entrare in relazione con la vita altrui se non si è saputo entrare in relazione con la propria. Perché è nella propria vita che vanno trovati i segreti dell’insegnamento. A partire dalla quantità di volte che vorremmo avere visto affrontare un problema o esercitare un ruolo con responsabilità. Magari a rischio della propria vita. Non minore di quello di cui abbiamo beneficiato deve essere il nostro senso di responsabilità verso gli altri. Il destino ci affida il futuro di giovani vite, e noi possiamo incidere con un nonnulla su questo o quell’aspetto del loro corso. Un comportamento, una parola, un gesto, un libro. Provo di nuovo a ripescare nelle mie memorie. La professoressa di matematica delle medie e la sua storiella delle “undici pi”: “Prima pensa poi parla, perché la parola poco pensata può portare pregiudizio.” Altro che le scuole di diplomazia. O il professore di greco del liceo prima di congedarci per la pausa estiva: non vi assegno nessun compito delle vacanze, ma non chiudete mai una giornata se non avete letto qualcosa, le pagine di un libro o anche un articolo di giornale, l’importante è leggere, non vivere come gli animali. O il professore di Storia economica all’università: i libri vanno letti ogni dieci anni perché ci troverete dentro sempre cose nuove.
Tutto rimane di quel che viene detto o non detto dall’altra parte della cattedra, anche se i protagonisti lo dimenticano in un batter d’ali. Per questo dico anche che la voglia di apparire “giovani” non attraverso l’esercizio faticoso della mente (e del fisico, come vedremo con l’università itinerante) ma attraverso l’uso gratuito in aula della parola poco accostumata non è cosa indolore. Ma diventa legittimazione del turpiloquio che mina pensiero e linguaggio.
È uno dei punti che mi sta più a cuore. Confesso infatti di avvertire in modo particolare la responsabilità di essere davanti ai giovani una espressione, la più semplice, la più immediata, dello Stato. Insegni in una università pubblica, in una università che si chiama “statale”, e non puoi dimenticarlo mai. Devi rappresentare, senza cercare alibi, lo Stato come piacerebbe a te. Accogliente, si è detto. Ma anche trasparente. Cosciente dei suoi doveri. Rigoroso con se stesso, anzitutto. Con la “S” maiuscola, come l’ho sempre scritto per educazione, anche da contestatore, al punto che per questo il mio primo libro venne sbeffeggiato in sede di recensione su “L’Ora” di Palermo. La questione è di sentire l’ampiezza della sfida con la mafia. Che obbliga non solo a produrre conoscenza e poi ancora conoscenza. Ma anche a contribuire a rendere forte e credibile lo Stato in nome del quale la mafia stessa deve essere combattuta.
È un compito che mette davanti a una serie di
Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :
Confrontarsi con l’immagine del ruolo morale del docente proposta dall’autore e discutere le proprie posizioni.
 
Dal libro: I turbamenti del giovane Törless - Passo L-008 (Lo strano interrogatorio di Törless) - Da pag. 174 - a pag. 179
Contenuto :
Il giorno dopo, quando gli allievi furono chiamati ad uno ad uno per essere interrogati, Törless era scomparso.
Era stato visto per l’ultima volta la sera prima, chino su un quaderno che in apparenza stava leggendo.
Fu cercato in tutto l’edificio. Beineberg in segreto sgattaiolò a vedere se non era nel nascondiglio in soffitta.
Finalmente fu chiaro che era fuggito dall’istituto e vennero informate le autorità, con la raccomandazione di trattarlo benevolmente.
Intanto era incominciata l’inchiesta.
Reiting e Beineberg, credendo che Törless fosse fuggito per paura delle loro minacce, si sentirono in dovere di stornare da lui ogni sospetto e lo difesero vivacemente.
Gettarono ogni colpa su Basini e tutta la classe testimoniò come un sol uomo che Basini era un ladro e un indegno, che ai più benintenzionati tentativi di correggerlo aveva risposto solo con nuove ricadute. Reiting solennemente dichiarò che lui e Beineberg capivano di aver sbagliato, ma che avevano agito solo per compassione, per non lasciare che un compagno fosse deferito ai superiori per il castigo prima di aver esaurito tutti i mezzi di benevola correzione. E di nuovo tutta la classe giurò che i maltrattamenti a Basini erano stati un’esplosione spontanea perché costui aveva risposto con la peggiore e più volgare ironia ai nobili sentimenti di coloro che intendevano risparmiarlo.
In breve fu una commedia ben architettata, messa in scena con molta abilità da Reiting, in cui vennero fatti risonare tutti gli accenti moralistici atti ad accarezzare gli orecchi degli insegnanti.
Basini conservò sempre un silenzio ostinato. Era ancora paralizzato dal terrore per i fatti di due giorni prima, e la solitudine in cui era confinato, insieme con il tranquillo, obiettivo andamento delle indagini era già per lui una liberazione. Desiderava soltanto che tutto finisse al più presto. D’altronde Reiting e Beineberg non avevano mancato di minacciargli la più atroce vendetta se avesse osato comunque accusarli.
Poi Törless fu riportato all’istituto. L’avevano ritrovato nella città vicina, affamato e stanco morto.
Ora la sua fuga sembrava l’unico punto oscuro di tutta la faccenda. Ma la situazione gli era favorevole. Beineberg e Reiting avevano preparato bene il terreno, parlando del nervosismo da lui dimostrato negli ultimi tempi, della sensibilità morale per cui considerava un delitto il non aver subito denunziato i fatti pur conoscendoli fin da principio, ed era convinto di esser diventato così parzialmente responsabile della catastrofe.
Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :
Riflettere su come si manifestano i rapporti di forza, per lo più impliciti, nella scuola di oggi fra docenti e alunni, e fra alunni di diversa estrazione sociale.
 
Dal libro: La classe - Passo L-010 (Chiacchiere in pausa caffè) - Da pag. 100 - a pag. 102
Contenuto :
Seduta accanto, Rachel s’è data un tono professionale.
- Vorrei parlarti di una cosa.
- Ah sì?
- Lunedì c’è stato uno scontro in terza C. Ho sentito Hakim che diceva “sporco ebreo” a Gibran perché non voleva dargli un foglio, per cui li ho rimproverati, gli ho detto che non si faceva, e lì hanno sbroccato, ti giuro per mezz’ora c’è stato un casino tremendo, non sono riuscita a spiegarmi, è stato un inferno. Quando sono usciti mi sono messa a piangere, per darti un’idea. Non riesco a restare calma su quell’argomento lì. Mi tocca sul vivo e non ci riesco.
- Ah sì?
- Forse tu ci riusciresti.
- Chi lo sa.
- Mi ha deluso soprattutto Sandra. Ha detto: Io comunque sono razzista con gli ebrei e ci resto per tutta la vita. Tu li hai oggi?
- No. Solo dopodomani.
- Ci proverai?
- Vediamo quello che si può fare.
Danièle era incollata da mezz’ora al telefono.
- Sì, buongiorno, avrei bisogno di parlarle di suo figlio, e la invito a una riunione per la prossima settimana.
Géraldine aveva tettine da leccare ed era appena arrivata.
- Che fai?
Danièle ha messo una mano intorno al telefono.
- Sto chiamando i genitori degli studenti della quinta A. Non ti dico che palle.
Gilles avrebbe potuto farsi una collana con le occhiaie.
- Tanto ormai è tardi, non è che adesso puoi cambiare qualcosa. Lo stesso con le quarte.
Léopold, “Evil’s Waiting For You”.
Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :
Riflessione sulla morale implicita e gli eventuali pregiudizi che un insegnante individua in se stesso.
 
Dal libro: ll rosso e il blu - Passo L-011 (Le bugie di Caterina) - Da pag. 48 - a pag. 49
Contenuto :
La scuola è un’infinita raccolta di storie: ogni giorno il professore ha davanti a sé un’antologia vivente di narrazioni che s’aggiornano di continuo e che chiedono attenzione. Sono le Mille e una notte e il Decameron, il fiabesco e il neorealismo, Moccia e Bukowski, Dada e Tondelli. Ho seguito con sgomento, ad esempio, una vicenda pirandelliana.
Caterina, allieva scarsa ma sensibile, ha perso la madre; qualche anno fa le era morto il padre e questo nuovo lutto l’ha gettata nella disperazione. Noi professori abbiamo messo mano al portafoglio per una colletta generosa, perché Caterina si è ritrovata anche in grosse difficoltà economiche. Tutti le siamo stati vicini, tutti abbiamo prestato le nostre spalle ai suoi pianti dirotti, alla sua rabbia incontenibile.
Ebbene, dopo un po’ di tempo qualche compagna di classe ha cominciato a mormorare che la morta non stava poi così male, visto che andava a zonzo per il quartiere.
Da qui in poi Rash?mon, versioni opposte e ugualmente attendibili. L’orfana urlava che non era possibile gettarle addosso tanto fango, che la mamma era morta, stramorta, e che la viva era la zia, sorella gemella della madre.
La presidenza ha controllato con un paio di caute telefonate a casa della ragazza. In effetti rispondeva la madre, e non dalla bara. Ma la studentessa non ha ceduto di un millimetro, zia fa così, ora che è morta mamma lei ha preso il suo posto in tutto e per tutto.
Insomma, un labirinto di specchi, un vortice di ipotesi, un incesto tra verità e falsità.
Alla fine la ragazza si è ritirata dalla scuola e nessuno ha più saputo se la madre è viva o morta.
Intanto è iniziata un’altra storia: l’alunna Miranda aspetta un bambino, ma non sa se lo vuole o no, ride e piange ogni minuto.
Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :
Discutere sulle implicazioni delle menzogne in ambiente scolastico, sia da parte degli allievi che degli insegnanti.
 
Dal libro: ll rosso e il blu - Passo L-012 (Le bugie del professore) - Da pag. 99 - a pag. 100
Contenuto :
Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :
Discutere sulle implicazioni delle menzogne degli insegnanti in ambiente scolastico.
 
Dal libro: Diario di scuola - Passo L-014 (Consolare gli afflitti) - Da pag. 99 - a pag. 100
Contenuto :
Inutilità degli interventi psicologici più benintenzionati.
Ultimo anno delle superiori. Jocelyne è in lacrime, la lezione non può cominciare. Non c’è nulla di più stagno del magone per fare barriera al sapere. La risata la puoi spegnere con uno sguardo, ma le lacrime…
“Qualcuno ha una barzelletta a disposizione? Bisogna far ridere Jocelyne per poter cominciare. Spremetevi le meningi. Una barzelletta molto divertente. Vi do tre minuti, non di più: Montesquieu ci aspetta.”
Arriva la barzelletta.
In effetti è divertente.
Tutti ridono, compresa Jocelyne, che invito a venirmi a parlare durante l’intervallo, se ne ha voglia.
“Fino a quel momento, pensi solo a Montesquieu.”
Intervallo. Jocelyne mi spiega le sue pene. I suoi genitori non vanno più d’accordo. Litigano dalla mattina alla sera. Si dicono cose orribili. La vita in casa è un inferno, la situazione un disastro. Ecco, penso, altri due coniugi di lungo corso che ci hanno messo vent’anni a capire di essere male assortiti: c’è aria di separazione. Jocelyne, che non è tra quelli che vanno male, ha avuto un crollo in tutte le materie. E io mi ritrovo a condividere il suo magone. Forse sarebbe meglio, le dico cauto, se si separassero, sai, Jocelyne, insomma… due genitori separati, tranquilli, per te sarebbero più sopportabili di una coppia che si accanisce a distruggersi…
Ecc…
“Infatti, professore, avevano deciso di separarsi, ma ci hanno rinunciato!”.
Ah!
Ecco.
Ecco, ecco, ecco.
Bene.
Le cose sono sempre più complicate di quanto creda lo psicologo improvvisato.
“…”
“…”
“Conosci Maisie Farange?”
Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :
Discutere le situazioni presentate nel testo e confrontarle con le proprie esperienze personali svolgendone le implicazioni morali.