Educazione morale scolastica
Repertorio materiali didattici

Scheda FILM

Scheda completa del film : Io speriamo che me la cavo

Anno : 1992

Regista : Lina Wertmüller

Nazione : Italia

Durata : 100 minuti

Colore : Colore

Trama :

Il maestro elementare ligure Marco Tullio Sperelli viene trasferito per sbaglio, a causa di un errore burocratico, a Corzano, in provincia di Napoli, invece che a Corsano in Liguria. Viene assegnato alla classe 3B della scuola elementare De Amicis, ambiente che rispecchia il degrado del piccolo paesino. Il primo giorno di lezione è molto turbolento: la quasi totalità degli alunni è assente, perché molti aiutano i genitori con il lavoro, gli altri lavorano in nero presso attività di conoscenti oppure al mercato. Il maestro va a prenderli uno per uno e li porta a scuola. Ogni bambino ha la sua particolarità e la sua storia, che il maestro comincia a conoscere pian piano e che lo porterà sempre di più ad affezionarsi ai suoi alunni, tanto da decidere di revocare la sua domanda di trasferimento in Liguria per restare ad aiutarli.

Clip F-051  Inizio : 00:17:04 Fine: 00:17:36

Contenuto :

Il primo giorno in classe, il maestro Sperelli nota che un alunno dorme profondamente con la testa poggiata sul banco. Egli lo sveglia e lo punisce ordinandogli di stare in piedi per tutta la lezione.

Durante la correzione del tema “La mia casa” scopre che Gennarino Esposito vive con la sua famiglia e i suoi numerosi fratelli in questa casa “tutta sgangherata”. La madre gli dice che non deve lagnarsi per quello che ha, perché nel terzo mondo non hanno nemmeno una casa diroccata. Così il bambino capisce che deve apprezzare e ringraziare per quello che possiede. La notte aiuta il padre nel suo lavoro (il cartonaio), ragione per cui in classe, al mattino, si addormenta. Dopo aver completato la lettura del tema, il maestro si scuserà con Gennarino per averlo sgridato e per averlo punito.

ATTENZIONE 

Si consiglia di proiettare, in aggiunta al minutaggio indicato, anche il seguente spezzone:

  • da 00:24:37 a 00:26:08.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Trovate che il maestro abbia fatto bene a punire il suo alunno?
  • Se uno dei vostri alunni si addormentasse in classe, ma senza una motivazione apparente che lo giustifichi, come nel caso di Gennarino, lo punireste velocemente così come ha fatto il maestro Sperelli? Avendo appreso che il comportamento dello studente viene giustificato dal maestro, questo cambia la vostra visione iniziale? Avreste indagato sulle reali motivazioni del malessere dell’alunno prima di prendere una decisione? Vi è mai capitata una situazione simile? Come avete agito voi?
  • Il maestro ha fatto bene a scusarsi con Gennarino? In seguito alla sua ammissione di colpa, come potrebbe influire questo all’interno della relazione educativa con il suo alunno?
  • Quali valori morali possono aver guidato il modo di agire del maestro?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Gennarino non è arrabbiato per la punizione ricevuta dal maestro, anzi, sembra mostrarsi abbastanza indifferente. Cosa può aver generato la sua reazione? Vi è mai capitato di punire un vostro studente e assistere a una reazione simile?
  • Come mai, secondo voi, Gennarino non ha subito detto al maestro il motivo per cui aveva sonno? Dicendolo, avrebbe potuto evitare la punizione del maestro? Secondo voi, è possibile che non lo abbia detto perché pensava che, come ogni adulto lì a scuola, non avrebbe considerato importante la sua fatica e il suo bisogno?
  • Proviamo a metterci nei panni di Gennarino: come reagireste? Preferireste ricevere una punizione, senza che il vostro insegnante si preoccupi delle regioni che vi portano ad addormentarvi in classe, o, al contrario, preferiste che il vostro insegnante si interessasse alla situazione che state vivendo?
  • Dal vostro punto di vista, perché il maestro ha punito Gennarino? In seguito alle scuse del maestro, voi lo avreste perdonato? Avreste aggiunto qualcosa alle sue frasi?
  • Se voi vi addormentaste in aula, senza però aver lavorato la notte come Gennarino e, quindi senza un’apparente motivazione, vorreste che il professore si preoccupasse per voi? In tal caso, trovereste giusto essere puniti? Vorreste che il maestro facesse qualcosa per voi? Vorreste che il maestro vi chiedesse esplicitamente, magari staccandovi dalla classe, se state male?
  • Vi è mai capitato di vivere in prima persona o di assistere ad una situazione simile? Come ha reagito il vostro insegnante? Come vi siete sentiti voi?

 

Tematiche trattate

Relazione educativa insegnante-alunno

Dialogo uno-a-uno, consigli personali, empatia

Punizioni (corporali e non)

Clip F-053  Inizio : 00:35:23 Fine: 00:40:10

Contenuto :

Il maestro e i suoi studenti sono in classe durante la lezione quando, all’improvviso, Raffaele apre la porta senza bussare ed entra in aula. Pretende che Totò, suo “socio in affari”, esca dalla classe e vada insieme a lui a lavorare. Il suo atteggiamento è quello di un “camorrista, adulto, scontroso e pieno di odio”. Minaccia il maestro che, in un impeto incontrollato, lo colpisce con uno schiaffo. Pentendosi immediatamente del gesto, si reca dalla direttrice della scuola chiedendo di essere espulso. La direttrice sostiene l’approccio pedagogico “vecchio stampo”, che giustifica le punizioni corporali, perché lei afferma di “essere venuta su benissimo”. Inoltre, afferma che lo schiaffo gli regalerà l’apprezzamento e la riverenza degli studenti, e così accade.

Il maestro si sente in dovere di scusarsi con la classe: spiega, dunque, che il rispetto non si ottiene con la prepotenza, che gesti simili dovrebbero essere disprezzati e che il rispetto ottenuto con la violenza è vergogna.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Il maestro Sperelli, in un impeto incontrollato, colpisce Raffaele. Tuttavia, il suo gesto non sembra turbare né gli studenti, né la direttrice della scuola, che anzi lo elogia per essersi fatto rispettare. Ovviamente un gesto simile, al giorno d'oggi, non sarebbe tollerato, tantomeno apprezzato, ma vi è mai capitato di avere una reazione incontrollata in classe? O siete a conoscenza di situazioni simili che hanno coinvolto i vostri colleghi? Quali sono state le conseguenze?
  • Il maestro è molto turbato dal suo comportamento e si scusa con i suoi alunni, affermando che il rispetto ottenuto dalla violenza non è vero rispetto ma è qualcosa di cui vergognarsi. Come reagiscono gli studenti alle sue scuse e al suo discorso? Gli studenti sembrano rispettarlo di più così come affermato dalla direttrice oppure è possibile che lo rispettassero già?
  • Quali strategie si possono adottare al fine di instaurare una relazione di rispetto reciproco con la classe? Voi quali strategie adottate?
  • Pensate che, cambiando il contesto socioeconomico e culturale, quello schiaffo avrebbe assunto un significato completamente diverso? Come si sarebbe dovuto comportare il maestro per evitare lo schiaffo e, contemporaneamente, far in modo che Raffaele frequentasse la lezione?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Oggi, comportamenti simili non sono più ammessi. Ipotizzando, però, che il vostro insegnante abbia una reazione incontrollata, per esempio alzando molto il tono della voce, come vi sentireste? È una situazione alla quale vi è capitato di assistere? Come avete reagito? Quale opinione vi siete fatti del vostro insegnante? Credete che fosse legittimato a farlo? Dal vostro punto di vista, un insegnante che assume atteggiamenti verbalmente violenti guadagnerà con più facilità il rispetto dei propri alunni?

Tematiche trattate

Relazione educativa insegnante-alunno

Riconoscimento del ruolo dell'insegnante

Conflitti tra insegnante e alunni

Punizioni (corporali e non)

Clip F-055  Inizio : 01:17:12 Fine: 01:21:51

Contenuto :

A tarda sera, il maestro Sperelli è attirato dalle grida di Raffaele, che gli chiede di aiutare sua madre e di portarla in ospedale. Purtroppo però, la macchina di Sperelli è devastata a causa di Raffaele che, per vendircarsi di un torto subito a suo avviso da parte del maestro, ha tagliato le gomme al veicolo. Nonostante la rabbia, Sperelli tenta di aiutare in qualsiasi modo il ragazzo, tanto da acconsentire al furto di un auto per accomoagnare la madre in ospedale. La scena si conclude con Raffaele che, dispiaciuto per aver distrutto la macchina del maestro, allo stesso tempo è sorpreso per aver ricevuto comunque il suo aiuto.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Mettendovi nei panni del maestro Sperelli, avreste aiutato  Raffaele in questo momento di particolare bisogno? A vostro avviso, perché lo ha fatto? Vi è mai capitato di aiutare un vostro alunno col quale avevate un rapporto difficile? Perché lo avete fatto?
  • Grazie all’intervento del maestro, la madre del bambino riceve le cure necessarie e Raffaele, tranquillizzandosi, si apre con il maestro e gli spiega il motivo della sua vendetta: la brutta figura fatta davanti ai compagni di classe durante la gita. Sostiene, infatti, che il maestro lo abbia messo in imbarazzo davanti a tutti. Giustifichereste il comportamento di Raffaele? Perché?
  • Come mai l’alunno ha chiesto aiuto proprio al maestro “tanto odiato”? Nella vostra esperienza, vi è mai capitato che proprio l'alunno con quale avevate il rapporto più complesso, vi abbia chiesto sostegno in un momento di difficoltà?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Nei panni di Raffaele, consapevoli del danno provocato alla macchina del professore, avreste chiesto aiuto proprio a lui? Secondo voi, come mai Raffaele si è rivolto proprio al maestro? Quale valore morale può averlo spinto a chiedere aiuto proprio a lui?

Tematiche trattate

Relazione educativa insegnante-alunno

Riconoscimento del ruolo dell'insegnante

Empatia nella relazione