Educazione morale scolastica
Repertorio materiali didattici

Materiali didattici

Materiali didattici relativi alla tematica:
Conflitti tra insegnante e alunni

Clip da Film

Dal film: La classe - Entre les murs - Clip F-006  Inizio : 00:09:17 - Fine: 00:13:22

Contenuto :

In classe, durante lo svolgimento di una lezione di francese sui significati di parole sconosciute, gli alunni si imbattono nel termine “austriaca”, sul quale inizia un confronto in aula. Il maestro dice ai ragazzi che l’Austria è molto piccola e che, quindi, questo termine si potrebbe anche ignorare: afferma semplicemente che il paese si trova a sud della Germania e che, se anche sparisse dal mappamondo, non se ne accorgerebbe nessuno. Successivamente, chiede ai ragazzi chi conosce un personaggio austriaco famoso.

Mentre continua l’analisi delle parole che i ragazzi non conoscono, sorge un altro interrogativo relativamente al motivo per cui il docente utilizzi sempre nomi di persone, come ad esempio “Bill”, che suonano palesemente “bianchi” e europei, e mai nomi che si potrebbero riportare ad altre origini. François, l'insegnante, si giustifica affermando che sarebbe molto difficoltoso usare nomi stranieri rappresentativi delle molteplici differenze culturali presenti in aula. I ragazzi insistono per scrivere un altro nome.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • All’inizio della scena, una ragazza, Esmeralda, afferma che il significato di “austriaca” è ampiamente conosciuto; l’insegnante le risponde di non fare la maestrina, visto che anche lei ha suggerito una parola da analizzare di cui non conosceva il significato. Come avrebbe potuto porsi l’insegnante in alternativa? Questa modalità di risposta aiuta a creare un legame positivo con i propri studenti o un clima favorevole in aula?
  • L’approccio che il maestro mostra, di scarsa considerazione nei confronti dell’Austria, può essere visto come professionalmente problematico: quale messaggio può nascondere? L’insegnante avrebbe potuto approfittare della situazione per iniziare un dibattito sulle differenze culturali?
  • Souleymane viene ripreso perché non sta prendendo appunti in aula: questo potrebbe indicare che l’insegnante non è riuscito a coinvolgere il ragazzo nelle attività didattiche, a spiegargliene l’importanza e a far nascere in lui interesse nei confronti dell’apprendimento. Il ragazzo afferma che poi ricopierà tutto a casa e il docente non insiste molto, già rassegnato al fatto che da questo allievo non si può ottenere molto. Cosa si sarebbe potuto fare per convincere il ragazzo a prendere parte all’attività? Anziché scrivere i termini che stavano analizzando sulla lavagna, l’insegnante avrebbe potuto proporre un’altra attività, più coinvolgente?
  • In merito all'utilizzo perenne di nomi propri "bianchi", la richiesta degli studenti era ragionevole? Come avrebbe potuto porsi l’insegnante? Cosa avrebbe potuto fare?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • La scena mostra un chiaro esempio di nazionalismo ed occidentalismo nascosti: senza rendersene conto, l'insegnante manifesta questi atteggiamenti davanti alla classe, ma la stessa cosa può capitare anche ai ragazzi. Come si può essere nazionalisti senza accorgersi, o come si può dare per scontato che la cultura occidentale, con i suoi nomi, abiti, stili di vita, sia l'unica esistente e la migliore di tutte?

Dal film: If... - Clip F-003  Inizio : 01:10:00 - Fine: 01:17:48

Contenuto :

Mick, insieme a due suoi compagni, è ritenuto colpevole dai prefetti del collegio per il suo atteggiamento strafottente e insubordinato, ritenuto anche più grave perché Mick è preso a modello dagli studenti più piccoli. Per questo, i tre sono sottoposti a punizione fisica, a suon di vergate, che i prefetti eseguono personalmente nella palestra della scuola.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Sebbene riferibile a un contesto scolastico lontano dall’attuale, la scena si presta a riflettere sul significato e sui modi del dare le punizioni. Paradossalmente, nonostante la severità del castigo a cui lo studente è sottoposto, la clip contiene diversi elementi che possono far riflettere sul “buon” modo con cui questo è impartito.

In particolare, si può ragionare:

  • sul senso e sulle conseguenze delle punizioni fisiche;
  • sui motivi di una esecuzione così fortemente ritualizzata (in realtà, finalizzata a proteggere sia l’allievo che gli insegnanti);
  • sui modi con cui essa è eseguita (il luogo, la pluralità di attori, la stretta di mano e il ringraziamento finali…);
  • sulle conseguenze che l’esecuzione ha sull’atmosfera scolastica generale (si noti, soprattutto, la simbologia rivelatrice dei batteri osservati al microscopio).

 

Dal film: Detachment - Il distacco - Clip F-027  Inizio : 00:08:02 - Fine: 00:11:40

Contenuto :

Il professor Barthes si trova a gestire alcuni studenti dal comportamento inadeguato e irrispettoso nei suoi confronti. Una studentessa, al termine della lezione, gli chiede perché ha deciso di “punire” in maniera diversa gli studenti che gli avevano mancato di rispetto allo stesso modo. Il docente le spiega che ha chiesto di uscire dall’aula solo a uno dei due, perché quest’ultimo si era permesso di offendere anche lei e per lui il rispetto tra pari è fondamentale. La studentessa chiede come fa a non rimanere turbato di fronte alle offese che le persone gli rivolgono; il docente spiega che bisogna avere ben chiaro che, molte volte, le persone non sono consapevoli di ciò che dicono.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Nella clip il professore cerca di trasmettere dei contenuti didattici all’interno di una classe difficile. In particolar modo un ragazzo si presenta particolarmente aggressivo e ostile ponendo innanzi all’insegnante una sfida educativa. Questo rappresenta uno dei possibili scenari in cui il docente è chiamato a rispondere. Quanto incide all’interno dell’azione didattica la gestione di ragazzi difficili? In che modo il docente può farsi da portavoce di rifondazione umana e di valori all’interno di un contesto conflittuale?
  • Il distacco è la tematica proposta all’interno della clip e tema centrale del film. È grazie al distacco sostenuto dal professor Barthes che, paradossalmente, si crea un contatto che prelude ad una possibilità di dialogo. Ritenete utile la proposta educativa del docente?
  • Quanto è importante e in che modo incide la collaborazione tra insegnanti, genitori e specialisti nell’aiutare un ragazzo problematico a conoscere e gestire la collera?
  • Guidare, istruire, prendersi cura dei ragazzi richiede all’insegnante un compito sempre più arduo. In che modo i docenti possono sentirsi appoggiati e supportati di fronte alle continue sfide? Quanto pensate sia compito di un insegnante prestare attenzione alle relazioni che gli studenti instaurano tra di loro?
  • Pensate che sia giusto che l’insegnante abbia “punito” maggiormente lo studente che ha offeso anche la sua compagna di classe cercando, nel frattempo, di trasmettere un insegnamento morale al secondo studente?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Vi siete mai trovati ad assistere a scene di classe come quella riprodotta nella clip? In caso affermativo, come avete reagito? Quali stati d’animo avete provato? Vi siete schierati più dalla parte del tuo compagno di classe o del docente? Perché?
  • Come reputate la reazione avuta dal professor Barthes? Condividete la sua azione e reazione educativa e perché?
  • Come valutate il comportamento del ragazzo?
  • Secondo il vostro punto di vista, cosa spinge un ragazzo a comportarsi in modo aggressivo davanti all’autorevolezza della figura docente?
  • Secondo la vostra opinione, sarebbe stato utile o no l’intervento di un compagno di classe e perché?

Dal film: Freedom Writers - Clip F-034  Inizio : 00:28:05 - Fine: 00:35:22

Contenuto :

La scena è ambientata all’interno della classe; la professoressa Gruwell, durante la lezione, scopre un foglio che viene fatto girare tra i banchi dei ragazzi. Il foglio, che contiene la caricatura di un individuo afroamericano, è indirizzato, in particolare, ad uno degli studenti della classe, con lo scopo di deriderlo per le sue sembianze. L’insegnante intercetta il foglio e rimane indignata dal gesto, iniziando così un confronto/scontro con gli alunni della classe, durante il quale tenta di spiegare, motivare e far comprendere la gravità dell’accaduto.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • La scena mostra un episodio di razzismo all’interno di una classe che si caratterizza da una moltitudine etnica. Vi riconoscete nella reazione messa in atto dalla professoressa Gruwell? L’atteggiamento adottato dall’insegnante che messaggio potrebbe lanciare ai ragazzi? Ad esempio, il tono di voce dovrebbe essere più basso? La professoressa Gruwell dimostra di perdere il controllo? Ritenete che la manifestazione di autentici sentimenti di rabbia/indignazione siano utili alla trasmissione di significati e valori? O, al contrario, ritenete che il mantenere la calma, rappresenti una strategia di miglior efficacia?
  • La professoressa Gruwell avvia un confronto tra quanto accaduto in classe e l’azione di emarginazione e discriminazione razziale perpetrata dal Nazismo, che viene identificata dall’insegnante come una delle gang più potenti mai esistite. Parlando specificamente di Olocausto, la professoressa Gruwell si rende conto, però, che il background e il gap culturale esistente tra lei e i suoi allievi li porta a parlare due lingue differenti. Come valutate il paragone tra presente e passato? Ritenete che individuare sovrapposizioni tra ciò che i tuoi studenti vivono quotidianamente e gli eventi storici del passato, sia utile all’apprendimento e allo sviluppo di conoscenze e competenze?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • La scena mostra un episodio di razzismo all’interno di una classe che si caratterizza da una moltitudine etnica. Vi è mai capitato di vivere situazioni simili a questa? Come vi siete sentiti? Qual è stata la reazione del vostro insegnante? E voi, come avete reagito? 
  • In una situazione simile, secondo la vostra opinione, sarebbe stato importante che qualche studente fosse intervento? Perché?
  • La professoressa Gruwell paragona l'episodio capitato in classe con avvenimenti storici realmente accaduti. Vi è mai capitato di riflettere su paragoni tra passato e presente? Quali? Li avete pienamente compresi? Sono risaltati utili per il vostro percorso formativo?
  • Jamal, lo studente oggetto di discriminazione della clip, è visibilmente in difficoltà e tenta di nascondere il disegno che ha ricevuto. Vi è mai capitato di trovarvi in una situazione simile? Come vi siete sentiti? Come si sono comportati i vostri insegnanti? E i vostri compagni? Avreste desiderato che i vostri insegnanti o compagni si fossero comportati in modo differente?

Dal film: Io speriamo che me la cavo - Clip F-053  Inizio : 00:35:23 - Fine: 00:40:10

Contenuto :

Il maestro e i suoi studenti sono in classe durante la lezione quando, all’improvviso, Raffaele apre la porta senza bussare ed entra in aula. Pretende che Totò, suo “socio in affari”, esca dalla classe e vada insieme a lui a lavorare. Il suo atteggiamento è quello di un “camorrista, adulto, scontroso e pieno di odio”. Minaccia il maestro che, in un impeto incontrollato, lo colpisce con uno schiaffo. Pentendosi immediatamente del gesto, si reca dalla direttrice della scuola chiedendo di essere espulso. La direttrice sostiene l’approccio pedagogico “vecchio stampo”, che giustifica le punizioni corporali, perché lei afferma di “essere venuta su benissimo”. Inoltre, afferma che lo schiaffo gli regalerà l’apprezzamento e la riverenza degli studenti, e così accade.

Il maestro si sente in dovere di scusarsi con la classe: spiega, dunque, che il rispetto non si ottiene con la prepotenza, che gesti simili dovrebbero essere disprezzati e che il rispetto ottenuto con la violenza è vergogna.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Il maestro Sperelli, in un impeto incontrollato, colpisce Raffaele. Tuttavia, il suo gesto non sembra turbare né gli studenti, né la direttrice della scuola, che anzi lo elogia per essersi fatto rispettare. Ovviamente un gesto simile, al giorno d'oggi, non sarebbe tollerato, tantomeno apprezzato, ma vi è mai capitato di avere una reazione incontrollata in classe? O siete a conoscenza di situazioni simili che hanno coinvolto i vostri colleghi? Quali sono state le conseguenze?
  • Il maestro è molto turbato dal suo comportamento e si scusa con i suoi alunni, affermando che il rispetto ottenuto dalla violenza non è vero rispetto ma è qualcosa di cui vergognarsi. Come reagiscono gli studenti alle sue scuse e al suo discorso? Gli studenti sembrano rispettarlo di più così come affermato dalla direttrice oppure è possibile che lo rispettassero già?
  • Quali strategie si possono adottare al fine di instaurare una relazione di rispetto reciproco con la classe? Voi quali strategie adottate?
  • Pensate che, cambiando il contesto socioeconomico e culturale, quello schiaffo avrebbe assunto un significato completamente diverso? Come si sarebbe dovuto comportare il maestro per evitare lo schiaffo e, contemporaneamente, far in modo che Raffaele frequentasse la lezione?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Oggi, comportamenti simili non sono più ammessi. Ipotizzando, però, che il vostro insegnante abbia una reazione incontrollata, per esempio alzando molto il tono della voce, come vi sentireste? È una situazione alla quale vi è capitato di assistere? Come avete reagito? Quale opinione vi siete fatti del vostro insegnante? Credete che fosse legittimato a farlo? Dal vostro punto di vista, un insegnante che assume atteggiamenti verbalmente violenti guadagnerà con più facilità il rispetto dei propri alunni?

Dal film: Il professore cambia scuola - Clip F-068  Inizio : 00:26:05 - Fine: 00:28:17

Contenuto :

Un alunno dorme in classe. Quando viene rimproverato dal professore, si rivolge a lui dandogli del “tu” e mandando su tutte le furie il professor Foucault.  Amareggiato, François si confronta con i suoi colleghi, proponendo di convocare i genitori del ragazzo. Coinvolto anche il preside, che incontra il ragazzo e lo rimprovera, di comune accordo con il professore, si opta per la sospensione di una settimana. 

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Davanti all’evidente sfida che l’alunno mette in atto verso il professore, che strategia utilizzereste? Come interverreste per recuperare l’autorità? E l'autorevolezza?
  • Vi ritrovate nella scelta del professore di far intervenire anche il preside della scuola? Vi è capitato di trovarvi in una situazione simile? Quale strategia avete adottato?
  • In seguito ad un episodio nel quale un vostro alunno si addormenta in classe, poi si pone in modo irrispettoso nei vostri confronti, voi come vi sareste comportati? Perché?
  • L’allontanamento dalla scuola potrebbe essere dannoso per l’alunno, proprio perché l’istituzione scolastica è necessaria per fornire aiuto concreto nelle difficoltà. Inoltre, recarsi regolarmente a scuola, può rappresentare una modalità per sfuggire alla devianza extrascolastica. Cosa ne pensate della sospensione? Credete possa essere una valida punizione a seguito di un comportamento errato? Pensate possa essere utile agli alunni?
  • In seguito ad un comportamento simile, in quanto l'insegnante rappresenta un modello per i propri studenti, quanto è importante la sua reazione di fronte anche agli altri compagni?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Vi è mai capitato che un vostro compagno si addormentasse in aula? Qual è stata la reazione del vostro insegnante? Voi come avete reagito? Come vi siete sentiti?
  • Immaginando di essere un compagno di classe di Seydou, quale reazione vi aspettereste dai vostri professori? Quale reazione desidereste che avessero? In una circostanza simile, in quanto "spettatori", come vi sentireste? Divertiti? Amareggiati? Preoccupati?

Dal film: Il professore cambia scuola - Clip F-070  Inizio : 00:39:33 - Fine: 00:40:12

Contenuto :

Ad ogni gesto inopportuno, il professore punisce i suoi alunni. Li minaccia dicendo loro che, ad ogni minima infrazione, provvederà a richiamare un consiglio disciplinare e, di conseguenza, a prevedere la loro espulsione definitiva dalla scuola. 

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Si può parlare di "infrazione" nel contesto scolastico? La situazione è ovviamente esasperata, ma fino a che punto è bene che un insegnante sia tollerante nei confronti dei suoi studenti? Perché?
  • A vostro avviso, quali sono le motivazioni che spingono il professore a comportarsi in questo modo? Vi è capitato di sentirvi così? Se sì, quali erano le motivazioni e le circostanze che vi spingevano ad assumere questo comportamento?
  • Quali sono i dubbi che potrebbe porsi l’insegnante nel punire un alunno? Secondo voi, come si è sentito Seydou?
  • Per far sì che una sanzione possa essere efficace, è necessario che avvenga una condivisione delle finalità educative a seguito del rimprovero. Questo passaggio è sempre possibile? Nella vostra pratica quotidiana, è un principio che applicate regolarmente? Lo trovate importante? Sì, no, perchè?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

 

  • Come vi sentite quando venite puniti di fronte a tutta la classe? Quali sono i sentimenti che prevalgono in voi?
  • Come vi sentite quando un vostro compagno viene punito di fronte alla classe? Quali sentimenti prevalgono in voi?
  • Secondo voi, sentite di portare rispetto nei confronti del vostro insegnante? Quanto è importante il rispetto per voi? Quali sono gli elementi che vi portano a rispettare i vostri insegnanti? E quali sono quelli che vi portano a non farlo? Il rispetto è un sentimento che rivolgete al vostro insegnante in quanto tale, oppure viene in conseguenza alle sue qualità individuali? 
  • Come vi comportereste di fronte ad un’ingiustizia compiuta dal vostro professore su di voi? E verso un vostro compagno?

 

Dal film: Mona Lisa smile - Clip F-095  Inizio : 00:58:56 - Fine: 01:01:52

Contenuto :

Alla lezione sull’anticonformismo e su Vincent Van Gogh, studentessa Betty si presenta in ritardo con la scusa che, essendosi appena sposata, ha dovuto sistemare molte cose e mettere la scuola da parte. Si accende così un diverbio con la professoressa Watson sull’importanza della scuola.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Come reagisce la professoressa all’arrivo di Betty? Che tono utilizza? Cosa comunica il suo atteggiamento?
  • Avrebbe potuto reagire in maniera differente alle parole dell’alunna? La sua reazione cosa comporta?  Se non avesse reagito alla provocazione di Betty cosa sarebbe potuto accadere?
  • Se voi foste stati al posto della professoressa Watson, come vi sareste sentiti? Come avreste reagito?  Come avreste spiegato l’importanza della scuola e della sua frequenza? Sareste riusciti a mantenere la calma, o avreste colto la provocazione? Così facendo, come appare la professoressa a se stessa, a Betty e alle altre alunne?
  • Secondo il vostro punto di vista perché Betty si comporta così? Cosa potreste fare per raggiungere un dialogo costruttivo con lei?
  • Il disappunto che Katherine manifesta confrontandosi con Betty può essere la dimostrazione di quello che cerca di dire, ovvero che dimostrare le proprie emozioni significa essere autentici  verso se stessi e gli altri?
  • Vi è mai capitato di affrontare discussioni in classe di questo tipo? Come vi siete sentiti? Cosa è successo e perché? Quali sono state le conseguenze in termini di relazione educativa con l’alunno/a in questione e la classe?
  • Concordate con il comportamento dell’insegnante o modifichereste qualcosa? Perché? L’atteggiamento della professoressa Watson è coerente con ciò che voi definireste l’insegnante etico?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Guardando questa scena, ricordate se avete mai assistito ad un confronto di questo tipo?  Se sì, ne eravate spettatori o protagonisti? Come vi siete sentiti in quel momento? Che comportamento avete assunto? L’insegnante e la classe come hanno reagito? Avreste preferito una reazione diversa? Perché?
  • Se non avete mai assistito ad una scena di questo tipo, questa clip cosa vi suscita?
  • In questo caso specifico, credete che sarebbe stato utile se una delle compagne si fosse esposta, come ha fatto inizialmente Constance cercando di giustificare le assenze di Betty? Perché?
  • Nei panni di Betty, come avreste agito? Vi ritrovare nel suo comportamento? Cos’ha provato in quel momento secondo voi? Perché si è comportata così? Voleva sfidare la sua professoressa?
  • Vi è mai capitato di entrare in conflitto coi vostri docenti o di comportarvi come Betty? Cosa è successo? Che reazione ha avuto il vostro o la vostra insegnante? Come vi siete sentiti voi? Come ha reagito la classe? Come si è sentito/a, secondo voi, il vostro docente? Come si è risolto il conflitto? Come vi siete sentiti successivamente a quello?

Dal film: La brava moglie - Clip F-101  Inizio : 01:09:51 - Fine: 01:12:00

Contenuto :

La clip ritrae il confronto tra Pauline, direttrice ed insegnante della scuola, e Annie Fuchs, la ragazza che di notte fugge per vedersi con un ragazzo.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Durante il confronto, la professoressa è in difficoltà a causa delle parole di Annie che le dice, senza freni, quello che pensa realmente del suo futuro, in quanto donna, e della sua opinione sulla direttrice stessa. Secondo voi, è rintracciabile una forma di rispetto da parte dell’alunna per la figura di Pauline? O invece, malgrado i suoi sforzi, l’insegnante non è ancora riuscita a guadagnarsi la fiducia dell’alunna? A vostro avviso, esiste un margine di miglioramento? Cosa cambiereste e cosa conservereste?
  • L’atteggiamento dell’insegnante è “etico” rispetto a quello che è la sua figura? Cosa ne pensate dell’utilizzo della “manaccia di punizione” usato come deterrente? Che impiego ne fate durante la quotidianità scolastica?
  • Pauline vi sembra sincera nelle parole? O, al contrario, c’è discrepanza tra quello che dice e quello che fa: ad esempio, si può notare che, per quanto si professi contraria al cambiamento, indossa timidamente un paio di pantaloni. Cosa vi trasmette? Cosa sentite? Come vi comportereste al suo posto? Come gestireste la situazione con suora Marie-Thérèse? Vi è capitato di avere una relazione con un/a vostro/a collega simile alla loro?
  • Perché Annie Fuchs si comporta così? Perché dice quelle cose alla sua insegnante? Riuscireste a rimanere irremovibili come ha fatto Pauline o agireste in modo diverso? Perché?
  • Vi è mai successo di trovarvi in un confronto di questo tipo? In che modo ne siete usciti?
  • Voi ravvisate nella figura di Pauline i criteri che definiscono un docente “insegnante etico”? Perchè?

 

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Che tipo di relazione notate tra Annie Fuchs e l’insegnante? Cosa vi trasmette il loro incontro?
  • Vi è mai capitato di trovarvi in una situazione simile? Se sì, quali sono state le ragioni che vi hanno spinto a comportarvi in questo modo nei confronti di un vostro insegnante? Quali sono state le sue reazioni? E le conseguenze? Cosa avete provato? Vi sareste aspettati un atteggiamento differente? Se sì, quale?
  • Perché Annie si comporta così? Cosa sta provando e cosa vuole dimostrare a Pauline? Vi ritrovate in Annie e nelle sue parole, in seguito al verificarsi di determinati episodi successi nella vostra vita quotidiana? In una situazione simile, come vi sareste comportati?

Passi da Libro

Dal libro: Un ragazzo - Passo L-006   (Una nuova scuola per Marcus) - Da pag. 18 - a pag. 22

Contenuto :

La notte dopo il suo primo giorno di scuola Marcus si svegliò ogni mezz’ora o quasi. Se ne accorse dalle lancette luminose del suo orologio a forma di dinosauro: 22.41, 23.19, 23.55, 0.35, 0.55, 1.31… Non riusciva a crederci che sarebbe dovuto ritornare la mattina dopo e la mattina dopo ancora e la mattina dopo ancora e… be’, poi ci sarebbe stato il week-end, ma in un modo o nell’altro ogni mattina per il resto della sua vita, più o meno. Ogni volta che si svegliava il suo primo pensiero era che ci doveva essere un sistema per superare quell’orribile sensazione, o aggirarla, o anche conviverci; ogni volta che si era agitato per qualcosa in passato, di solito era sempre saltata fuori una qualche risposta, che di solito prevedeva di raccontare a sua mamma che cosa lo preoccupava. Ma questa volta non c’era niente che lei potesse fare. Non l’avrebbe trasferito in un’altra scuola, e comunque le cose non sarebbero cambiate granché. Lui sarebbe rimasto com’era, e questo, gli sembrava, era il problema di fondo.

Semplice: non era fatto per la scuola. Non per le medie, almeno. Tutto qui. E come facevi a spiegarlo? Potevi non essere adatto per alcune cose (sapeva già di non essere fatto per le feste, perché era troppo timido, o per i pantaloni larghi, perché aveva le gambe troppo corte) ma non essere fatto per la scuola era un problema grosso. Tutti andavano a scuola. Non c’era verso di evitarla. Sapeva che alcuni bambini studiavano a casa con i loro genitori, ma sua mamma non poteva farlo perché andava a lavorare. A meno che non la pagasse lui perché gli facesse da insegnante; ma non molto prima gli aveva detto di prendere trecentocinquanta sterline a settimana per il suo lavoro. Trecentocinquanta sterline a settimana! Dove avrebbe rimediato tutti quei soldi? Non certo consegnando giornali a domicilio. E a parte Macaulay Culkin non gli veniva in mente nessun altro che non andasse a scuola. Una volta avevano fatto vedere qualcosa su di lui alla tv, un sabato mattina, e dicevano che prendeva lezioni private in una specie di roulotte. Qualcosa del genere poteva anche andar bene, pensò. Più che bene, perché Macaulay Culkin probabilmente beccava trecentocinquanta sterline a settimana, forse anche di più, e questo voleva dire che se fosse stato Macaulay Culkin avrebbe potuto pagare sua mamma perché le lezioni gliele facesse lei. Ma essere Macaulay Culkin significava essere bravo a recitare, allora poteva anche scordarselo: in recitazione faceva veramente cagare perché odiava stare in piedi di fronte alla gente. Che era il motivo per cui odiava la scuola. Che era il motivo per cui voleva essere Macaulay Culkin. Che era il motivo per cui non sarebbe mai stato Macaulay Culkin neanche tra mille anni, figuriamoci tra qualche giorno. L’indomani sarebbe dovuto andare a scuola. 

Per tutta la notte i suoi pensieri furono come boomerang: un’idea sfrecciava via lontana, coprendo tutta la distanza fino a una roulotte a Hollywood e per un momento, quando si era allontanato il più possibile dalla scuola e dalla realtà, si sentiva abbastanza felice; poi l’idea cominciava il viaggio di ritorno, lo colpiva in testa e lo trascinava nello stesso identico posto da cui era partito. E il mattino continuava implacabile ad avvincinarsi.

A colazione rimase in silenzio. “Ti abituerai” disse sua mamma, probabilmente perché aveva l’aria triste, mentre mangiava i

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Portare esperienze personali di facilitazione della relazione docente-alunno in casi di emarginazione personale e sociale.

 

Dal libro: Precious - Passo L-007   (Precious non si fida della psicologa) - Da pag. 119 - a pag. 124

Contenuto :

Io e Miss Weiss nella stanza dei collocui. Mi fa qualè il mio primo ricordo di mami.

Huh?

“Qual è il primo ricordo che hai di tua madre?”

Settimana scorsa era papi papi. Sta settimana ce la su colla mami. Non gli dico niente.

“Precious?”

Non cela faccio ne a muovermi ne a parlare. Come in seconda elementare, sono parallizata. Sono stufa che questa tipa mi fa domande. E poi ho bisogno che qualcuno mi parla, ma non sta bagassa. Pero qua la stanza e bella, capito, finestrona grande panoramica mobilia verde scura di pelle quadri sul muro. Io sono su un divanone verde. Lei dietro la scrivania su una sedia girevole. Di fianco cià il suo archivio.

“Posso offrirti qualcosa?”

“Bibita.” Non dico aqua. Laqua me la piglio da me. Lei lo sa che non ho i soldi. Lunico modo per bere una bibita è se me la compra lei. Ce giù la macchina nella lavanderia. Cè il regolamento del Reinserimento – il personale non deve dare dei soldi ai clienti (diciamolo pure che certe di queste bagasse che fanno tanto le superiori una volta erano tossiche del crack).

“Che bibita?”

“Cherry Coke.”

Appena si chiude la porta mi alzo. Mi muovo veloce senza far rumore. Ma dentro ciò come una tortura lenta mi muovo come se mi muovevo nella colla. Nervosa, sento il mio sudore che puzza. Se adesso mi becca io mi rivolto e la sbatto col culo in terra sta pallida di merda. Il problema non e il crack ma i pallidi! dice Farrakhan. Dietro la sua scrivania cè un grosso archivio. Un cassetto A-J laltro cassetto K-Z. Jones, Jones (è un nome che cianno in tanti); P Jones niente, ahgià, ciavranno l’altro! Saro sotto Claireece Jones. Grande, eccolo lì. JONES, CLAIREECE P. e sotto il mio nome, il numero della sistenza, 015-11-9153. Io volo a siedermi sulla sedia grossa e verde, ficco il dosié nel mio zainetto. Quando Miss Weiss rientra mi stò asciugando il sudore della fronte. 

“Fa caldo qui dentro eh?”, fa lei.

“Esatto”, faccio. Mi da la coca. Le dico grazzie.

“Mentre ero assente ti è venuto in mente qualcosa?”

Faccio di no colla testa.

“Lo sai che puoi scrivere sul quaderno tra un colloquio e l’altro…”

“Io

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Discutere il possibile ruolo della scuola nell’inclusione e nel riscatto di giovani provenienti da situazioni di grave degrado socioeconomico e morale.

 

Dal libro: I turbamenti del giovane Törless - Passo L-008   (Lo strano interrogatorio di Törless) - Da pag. 174 - a pag. 179

Contenuto :

Il giorno dopo, quando gli allievi furono chiamati ad uno ad uno per essere interrogati, Törless era scomparso. 

Era stato visto per l’ultima volta la sera prima, chino su un quaderno che in apparenza stava leggendo.

Fu cercato in tutto l’edificio. Beineberg in segreto sgattaiolò a vedere se non era nel nascondiglio in soffitta.

Finalmente fu chiaro che era fuggito dall’istituto e vennero informate le autorità, con la raccomandazione di trattarlo benevolmente.

Intanto era incominciata l’inchiesta.

Reiting e Beineberg, credendo che Törless fosse fuggito per paura delle loro minacce, si sentirono in dovere di stornare da lui ogni sospetto e lo difesero vivacemente.

Gettarono ogni colpa su Basini e tutta la classe testimoniò come un sol uomo che Basini era un ladro e un indegno, che ai più benintenzionati tentativi di correggerlo aveva risposto solo con nuove ricadute. Reiting solennemente dichiarò che lui e Beineberg capivano di aver sbagliato, ma che avevano agito solo per compassione, per non lasciare che un compagno fosse deferito ai superiori per il castigo prima di aver esaurito tutti i mezzi di benevola correzione. E di nuovo tutta la classe giurò che i maltrattamenti a Basini erano stati un’esplosione spontanea perché costui aveva risposto con la peggiore e più volgare ironia ai nobili sentimenti di coloro che intendevano risparmiarlo.

In breve fu una commedia ben architettata, messa in scena con molta abilità da Reiting, in cui vennero fatti risonare tutti gli accenti moralistici atti ad accarezzare gli orecchi degli insegnanti.

Basini conservò sempre un silenzio ostinato. Era ancora paralizzato dal terrore per i fatti di due giorni prima, e la solitudine in cui era confinato, insieme con il tranquillo, obiettivo andamento delle indagini era già per lui una liberazione. Desiderava soltanto che tutto finisse al più presto. D’altronde Reiting e Beineberg non avevano mancato di minacciargli la più atroce vendetta se avesse osato comunque accusarli.

Poi Törless fu riportato all’istituto. L’avevano ritrovato nella città vicina, affamato e stanco morto. 

Ora la sua fuga sembrava l’unico punto oscuro di tutta la faccenda. Ma la situazione gli era favorevole. Beineberg e Reiting avevano preparato bene il terreno, parlando del nervosismo da lui dimostrato negli ultimi tempi, della sensibilità morale per cui considerava un delitto il non aver subito denunziato i fatti pur conoscendoli fin da principio, ed era convinto di esser diventato così parzialmente responsabile della catastrofe. 

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Riflettere su come si manifestano i rapporti di forza, per lo più impliciti, nella scuola di oggi fra docenti e alunni, e fra alunni di diversa estrazione sociale.

 

Dal libro: La classe - Passo L-009   (Dianka la strafottente) - Da pag. 33 - a pag. 35

Contenuto :

Dianka rideva di chissà cosa con Fortunée, che aveva un ginocchio che spuntava dal banco e “Life Style” sulla canottiera. Al mio primo richiamo ha fatto la sorda. Allora ho alzato la voce.

- Mettiti composta, ho detto.

Ha eseguito fiaccamente.

- Più composta.

Si è irrigidita ironicamente.

- Sentiamo.

- Cosa?

- Sentiamo, ho detto.

Passava più tempo a fingere che a non capire. Ogni secondo era un mattone che la murava nel suo stesso gioco. La sua compagna ha sussurrato qualcosa che l’ha fatta sorridere.

- Ok, verrai da me alla fine dell’ora. Amar, frase 5, sentiamo.

- I cammelli bevono poca acqua.

- Allora, che tipo di presente è?

- Verità generale.

- Sì, è una verità generale perché non la si può contestare. 

Khoumba non ha alzato la mano, perline rosse in fondo alle treccine.

- Prof, ci sono dei cammelli che bevono.

- Sì, ma poco.

- Più degli uomini.

- Soltanto in proporzione.

- Quindi non è una verità generale. 

- Invece sì.

- Lei ha detto che quando non si è d’accordo non è una verità generale, e be’ io non sono d’accordo.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Discutere su possibilità e limiti di correzioni verbali molto forti.

 

Videogames

Videogame: Bully - Scholarship edition  G-006

Presentazione :

In Bully il giocatore è chiamato a impersonare il quindicenne Jimmy Hopkins, un ragazzo turbolento, scaricato dalla madre e dal patrigno di turno in quel della Bullworth Academy, un collegio per minorenni dove l’insegnamento va di pari passo con la repressione e i soprusi del corpo docente, capeggiato dall’odioso preside Crabblesnitch. Scopo primario del gioco, quello di ambientarsi nella scuola e, nel corso del dipanarsi di una trama suddivisa in vari capitoli, riuscire a cavarsela in diverse situazioni ed affrontare i vari bulli presenti nel collegio, compagni di classe prepotenti e insegnanti violenti fino a diventare padroni dell’istituto e godersi le meritate vacanze.

La struttura di gioco ricalca quella dei titoli “free roaming”, tipici di Rockstar Games, in cui al videogiocatore è concessa un’incredibile libertà di movimento all’interno della vasta area di gioco, che però nel caso di Bully è strettamente condizionata dallo scorrere del tempo.

Durante le scorribande di Jimmy Hopkins, scorre un orologio su schermo in cui è mostrato lo scorrere delle ore, nel corso delle quali il giocatore deve ottemperare alla routine scolastica: dunque, ogni giorno sarà necessario andare a lezione, una la mattina ed una il pomeriggio, al termine delle quali verranno ottenute nuove abilità o oggetti speciali, qualora il risultato conseguito sia degno di nota.

Ogni corso spazia dalla matematica alla geografia, dalle lettere all'educazione fisica, ed è costituito da un diverso mini-gioco, che mette alla prova la specifica conoscenza del videogiocatore in quella determinata materia. Nel caso in cui il giocatore decidesse di non frequentare le lezioni, vi sarà l’intervento di un bidello o un poliziotto che riporterà in classe Jimmy; la notte poi vigerà il coprifuoco, con la presenza di agenti pronti ad inseguirci qualora si decidesse di lasciare il dormitorio.

Sebbene sia stato denunciato ed additato di essere un gioco che istiga alla violenza, è doveroso evidenziare come Jimmy, in varie occasioni, intervenga difendendo gli studenti più deboli dai soprusi dei bulli del collegio; altro aspetto fondamentale che contraddistingue il gioco di casa Rockstar è costituito dal premiare il rispetto dell’orario scolastico. A fare da sfondo alla storia di Jimmy, vi è una sottile ma pungente critica alla società americana che prende le sembianze di un collegio di alto livello, mostrando la realtà di soprusi verso i più poveri ed i più deboli; Jimmy, scalando le gerarchie sociali, diventava un difensore dei più deboli e maltrattati: infatti, basti pensare che l’unica categoria con cui il protagonista si coalizza è quella dei nerd, notoriamente la più emarginata.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

La storia di Jimmy è raccontata attraverso gli occhi di Rockstar che, con la solita verve, riesce a rappresentare un mondo di gioco volutamente stereotipato e caricaturale in grado di prendere in giro tanto i luoghi comuni quanto il videogiocatore stesso. Contrariamente a quanto ritenuto da molti, si tratta di una sorta di opera di denuncia che se venisse letta con un minimo di senso critico dagli insegnanti, non vuole assolutamente istigare alla violenza quanto, piuttosto, far riflettere sul fenomeno del bullismo.

 

Prima dell’utilizzo del video game è preferibile una migliore conoscenza del videogioco:

  • l’insegnante, prima di decidere se proporlo agli studenti, dovrebbe fare un’esperienza di gioco, in modo da capirne le meccaniche e la struttura e farsi un’idea di come adattarle ad un eventuale laboratorio scolastico;
  • informarsi leggendo le varie recensioni sulle riviste specializzate;
  • guardare i vari game play proposti su Youtube in modo da avere dei parametri di confronto rispetto a quanto appreso nella sua esperienza.

 

Spunti di riflessione generali da proporre agli insegnanti:

  • dato l’ampio uso che i giovani fanno dei video game, gli insegnanti ritengono di avere le conoscenze sufficienti per un adeguato utilizzo a scopi didattici?
  • quali sono i giochi maggiormente diffusi tra gli studenti e quali sono le caratteristiche maggiormente apprezzate?
  • in classe è mai stato aperto un dibattito riguardante il mondo dei video game?
  • tra le varie proposte del mercato, quali esperienze videoludiche si addicono maggiormente ad un percorso di formazione morale?

 

Spunti di riflessione sulle tematiche proposte dal videogame:

  • in che modo il gioco di Rockstar può esser utile nell’insegnamento dell’educazione morale?
  • si ritiene che possa insegnare il rispetto delle norme che vigono negli istituti scolastici?
  • come proporre in classe la cooperazione tra pari?
  • come arginare il rischio che il messaggio proposto dalla storia di Jimmy possa esser travisato e incitare al bullismo?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

In Bully il giocatore è chiamato a impersonare il quindicenne Jimmy Hopkins, un ragazzo turbolento, scaricato dalla madre e dal patrigno di turno in quel della Bullworth Academy, un collegio per minorenni dove l’insegnamento va di pari passo con la repressione e i soprusi del corpo docente, capeggiato dall’odioso preside Crabblesnitch. Scopo primario del gioco, quello di ambientarsi nella scuola e, nel corso del dipanarsi di una trama suddivisa in vari capitoli, riuscire a cavarsela in diverse situazioni ed affrontare i vari bulli presenti nel collegio, compagni di classe prepotenti e insegnanti violenti fino a diventare padroni dell’istituto e godersi le meritate vacanze.

La struttura di gioco ricalca quella dei titoli “free roaming”, tipici di Rockstar Games, in cui al videogiocatore è concessa un’incredibile libertà di movimento all’interno della vasta area di gioco, che però nel caso di Bully è strettamente condizionata dallo scorrere del tempo.

Durante le scorribande di Jimmy Hopkins, scorre un orologio su schermo in cui è mostrato lo scorrere delle ore, nel corso delle quali il giocatore deve ottemperare alla routine scolastica: dunque, ogni giorno sarà necessario andare a lezione, una la mattina ed una il pomeriggio, al termine delle quali verranno ottenute nuove abilità o oggetti speciali, qualora il risultato conseguito sia degno di nota.

Ogni corso spazia dalla matematica alla geografia, dalle lettere all'educazione fisica, ed è costituito da un diverso mini-gioco, che mette alla prova la specifica conoscenza del videogiocatore in quella determinata materia. Nel caso in cui il giocatore decidesse di non frequentare le lezioni, vi sarà l’intervento di un bidello o un poliziotto che riporterà in classe Jimmy; la notte poi vigerà il coprifuoco, con la presenza di agenti pronti ad inseguirci qualora si decidesse di lasciare il dormitorio.

Sebbene sia stato denunciato ed additato di essere un gioco che istiga alla violenza, è doveroso evidenziare come Jimmy, in varie occasioni, intervenga difendendo gli studenti più deboli dai soprusi dei bulli del collegio; altro aspetto fondamentale che contraddistingue il gioco di casa Rockstar è costituito dal premiare il rispetto dell’orario scolastico. A fare da sfondo alla storia di Jimmy, vi è una sottile ma pungente critica alla società americana che prende le sembianze di un collegio di alto livello, mostrando la realtà di soprusi verso i più poveri ed i più deboli; Jimmy, scalando le gerarchie sociali, diventava un difensore dei più deboli e maltrattati: infatti, basti pensare che l’unica categoria con cui il protagonista si coalizza è quella dei nerd, notoriamente la più emarginata.