Scheda completa del libro : Un ragazzo
Anno : 1998
Autore : Nick Hornby
Casa editrice : Guanda
Presentazione del libro :
Anni Novanta. Will è un single londinese modaiolo ed egoista, più vicino ai 40 che ai 30; Marcus il figlio preadolescente della sua nuova amante, timido, introverso e perennemente a disagio a scuola, con i coetanei, con la cultura giovanile contemporanea. Il contatto fra i due, in un primo tempo forzato e difficile, si trasforma rapidamente in un rapporto di stima e fiducia reciproca che fa maturare entrambi.
Titolo del passo : Una nuova scuola per Marcus
Testo integrale del passo letterario suggerito :
La notte dopo il suo primo giorno di scuola Marcus si svegliò ogni mezz’ora o quasi. Se ne accorse dalle lancette luminose del suo orologio a forma di dinosauro: 22.41, 23.19, 23.55, 0.35, 0.55, 1.31… Non riusciva a crederci che sarebbe dovuto ritornare la mattina dopo e la mattina dopo ancora e la mattina dopo ancora e… be’, poi ci sarebbe stato il week-end, ma in un modo o nell’altro ogni mattina per il resto della sua vita, più o meno. Ogni volta che si svegliava il suo primo pensiero era che ci doveva essere un sistema per superare quell’orribile sensazione, o aggirarla, o anche conviverci; ogni volta che si era agitato per qualcosa in passato, di solito era sempre saltata fuori una qualche risposta, che di solito prevedeva di raccontare a sua mamma che cosa lo preoccupava. Ma questa volta non c’era niente che lei potesse fare. Non l’avrebbe trasferito in un’altra scuola, e comunque le cose non sarebbero cambiate granché. Lui sarebbe rimasto com’era, e questo, gli sembrava, era il problema di fondo.
Semplice: non era fatto per la scuola. Non per le medie, almeno. Tutto qui. E come facevi a spiegarlo? Potevi non essere adatto per alcune cose (sapeva già di non essere fatto per le feste, perché era troppo timido, o per i pantaloni larghi, perché aveva le gambe troppo corte) ma non essere fatto per la scuola era un problema grosso. Tutti andavano a scuola. Non c’era verso di evitarla. Sapeva che alcuni bambini studiavano a casa con i loro genitori, ma sua mamma non poteva farlo perché andava a lavorare. A meno che non la pagasse lui perché gli facesse da insegnante; ma non molto prima gli aveva detto di prendere trecentocinquanta sterline a settimana per il suo lavoro. Trecentocinquanta sterline a settimana! Dove avrebbe rimediato tutti quei soldi? Non certo consegnando giornali a domicilio. E a parte Macaulay Culkin non gli veniva in mente nessun altro che non andasse a scuola. Una volta avevano fatto vedere qualcosa su di lui alla tv, un sabato mattina, e dicevano che prendeva lezioni private in una specie di roulotte. Qualcosa del genere poteva anche andar bene, pensò. Più che bene, perché Macaulay Culkin probabilmente beccava trecentocinquanta sterline a settimana, forse anche di più, e questo voleva dire che se fosse stato Macaulay Culkin avrebbe potuto pagare sua mamma perché le lezioni gliele facesse lei. Ma essere Macaulay Culkin significava essere bravo a recitare, allora poteva anche scordarselo: in recitazione faceva veramente cagare perché odiava stare in piedi di fronte alla gente. Che era il motivo per cui odiava la scuola. Che era il motivo per cui voleva essere Macaulay Culkin. Che era il motivo per cui non sarebbe mai stato Macaulay Culkin neanche tra mille anni, figuriamoci tra qualche giorno. L’indomani sarebbe dovuto andare a scuola.
Per tutta la notte i suoi pensieri furono come boomerang: un’idea sfrecciava via lontana, coprendo tutta la distanza fino a una roulotte a Hollywood e per un momento, quando si era allontanato il più possibile dalla scuola e dalla realtà, si sentiva abbastanza felice; poi l’idea cominciava il viaggio di ritorno, lo colpiva in testa e lo trascinava nello stesso identico posto da cui era partito. E il mattino continuava implacabile ad avvincinarsi.
A colazione rimase in silenzio. “Ti abituerai” disse sua mamma, probabilmente perché aveva l’aria triste, mentre mangiava i
Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :
Portare esperienze personali di facilitazione della relazione docente-alunno in casi di emarginazione personale e sociale.
Tematiche trattate
Relazione educativa insegnante-alunno
Educazione emotiva
Conflitti tra insegnante e alunni
Trasmissione informale di valori, comportamenti e virtù
Modelli assunti dai ragazzi fuori dalla scuola
Situazioni trasgressive, devianti e di espressione di disagio
Bullismo
Emarginazione sociale
Situazioni di etica scolastica
Relazione tra insegnante e studente
Competenza sociale dell'insegnante