Educazione morale scolastica
Repertorio materiali didattici

Materiali didattici

Materiali didattici relativi alla tematica:
Punizioni (corporali e non)

Clip da Film

Dal film: L'onda - Clip F-011  Inizio : 01:17:45 - Fine: 01:18:47

Contenuto :

Un gruppo di ragazzi dell'Onda ha commesso un vandalismo, imbrattando la facciata del Municipio con il logo del gruppo.

Alla fine di un compito in classe, Tim, uno degli alunni più deboli e problematici, va dal prof. Wenger con l'idea di rivelargli i nomi dei colpevoli, ma Wenger lo rimprovera, dicendogli che “è meglio essere uniti che lavorare l’uno contro l’altro” e che, se conoscesse i nomi dei colpevoli sarebbe costretto a denunciarli.

Il rimprovero a Tim assume toni molto duri ma, alla fine, Wenger invita il ragazzo alla partita di pallanuoto che, nel pomeriggio, vedrà in acqua i suoi compagni di classe.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Questa clip ci può far riflettere su due temi, da un lato la responsabilità di un insegnante di fronte a un reato commesso dai suoi alunni, dall'altro su come si danno i rimproveri.

Sul primo tema, possiamo domandarci:

  • Di fronte alla possibilità di scoprire se un alunno della vostra classe è responsabile di un atto di vandalismo, vi comportereste come il professore rifiutando di indagare sull’identità del ragazzo, oppure cerchereste di scoprire chi ha commesso quel reato?
  • Perchè secondo voi il professore si è comportato in questo modo?
  • Trovate che la frase “è meglio essere uniti che lavorare l’uno contro l’altro” sia adatta alla situazione?

Sul secondo, è interessante notare che, al rimprovero, segue immediatamente un invito alla partita di pallanuoto:

  • Perchè il professore ha agito così? Di cosa è segno il suo comportamento?
  • Il fatto di invitare il ragazzo alla partita di pallanuoto, nonostante il rimprovero, può essere segno di voler mantenere la relazione insegnante/alunno? Perché ciò è importante?

 

Dal film: If... - Clip F-003  Inizio : 01:10:00 - Fine: 01:17:48

Contenuto :

Mick, insieme a due suoi compagni, è ritenuto colpevole dai prefetti del collegio per il suo atteggiamento strafottente e insubordinato, ritenuto anche più grave perché Mick è preso a modello dagli studenti più piccoli. Per questo, i tre sono sottoposti a punizione fisica, a suon di vergate, che i prefetti eseguono personalmente nella palestra della scuola.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Sebbene riferibile a un contesto scolastico lontano dall’attuale, la scena si presta a riflettere sul significato e sui modi del dare le punizioni. Paradossalmente, nonostante la severità del castigo a cui lo studente è sottoposto, la clip contiene diversi elementi che possono far riflettere sul “buon” modo con cui questo è impartito.

In particolare, si può ragionare:

  • sul senso e sulle conseguenze delle punizioni fisiche;
  • sui motivi di una esecuzione così fortemente ritualizzata (in realtà, finalizzata a proteggere sia l’allievo che gli insegnanti);
  • sui modi con cui essa è eseguita (il luogo, la pluralità di attori, la stretta di mano e il ringraziamento finali…);
  • sulle conseguenze che l’esecuzione ha sull’atmosfera scolastica generale (si noti, soprattutto, la simbologia rivelatrice dei batteri osservati al microscopio).

 

Dal film: Napola – I ragazzi del Reich - Clip F-004  Inizio : 00:24:49 - Fine: 00:28:25

Contenuto :

Siamo nel Terzo Reich, in una delle scuole d'élite che formano i futuri membri delle SS. Uno dei cadetti della scuola, spaventato dal clima che vi si vive, è in una condizione di forte disagio psicologico e lo manifesta attraverso ripetuti episodi di enuresi notturna. Informato di ciò, l’istruttore di ginnastica lo umilia e lo insulta di fronte all’intera scolaresca, mettendolo ancor più in difficoltà.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Si tratta di una scena piuttosto forte e, certamente, ambientata in un contesto molto diverso dalle scuole di oggi. Può essere usata, però, per documentare pratiche di “pedagogia nera” che, purtroppo, erano realmente in uso.

Ci si può interrogare:

  • sui motivi che spingono un insegnante a comportarsi in questo modo;
  • sulle conseguenze che queste umiliazioni suscitano in un adolescente (ma la stessa cosa, ci si potrebbe domandare in riferimento a un bambino più piccolo);
  • sul contrasto stridente fra il clima di amicizia e sostegno reciproco che aleggia tra i ragazzi in camerata e quello che l’insegnante impone nel momento formale della lezione.

 

Dal film: Words and Pictures - Clip F-026  Inizio : 00:59:09 - Fine: 01:02:59

Contenuto :

In seguito all'episodio di cyberbullismo avvenuto nella scuola, che ha coinvolto due studenti, gli insegnanti e il dirigente scolastico si attivano per punire l'artefice del gesto, attraverso provvedimenti disciplinari e azioni personali non istituzionali.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Una volta individuato il presunto, poi accertato colpevole, il dirigente scolastico e gli insegnanti si attivano in una serie di prassi punitive: il dirigente scolastico opta per l'espulsione dello studente dalla scuola, mentre gli insegnanti coinvolti reagiscono all'accaduto attraverso azioni punitive ma di carattere più personale.

  • Analizzando il provvedimento disciplinare attuato dalla dirigenza scolastica, come valutate l'espulsione dello studente dalla scuola? Se nella vostra scuola si proponesse questa soluzione, voi sareste favorevoli o contrari? Ritenete che l'espulsione immediata dello studente sia un deterrente affinché non si verifichino più episodi simili nella scuola? Voi cosa avreste proposto al vostro dirigente scolastico?
  • Analizzando l'azione messa in campo dalla professoressa Delsanto, cosa ne pensate? Voi come vi sareste comportati in seguito ad un episodio simile? Pensate che “chiedere di rappresentare il colpevole” sia un’azione utile allo sviluppo etico degli studenti? 
  • Analizzando il comportamento del professor Marcus, cosa ne pensate? Voi come avreste reagito? Con la consapevolezza della crisi delle principali agenzie educative, quali sono i ruoli e i confini in cui i docenti sono chiamati a rispondere constatando la fondamentale importanza per i giovani di avere una guida?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

Una volta individuato il presunto, poi accertato colpevole, il dirigente scolastico e gli insegnanti si attivano in una serie di prassi punitive: il dirigente scolastico opta per l'espulsione dello studente dalla scuola, mentre gli insegnanti coinvolti reagiscono all'accaduto attraverso azioni punitive ma di carattere più personale.

  • Nella vostra scuola, in seguito a fenomeni simili a questo, qual è stato il provvedimento disciplinare messo in atto dal dirigente scolastico? Come vi siete sentiti?
  • Considerando l'azione introdotta dalla professoressa Delsanto, se vi fosse stato chiesto di rappresentare il colpevole di un gesto, come vi sareste sentiti? Come avreste risposto alla richiesta? Come reputate questa richiesta? Pensate che sia utile per restituire dignità alla vittima? Se foste voi la vittima, come vi sentireste? E se foste l'artefice? Secondo voi, sarebbe stato utile o no l'intervento di un compagno di classe? Perché?
  • Considerando, invece, la reazione del professor Marcus, come la reputate? Come vi sentireste nel vedere un insegnante agire secondo questa modalità?

Dal film: Words and Pictures - Clip F-025  Inizio : 00:55:28 - Fine: 00:58:25

Contenuto :

In seguito alla competizione tra parole e immagini, nata tra il professor Marcus e la professoressa Delsanto e che ha coinvolto gli stessi studenti, all’interno della scuola viene diffusa una caricatura che rappresenta una delle studentesse del corso di arte nuda. I due professori e il dirigente scolastico, sconvolti per quanto accaduto, tentano di trovare l’artefice del gesto per punirlo.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Dal vostro punto di vista, la diatriba nata tra i due professori, ha avuto ricadute tra gli studenti? Si può affermare che il gesto compiuto dallo studente, che ha provocato l’umiliazione pubblica della compagna di classe, possa essere stato generato dalla competizione esistente tra parole e immagini? La mancata condivisione di pratiche esistente tra i due docenti ha generato confusione tra gli studenti al punto che immagini e parole sono divenute strumenti per colpire/ferire i compagni?
  • Cosa ne pensate della reazione avuta dalla professoressa Delsanto, ossia la sua minaccia di licenziamento, per difendere uno studente, ritenuto innocente? In una situazione simile, nella quale viene accusato uno studente di cui siete certi dell'innocenza, come reagireste?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Come identifichereste il gesto che è stato compiuto dal ragazzo nei confronti della sua compagna di classe? Dal vostro punto di vista, cosa lo ha spinto a farlo?
  • Vi è mai capitato di assistere a fenomeni di cyberbullismo? Come vi siete comportati? A vostro avviso, quali conseguenze provocano episodi come questi nella vittima? Influenzano anche il contesto classe? Voi come vi sareste sentiti al posto di Emily?
  • Gli insegnanti e il dirigente scolastico si attivano subito nella ricerca del colpevole e nella definizione delle conseguenze per quest'ultimo. Come vi aspettereste che agirebbero i vostri docenti? Se un episodio simile è capitato nella vostra scuola o nella vostra classe, quali sono state le conseguenze? Sono state creati dei momenti di discussione sul cyberbullismo che hanno coinvolto tutti gli studenti della classe o della scuola? Sono stati avviati dei progetti? È stato coinvolto lo psicologo scolastico o altre figure professionali esterne? Se sì, com'è stato il vostro rapporto con loro? Ci sono stati dei comportamenti che vi sareste aspettati dai vostri insegnanti e che non si sono verificati? Quali? E, al contrario, ci sono stati comportamenti tenuti dai vostri insegnanti che non vi sareste aspettati ma che si sono verificati? Quali?

Dal film: Finding Forrester - Clip F-047  Inizio : 01:34:08 - Fine: 01:38:42

Contenuto :

Il professor Crawford, durante la sua lezione di letteratura, interroga un compagno di corso di Jamal sull'autore di una citazione. Quest'ultimo, tenta di suggerire la risposta al compagno, ma viene scoperto dal professore. Interrogato a sua volta, poiché il professore non tollera che qualcuno risponda se non interpellato, Wallace è determinato a dimostrare di non essere "quello bravo solo a pallacanestro" e dà la risposta corretta. Inizia un botta e risposta a suon di citazioni tra il professore, a suo giudizio oltraggiato, e il ragazzo, determinato a non mollare. Crawford, sorpreso e risentito, caccia lo studente fuori dall'aula.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Siete d’accordo con la reazione del professore? Voi avreste elogiato o punito Jamal? Perché lo butta fuori dall’aula?
  • Jamal ha commesso qualcosa di sbagliato? La punizione dell’insegnante vi sembra etica?
  • Vi è mai capitato di trovarvi in una situazione simile? Come vi siete comportati?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Cosa prova Jamal nell’essere trattato in questo modo?
  • Qual è l’obiettivo del suo comportamento? Voleva sfidare il professore oppure voleva dimostrargli qualcosa? Ritenete che sia intervenuto anche in difesa del suo compagno? Jamal è d’accordo con la punizione ricevuta?
  • Vi è mai capitato di trovarvi in una situazione simile? Quali sono state le ragioni che vi hanno spinto a comportarvi in questo modo nei confronti di un vostro insegnante? Quali sono state le sue reazioni? E le conseguenze?

Dal film: Io speriamo che me la cavo - Clip F-051  Inizio : 00:17:04 - Fine: 00:17:36

Contenuto :

Il primo giorno in classe, il maestro Sperelli nota che un alunno dorme profondamente con la testa poggiata sul banco. Egli lo sveglia e lo punisce ordinandogli di stare in piedi per tutta la lezione.

Durante la correzione del tema “La mia casa” scopre che Gennarino Esposito vive con la sua famiglia e i suoi numerosi fratelli in questa casa “tutta sgangherata”. La madre gli dice che non deve lagnarsi per quello che ha, perché nel terzo mondo non hanno nemmeno una casa diroccata. Così il bambino capisce che deve apprezzare e ringraziare per quello che possiede. La notte aiuta il padre nel suo lavoro (il cartonaio), ragione per cui in classe, al mattino, si addormenta. Dopo aver completato la lettura del tema, il maestro si scuserà con Gennarino per averlo sgridato e per averlo punito.

ATTENZIONE 

Si consiglia di proiettare, in aggiunta al minutaggio indicato, anche il seguente spezzone:

  • da 00:24:37 a 00:26:08.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Trovate che il maestro abbia fatto bene a punire il suo alunno?
  • Se uno dei vostri alunni si addormentasse in classe, ma senza una motivazione apparente che lo giustifichi, come nel caso di Gennarino, lo punireste velocemente così come ha fatto il maestro Sperelli? Avendo appreso che il comportamento dello studente viene giustificato dal maestro, questo cambia la vostra visione iniziale? Avreste indagato sulle reali motivazioni del malessere dell’alunno prima di prendere una decisione? Vi è mai capitata una situazione simile? Come avete agito voi?
  • Il maestro ha fatto bene a scusarsi con Gennarino? In seguito alla sua ammissione di colpa, come potrebbe influire questo all’interno della relazione educativa con il suo alunno?
  • Quali valori morali possono aver guidato il modo di agire del maestro?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Gennarino non è arrabbiato per la punizione ricevuta dal maestro, anzi, sembra mostrarsi abbastanza indifferente. Cosa può aver generato la sua reazione? Vi è mai capitato di punire un vostro studente e assistere a una reazione simile?
  • Come mai, secondo voi, Gennarino non ha subito detto al maestro il motivo per cui aveva sonno? Dicendolo, avrebbe potuto evitare la punizione del maestro? Secondo voi, è possibile che non lo abbia detto perché pensava che, come ogni adulto lì a scuola, non avrebbe considerato importante la sua fatica e il suo bisogno?
  • Proviamo a metterci nei panni di Gennarino: come reagireste? Preferireste ricevere una punizione, senza che il vostro insegnante si preoccupi delle regioni che vi portano ad addormentarvi in classe, o, al contrario, preferiste che il vostro insegnante si interessasse alla situazione che state vivendo?
  • Dal vostro punto di vista, perché il maestro ha punito Gennarino? In seguito alle scuse del maestro, voi lo avreste perdonato? Avreste aggiunto qualcosa alle sue frasi?
  • Se voi vi addormentaste in aula, senza però aver lavorato la notte come Gennarino e, quindi senza un’apparente motivazione, vorreste che il professore si preoccupasse per voi? In tal caso, trovereste giusto essere puniti? Vorreste che il maestro facesse qualcosa per voi? Vorreste che il maestro vi chiedesse esplicitamente, magari staccandovi dalla classe, se state male?
  • Vi è mai capitato di vivere in prima persona o di assistere ad una situazione simile? Come ha reagito il vostro insegnante? Come vi siete sentiti voi?

 

Dal film: Io speriamo che me la cavo - Clip F-053  Inizio : 00:35:23 - Fine: 00:40:10

Contenuto :

Il maestro e i suoi studenti sono in classe durante la lezione quando, all’improvviso, Raffaele apre la porta senza bussare ed entra in aula. Pretende che Totò, suo “socio in affari”, esca dalla classe e vada insieme a lui a lavorare. Il suo atteggiamento è quello di un “camorrista, adulto, scontroso e pieno di odio”. Minaccia il maestro che, in un impeto incontrollato, lo colpisce con uno schiaffo. Pentendosi immediatamente del gesto, si reca dalla direttrice della scuola chiedendo di essere espulso. La direttrice sostiene l’approccio pedagogico “vecchio stampo”, che giustifica le punizioni corporali, perché lei afferma di “essere venuta su benissimo”. Inoltre, afferma che lo schiaffo gli regalerà l’apprezzamento e la riverenza degli studenti, e così accade.

Il maestro si sente in dovere di scusarsi con la classe: spiega, dunque, che il rispetto non si ottiene con la prepotenza, che gesti simili dovrebbero essere disprezzati e che il rispetto ottenuto con la violenza è vergogna.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Il maestro Sperelli, in un impeto incontrollato, colpisce Raffaele. Tuttavia, il suo gesto non sembra turbare né gli studenti, né la direttrice della scuola, che anzi lo elogia per essersi fatto rispettare. Ovviamente un gesto simile, al giorno d'oggi, non sarebbe tollerato, tantomeno apprezzato, ma vi è mai capitato di avere una reazione incontrollata in classe? O siete a conoscenza di situazioni simili che hanno coinvolto i vostri colleghi? Quali sono state le conseguenze?
  • Il maestro è molto turbato dal suo comportamento e si scusa con i suoi alunni, affermando che il rispetto ottenuto dalla violenza non è vero rispetto ma è qualcosa di cui vergognarsi. Come reagiscono gli studenti alle sue scuse e al suo discorso? Gli studenti sembrano rispettarlo di più così come affermato dalla direttrice oppure è possibile che lo rispettassero già?
  • Quali strategie si possono adottare al fine di instaurare una relazione di rispetto reciproco con la classe? Voi quali strategie adottate?
  • Pensate che, cambiando il contesto socioeconomico e culturale, quello schiaffo avrebbe assunto un significato completamente diverso? Come si sarebbe dovuto comportare il maestro per evitare lo schiaffo e, contemporaneamente, far in modo che Raffaele frequentasse la lezione?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Oggi, comportamenti simili non sono più ammessi. Ipotizzando, però, che il vostro insegnante abbia una reazione incontrollata, per esempio alzando molto il tono della voce, come vi sentireste? È una situazione alla quale vi è capitato di assistere? Come avete reagito? Quale opinione vi siete fatti del vostro insegnante? Credete che fosse legittimato a farlo? Dal vostro punto di vista, un insegnante che assume atteggiamenti verbalmente violenti guadagnerà con più facilità il rispetto dei propri alunni?

Dal film: Les Choristes - I ragazzi del coro - Clip F-052  Inizio : 00:07:54 - Fine: 00:10:56

Contenuto :

Poco dopo l’arrivo di Clément Mathieu all’istituto, a seguito di un episodio che ha visto Zio Maxence, magazziniere, colpito da una pietra per mano ignota, ma presumibilmente riconducibile a uno degli allievi dell’istituto, il direttore del "Fond de l’étang" convoca una riunione, che vede la presenza di insegnanti e alunni, con lo scopo di individuare il colpevole. Poiché nessuno denunzia il responsabile dell’azione, il direttore esplica le regole che governano l’istituto, con l’obiettivo di renderle chiare non solo agli allievi ma anche a Clément Mathieu, ultimo arrivato.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Vi è mai capitato di dover punire tutta la classe perché non si trovava il colpevole? La ritenete una metodologia punitiva corretta? Di fronte ad un comportamento trasgressivo di cui non conoscete il colpevole, vi comportereste in maniera differente?
  • Di fronte alla richiesta del direttore di denunciare il colpevole, gli alunni rimangono in silenzio; vi è mai capitato di dover gestire una situazione simile? Se sì, come vi siete comportati? Credete sia utile riflettere congiuntamente su un accaduto, affinché venga suscitata la motivazione a segnalare un comportamento ingiusto, o ritenete che la solidarietà dimostrata tra gli alunni sia un valore da difendere/valorizzare?
  • "Fond de l’étang" è governato dal principio “azione – reazione”; “azione e reazione, capiscono solo questo”. Attualmente, le punizioni corporali sono inammissibili e penalmente perseguibili; tuttavia, il principio della punizione può, ugualmente, essere applicato, attraverso altre modalità. Cosa ne pensate? Ritenete che con ragazzi “difficili” sia funzionale alla disincentivazione di comportamenti aggressivi?
  • Quali sono stati i sentimenti che avete percepito nel guardare la scena che ritrae l’attuazione delle misure punitive? Sconforto? Frustrazione? Rabbia?
  • Clément Mathieu appare visibilmente in difficoltà quando gli viene chiesto, da parte del direttore, di selezionare il primo studente da punire; vi siete mai trovati in una situazione nella quale vi è stato richiesto di compiere gesti che non condividevate? Se sì, come vi siete comportati? Avete ritenuto opportuno mettere in discussione la norma che regolava la “cultura organizzativa” scolastica, discostandovi da essa, o al contrario, siete del parere che una norma, in quanto tale, sia da osservare?
  • Nel caso in cui non vi siate mai trovati a confrontarvi con situazioni simili, quali pensi siano i vostri sentimenti e pensieri?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Vi è mai capitato di conoscere il colpevole di una trasgressione, ma di decidere di non rivelare la sua identità?
  • In caso affermativo, quali sono le motivazioni che vi hanno spinto a tale scelta? Eravate a conoscenza delle possibili conseguenze? Temevate che qualcuno potesse farvi del male?
  • Se vi siete trovati in una situazione simile, ma avete deciso di rivelare l’identità del colpevole, quali sono le considerazioni che avete fatto? Come vi siete sentiti?
  • Se non vi siete mai trovati in una situazione simile, come reagireste se vi ci trovaste? Quali potrebbero essere i vostri stati d’animo o le vostre riflessioni a riguardo?
  • Come vorreste che venisse affrontata la questione?

Dal film: Les Choristes - I ragazzi del coro - Clip F-054  Inizio : 00:11:40 - Fine: 00:16:19

Contenuto :

In seguito all’episodio avvenuto, Clément Mathieu, durante la sua prima lezione, tenta di scoprire l’artefice del gesto perpetrato contro il magazziniere; individuato il colpevole, decide di condurlo dal direttore ma, una volta scoperte le punizioni eseguite da quest’ultimo sugli allievi, decide di offrire un nuovo modello educativo e propone un’altra forma di sanzione, riparativa, rieducativa. Muove, così, i primi passi nella costruzione di una nuova relazione educativa, che si fonda su rispetto e fiducia.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Clément Mathieu, discostandosi dalla norma “azione – reazione” che regola il contesto, compie una scelta (etica) che si allontana profondamente dalle pratiche comuni all’istituzione. Vi siete mai trovati in questa situazione? Vi è mai capitato di dover compiere scelte che si scostassero dal contesto di riferimento? Se sì, come vi siete sentiti o come vi sentireste? Avete percepito solitudine?
  • Senza dubbio siamo di fronte ad una “sanzione” alternativa messa in campo da Mathieu. Infatti, invece di punire il ragazzo per la trasgressione compiuta, il sorvegliante decide di impiegarlo in una forma di giustizia riparativa, che prevede il coinvolgimento dell’alunno in un’attività educativa correlata all’azione compiuta. Condividete la scelta di Mathieu? O, al contrario, di fronte ad una trasgressione così grave, sarebbe prevalsa la rabbia e conseguentemente un’azione punitiva?
  • La forma di sanzione proposta da Clément Mathieu si contraddistingue per essere riparativa, rieducativa. Trovate che tale azione generi percezioni differenti all’interno della classe? Credete che proporre modelli educativi differenti rispetto a quelli vigenti, generi confusione negli alunni? Pensate che l’insegnante sia un modello? Credete che il tipo di intervento scelto possa essere effettuato in presenza di tutta la classe o ritenete sia maggiormente proficuo comunicarlo esclusivamente all’alunno coinvolto?
  • Clément Mathieu si dimostra essere una voce fuori dal coro; supponendo che questo per voi rappresenti un problema, come lo affrontereste?
  • Suggerireste altre forme di “sanzione” alternative per questo tipo di situazione?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Cosa ne pensate delle sanzioni alternative? Dal vostro punto di vista, possono servire maggiormente o pensate che non siano particolarmente efficaci?
  • Dal vostro punto di vista, cosa avrebbe dovuto fare Mathieu di fronte a questo comportamento?
  • Secondo voi è più efficace un intervento come quello proposto da Mathieu, quindi basato maggiormente su rispetto e fiducia, o un intervento punitivo più rigido?

Dal film: Mery per sempre - Clip F-064  Inizio : 00:47:57 - Fine: 00:52:00

Contenuto :

Pietro viene picchiato da tre guardie penitenziarie come punizione per aver molestato l’educatrice del carcere. Nel grande chiasso generale, il professore si oppone a tutta quella violenza: afferma che, sebbene il ragazzo abbia le sue colpe, le guardie rappresentano lo Stato e per questo motivo non possono abusare del loro potere. Subito dopo, il professore viene convocato nell’ufficio del direttore del carcere. Quest’ultimo ammonisce severamente il suo comportamento e gli spiega che i delinquenti restano delinquenti e non ci si può mostrare deboli se si vuole mantenere il loro rispetto. Il professore continua a sostenere fervidamente che sia più giusto evitare le punizioni corporali. Incoraggia, quindi, Pietro a denunciarli e far valere i suoi diritti; egli però è d’accordo con questi metodi, poiché sostiene che il destino ha deciso che lui è un criminale e perciò deve essere trattato come tale.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Secondo voi, quali valori hanno veicolato i comportamenti e le parole di Pietro, della guardia carceraria e del direttore, ed infine del professore?
  • Concordate di più con le affermazioni della guardia carceraria e del direttore del carcere o con il comportamento del professore?
  • Sia le guardie carcerarie che il professore hanno lo stesso obiettivo: rieducare i ragazzi a non commettere reati. Punire Pietro così severamente servirà ad impedirgli di reiterare gli stessi comportamenti?
  • Pietro afferma che è nato criminale e il suo destino non si può più cambiare. Cosa pensate di questa affermazione? Vi è mai capitato che un vostro studente abbia giustificato il suo scarso rendimento didattico con una frase simile? Vi ricordate cosa gli avete risposto?
  • Pensate che se Pietro avesse “avuto vicino persone che prima usavano la testa invece che le mani” avrebbe appreso un modo di reagire differente?

 

Dal film: Il professore cambia scuola - Clip F-066  Inizio : 00:06:50 - Fine: 00:07:35

Contenuto :

Il padre di un allievo del professor Foucault chiede spiegazioni riguardo allo zero preso da suo figlio in un compito in classe. Il professore gli spiega che ha copiato e che, per questo, ha anche ricevuto due ore di punizione. Il padre cerca di mediare e propone un dettato per rimediare al voto. Il professore rifiuta.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Come può essere per un alunno ricevere uno zero da un insegnante? Quali possono essere le sue reazioni, i suoi sentimenti o i suoi stati d’animo? Vi è mai capitato di attribuire uno zero al lavoro di un vostro alunno? Quali sono le ragioni che vi hanno spinto a darlo o a non darlo?
  • Utilizzare il voto come punizione è spesso frequente all’interno delle classi: questa pratica viene accettata senza particolari disapprovazioni come strumento di oppressione. Condividete questa idea? Per voi che significato ha il voto?
  • Intimorire gli alunni per ottenere risultati soddisfacenti può essere una strategia corretta? Perchè?
  • L’obiettivo dell’istruzione non è punire un’impreparazione, bensì favorirne la preparazione. Di fronte all’impreparazione di un alunno come vi comportereste? Dareste la possibilità di un “rinvio a giudizio”?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Cosa succede quando prendete un brutto voto a scuola? Come vi sentite? Quali emozioni provate?
  • In seguito ad un brutto voto, accettereste un momento di confronto con il vostro professore, per comprendere gli errori commessi?
  • Come vi sentite di fronte ai vostri compagni quando ricevete un voto negativo?
  • Avete mai avuto l'impressione che un voto negativo venga utilizzato come minaccia? O come punizione? Se sì, come vi sentite quando accade? Come lo interpretate?
  • Approfittate delle situazioni nelle quali il vostro insegnante vi permette di rimediare ad un voto negativo? Come? Cosa fate?
  • Vi è mai capitato che uno dei vostri genitori abbia chiesto un colloquio con un vostro insegnante in seguito ad un brutto voto ricevuto? Come vi siete sentiti? Se non è mai accaduto, avete desiderato che accadesse?

Dal film: Il professore cambia scuola - Clip F-068  Inizio : 00:26:05 - Fine: 00:28:17

Contenuto :

Un alunno dorme in classe. Quando viene rimproverato dal professore, si rivolge a lui dandogli del “tu” e mandando su tutte le furie il professor Foucault.  Amareggiato, François si confronta con i suoi colleghi, proponendo di convocare i genitori del ragazzo. Coinvolto anche il preside, che incontra il ragazzo e lo rimprovera, di comune accordo con il professore, si opta per la sospensione di una settimana. 

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Davanti all’evidente sfida che l’alunno mette in atto verso il professore, che strategia utilizzereste? Come interverreste per recuperare l’autorità? E l'autorevolezza?
  • Vi ritrovate nella scelta del professore di far intervenire anche il preside della scuola? Vi è capitato di trovarvi in una situazione simile? Quale strategia avete adottato?
  • In seguito ad un episodio nel quale un vostro alunno si addormenta in classe, poi si pone in modo irrispettoso nei vostri confronti, voi come vi sareste comportati? Perché?
  • L’allontanamento dalla scuola potrebbe essere dannoso per l’alunno, proprio perché l’istituzione scolastica è necessaria per fornire aiuto concreto nelle difficoltà. Inoltre, recarsi regolarmente a scuola, può rappresentare una modalità per sfuggire alla devianza extrascolastica. Cosa ne pensate della sospensione? Credete possa essere una valida punizione a seguito di un comportamento errato? Pensate possa essere utile agli alunni?
  • In seguito ad un comportamento simile, in quanto l'insegnante rappresenta un modello per i propri studenti, quanto è importante la sua reazione di fronte anche agli altri compagni?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Vi è mai capitato che un vostro compagno si addormentasse in aula? Qual è stata la reazione del vostro insegnante? Voi come avete reagito? Come vi siete sentiti?
  • Immaginando di essere un compagno di classe di Seydou, quale reazione vi aspettereste dai vostri professori? Quale reazione desidereste che avessero? In una circostanza simile, in quanto "spettatori", come vi sentireste? Divertiti? Amareggiati? Preoccupati?

Dal film: Il professore cambia scuola - Clip F-070  Inizio : 00:39:33 - Fine: 00:40:12

Contenuto :

Ad ogni gesto inopportuno, il professore punisce i suoi alunni. Li minaccia dicendo loro che, ad ogni minima infrazione, provvederà a richiamare un consiglio disciplinare e, di conseguenza, a prevedere la loro espulsione definitiva dalla scuola. 

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Si può parlare di "infrazione" nel contesto scolastico? La situazione è ovviamente esasperata, ma fino a che punto è bene che un insegnante sia tollerante nei confronti dei suoi studenti? Perché?
  • A vostro avviso, quali sono le motivazioni che spingono il professore a comportarsi in questo modo? Vi è capitato di sentirvi così? Se sì, quali erano le motivazioni e le circostanze che vi spingevano ad assumere questo comportamento?
  • Quali sono i dubbi che potrebbe porsi l’insegnante nel punire un alunno? Secondo voi, come si è sentito Seydou?
  • Per far sì che una sanzione possa essere efficace, è necessario che avvenga una condivisione delle finalità educative a seguito del rimprovero. Questo passaggio è sempre possibile? Nella vostra pratica quotidiana, è un principio che applicate regolarmente? Lo trovate importante? Sì, no, perchè?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

 

  • Come vi sentite quando venite puniti di fronte a tutta la classe? Quali sono i sentimenti che prevalgono in voi?
  • Come vi sentite quando un vostro compagno viene punito di fronte alla classe? Quali sentimenti prevalgono in voi?
  • Secondo voi, sentite di portare rispetto nei confronti del vostro insegnante? Quanto è importante il rispetto per voi? Quali sono gli elementi che vi portano a rispettare i vostri insegnanti? E quali sono quelli che vi portano a non farlo? Il rispetto è un sentimento che rivolgete al vostro insegnante in quanto tale, oppure viene in conseguenza alle sue qualità individuali? 
  • Come vi comportereste di fronte ad un’ingiustizia compiuta dal vostro professore su di voi? E verso un vostro compagno?

 

Dal film: Mery per sempre - Clip F-067  Inizio : 01:20:04 - Fine: 01:26:25

Contenuto :

Pietro è scappato e si è creato molto tumulto all’interno del carcere e tutti i detenuti sono stati puniti severamente. Si sono sparse certe voci che indicano il professore come il responsabile. Egli, ignaro, tiene la sua lezione e si rende conto che nessuno parla più con lui e risponde alle sue domande. Comincia a chiedere cosa sia successo e Natale, “il capo”, gli riferisce che, come decisione della camerata, chi parla con lui viene fracassato di botte. Il momento viene interrotto dalla consegna dei pacchi per i detenuti. Natale riceve una torta per il suo diciottesimo compleanno ed estrae un coltello dalla tasca dicendo di averlo sequestrato in cortile a dei ragazzi intenzionati ad usarlo per ferire il professore e rivolge il manico verso quest’ultimo invitandolo a tagliare la torta per condividerla con la classe e festeggiare insieme.

Successivamente, Mery confessa al professore di essere stata lei a dire al direttore di aver aiutato Pietro ad evadere e di aver convinto i ragazzi a ribellarsi alle ingiustizie, riferendosi in particolare alla vicenda di Claudio. In realtà, Mery ha inventato tutto e ha agito con l’unico obiettivo di diffamarlo, vendicandosi così dell’amore non corrisposto del suo professore. A causa di questo bugia, tutto il personale del carcere lo odia perché lo ritiene responsabile dei problemi che i detenuti provocano ogni giorno, creando loro ingenti fastidi; viene detestato anche dagli stessi ragazzi perché pensano sia stato incoerente con tutti i valori giusti che affermava di possedere.  Marco Tanzi però non punisce Mery, bensì accetta le sue scuse e la invita a non preoccuparsi più dell’accaduto.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Che cosa vi comunica il gesto di Natale di consegnare il coltello al professore e di riferirgli di averlo “salvato” da una potenziale aggressione? Potrebbe essere considerato un successo in fatto di rispetto dell’alunno nei confronti del professore? Può essere considerato un traguardo nella relazione educativa?
  • Il professor Tanzi decide di non punire Mery. Come mai? Voi l'avreste punita ugualmente? Che tipo di punizione avreste utilizzato?
  • Mery è un ragazzo transessuale e manifesta il disagio di essere sempre tenuto da parte, anche in carcere, dormendo in una cella singola separata dalle altre camerate. Quale potrebbe essere il valore morale che sta alla base della scelta di separarlo dagli altri? È una decisione finalizzata a provocare ingiusta discriminazione nei suoi confronti oppure ha l’obiettivo di garantire protezione al ragazzo, in quanto possibile preda facile degli altri detenuti?
  • Che significato ha il bacio che Mery lascia sulle labbra del professore? Secondo voi perché quest’ultimo non reagisce? Che emozioni vi suscita la scena? Non aver respinto Mery lo rende coerente con il suo stile di comportamento oppure avrebbe dovuto agire diversamente?

 

Dal film: Stelle sulla Terra - Clip F-076  Inizio : 00:06:03 - Fine: 00:25:53

Contenuto :

È il primo giorno di scuola dopo le vacanze estive ed Ishaan è distratto, come se volesse essere altrove.

La maestra di inglese, affinché venga coinvolto, gli chiede di leggere un piccolo brano dal libro. Il bambino prova a concentrarsi e quando, con sincerità, prova ad esprimere quello che vede dicendo che «le lettere stanno ballando» verrà preso in giro dai compagni di classe. La maestra, stizzita dal suo comportamento, decide di mandare Ishaan in castigo fuori dall’aula.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Vi è mai capitato di reagire in modo istintivo e sfrontato con un soggetto con un comportamento anomalo ancora non diagnosticato? Quanto è importante riuscire ad attendere prima di fornire delle considerazioni pedagogiche?

  •  

    Quanto può essere utile condividere questi sentimenti di frustrazione con i colleghi di fronte ad una situazione difficile e che non riusciamo a gestire da soli?

  • Che punizione occorre dare ad Ishaan? Perché?

 

Passi da Libro

Dal libro: I turbamenti del giovane Törless - Passo L-008   (Lo strano interrogatorio di Törless) - Da pag. 174 - a pag. 179

Contenuto :

Il giorno dopo, quando gli allievi furono chiamati ad uno ad uno per essere interrogati, Törless era scomparso. 

Era stato visto per l’ultima volta la sera prima, chino su un quaderno che in apparenza stava leggendo.

Fu cercato in tutto l’edificio. Beineberg in segreto sgattaiolò a vedere se non era nel nascondiglio in soffitta.

Finalmente fu chiaro che era fuggito dall’istituto e vennero informate le autorità, con la raccomandazione di trattarlo benevolmente.

Intanto era incominciata l’inchiesta.

Reiting e Beineberg, credendo che Törless fosse fuggito per paura delle loro minacce, si sentirono in dovere di stornare da lui ogni sospetto e lo difesero vivacemente.

Gettarono ogni colpa su Basini e tutta la classe testimoniò come un sol uomo che Basini era un ladro e un indegno, che ai più benintenzionati tentativi di correggerlo aveva risposto solo con nuove ricadute. Reiting solennemente dichiarò che lui e Beineberg capivano di aver sbagliato, ma che avevano agito solo per compassione, per non lasciare che un compagno fosse deferito ai superiori per il castigo prima di aver esaurito tutti i mezzi di benevola correzione. E di nuovo tutta la classe giurò che i maltrattamenti a Basini erano stati un’esplosione spontanea perché costui aveva risposto con la peggiore e più volgare ironia ai nobili sentimenti di coloro che intendevano risparmiarlo.

In breve fu una commedia ben architettata, messa in scena con molta abilità da Reiting, in cui vennero fatti risonare tutti gli accenti moralistici atti ad accarezzare gli orecchi degli insegnanti.

Basini conservò sempre un silenzio ostinato. Era ancora paralizzato dal terrore per i fatti di due giorni prima, e la solitudine in cui era confinato, insieme con il tranquillo, obiettivo andamento delle indagini era già per lui una liberazione. Desiderava soltanto che tutto finisse al più presto. D’altronde Reiting e Beineberg non avevano mancato di minacciargli la più atroce vendetta se avesse osato comunque accusarli.

Poi Törless fu riportato all’istituto. L’avevano ritrovato nella città vicina, affamato e stanco morto. 

Ora la sua fuga sembrava l’unico punto oscuro di tutta la faccenda. Ma la situazione gli era favorevole. Beineberg e Reiting avevano preparato bene il terreno, parlando del nervosismo da lui dimostrato negli ultimi tempi, della sensibilità morale per cui considerava un delitto il non aver subito denunziato i fatti pur conoscendoli fin da principio, ed era convinto di esser diventato così parzialmente responsabile della catastrofe. 

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Riflettere su come si manifestano i rapporti di forza, per lo più impliciti, nella scuola di oggi fra docenti e alunni, e fra alunni di diversa estrazione sociale.

 

Dal libro: Infinite Jest - Passo L-015   (Come ascolta Mario) - Da pag. 1 - a pag. 100

Contenuto :

Gerhardt Schtitt, Allenatore Capo e Direttore Atletico dell’Enfield Tennis Academy di Enfield MA, fu corteggiato senza tregua dal Preside dell’ETA, Dott. James Incandenza, fu praticamente implorato di entrare a far parte dell’Accademia proprio nel momento in cui la cima della collina fu spianata e l’istituto stava per nascere. Incandenza aveva deciso che avrebbe portato Schtitt nel comitato direttivo ad ogni costo – nonostante Schtitt fosse stato di recente invitato a dimettersi dallo staff di uno dei campi di Nick Bollettieri a Sarasota a causa di uno sfortunatissimo incidente nel quale era stato coinvolto un frustino da equitazione.

Ma ormai tutti all’ETA pensano che le storie sulla faccenda delle punizioni corporali di Schtitt debbano essere state gonfiate all’inverosimile, perché se è vero che Schtitt continua a portare quegli alti stivaloni neri lucenti e, sì, anche le mostrine militari, sì, ancora, e una bacchetta retrattile da meteorologo che è chiaramente un surrogato del vecchio frustino da equitazione ora proibito, lui, Schtitt, a quasi settant’anni si è ammorbidito fino a diventare una sorta di anziano uomo di Stato che comunica astrazioni più che disciplina, un filosofo anziché un re. La sua funzione più importante è quella verbale; in tutti e nove gli anni di Schtitt all’ETA la bacchetta da meteorologo non ha avuto contatti correttivi con un solo sedere d’atleta.

Eppure, anche se adesso ci pensano i vari Lebensgefährtnis e prorettori ad amministrare la maggior parte delle piccole necessarie crudeltà che forgiano il carattere, ogni tanto Schtitt si diverte ancora. 

Perciò quando Schtitt indossa il suo elmetto di cuoio e gli occhialoni e accende la sua vecchia moto BMW dei tempi della Repubblica Federale Tedesca e precede le squadre fradice di sudore dell’ETA su per i colli della Comm. Ave. per la corsetta pomeridiana fino a East Newton sputando ogni tanto piselli con una cerbottana per punire i più pigri, è in genere il diciottenne Mario Incandenza che porta insieme a sé sul sidecar, opportunamente cinturato, sorridente, col vento che gli spara all’indietro i capelli sottili sulla testa sovradimensionata e la mano artigliata che gesticola alle persone che conosce. Potrebbe sembrare strano che il leptosomatico Mario I., tanto menomato da non riuscire a tenere in mano una racchetta figuriamoci poi usarla per colpire una palla in movimento, sia l’unico ragazzo all’ETA di cui Schtitt cerchi la compagnia, anzi l’unica persona con cui Schtitt parli francamente, senza il cipiglio pedagogico. Non è molto vicino ai suoi prorettori, Schtitt, e tratta Aubrey deLint e Mary Esther Thode con un formalismo quasi parodistico. Ma spesso nelle serate calde Mario e l’Allenatore Schtitt si trovano sotto il padiglione di tela dei Campi Est o al faggio rosso che torreggiano a ovest di Com. & Amm. o a uno dei tavoli da picnic sfregiati dalle iniziali sul sentiero che parte da dietro la Casa del Preside dove vivono la madre e lo zio di Mario; Schtitt si gusta la sua pipa postprandiale, Mario si gode i profumi delle calliopsis lungo i campi, il profumo dolciastro dei pini e quello ricco, muschiato dei rovi che si levano dai pendii della collina. E gli piace anche l’odore sulfureo dell’oscura miscela austriaca di Schtitt. Schtitt parla, Mario più che altro ascolta. Si può dire che Mario è un ascoltatore nato. Una delle co

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Evidenziare le caratteristiche del giovane disabile che favoriscono la comunicazione nel rapporto educativo.

 

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