Educazione morale scolastica
Repertorio materiali didattici

Materiali didattici

Materiali didattici relativi alla tematica:
Competenza sociale dell'insegnante

Clip da Film

Dal film: L'attimo fuggente - Clip F-016  Inizio : 00:10:25 - Fine: 00:58:59

Contenuto :

La serie di clip (i cui minutaggi esatti sono indicati qui sotto) mostra alcuni dei passaggi più noti della prima parte del film.

Il professor Keating conquista, pian piano, la sua classe, introducendola, non solo alla conoscenza della poesia, ma anche in un gioco sempre più coinvolgente di relazioni, emozioni, aspirazioni, di cui lui è il protagonista istrionico. Non è un caso che, nella scena finale qui indicata, egli venga portato in trionfo dai suoi studenti sulle note dell'Inno alla gioia di Beethoven. Ogni sequenza, però, merita una visione attenta.

ATTENZIONE

Il minutaggio indicato comprende scene intermedie che, in sede di formazione, si può evitare di mostrare. Si consiglia di proiettare i quattro seguenti spezzoni l'uno dopo l'altro:

  • da 0:10:25 a 0:17:00
  • da 0:21:01 a 0:26:48
  • da 0:41:24 a 0:44:46
  • da 0:53:40 a 0:58:59

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

La chiave di lettura che vogliamo suggerire è quella della seduzione dentro la relazione educativa, e per di più narrata in modo molto seducente da un film di sicura attrattività. Le questioni che la clip solleva, però, sono tutt'altro che banali e meritano una decostruzione attenta:

  • quali strategie usa (anche inconsapevolmente) il prof. Keating per "attirare a sè" i suoi studenti? Quali parole, gesti, sguardi, tecniche didattiche, rotture di setting?
  • come reagiscono gli studenti?
  • in quali momenti si percepisce un travalicare dei limiti?
  • a cosa serve la seduzione durante l'azione educativo-didattica? E' utile? E' lecita? Fino a che punto?

 

Dal film: Diario di un maestro - Clip F-005  Inizio : 00:31:08 - Fine: 00:37:28

Contenuto :

La clip è tratta dalla prima puntata dello sceneggiato.

In questa prima puntata, il maestro, appena giunto come supplente nella scuola che gli è stata assegnata dal Provveditorato, cerca di analizzare il contesto in cui si trova, visto il forte indice di assenze registrate dagli scolari. Il maestro sollecita la vicepreside a prendere in considerazione questo fenomeno, ma lei risponde che sono già state prese delle misure preventive inviando delle lettere a casa alle famiglie per informarle delle assenze dei figli. Il maestro si trova in disaccordo con questo metodo poiché ritiene che "un semplice foglio di carta" non basti per convincere i ragazzi a venire a scuola e, così, decide di cercare personalmente gli alunni nel quartiere, per comprendere le motivazioni della mancata frequenza scolastica. In questo modo, il maestro D'Angelo scopre una situazione sociale particolarmente difficile.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Mentre gira per la borgata alla ricerca degli alunni, il maestro si rende conto delle condizioni di arretratezza, di degrado sociale e di povertà in cui la maggior parte di loro vive. Ciò lo aiuta a capire che il problema dell’inserimento precoce dei ragazzi nel mondo del lavoro sorge anche a seguito delle necessità economiche. Ritiene essenziale, quindi, parlare con le famiglie per sottolineare l’importanza dell’istruzione per il futuro dei loro figli anche se, in alcuni casi, la questione appare molto delicata.

Al giorno d’oggi, è ancora pensabile che un insegnante vada personalmente a cercare i suoi alunni casa per casa? Un'azione di questo tipo, fa o non fa parte dei suoi compiti? Quali alternative avrebbe potuto avere il maestro del film? E quali può avere un insegnante di oggi per tentare di convincere i suoi alunni a tornare a scuola?

Nel momento in cui i ragazzi abbandonano le mura scolastiche, spesso risulta difficile mettere in pratica interventi concreti. Quali azioni può mettere in atto l’insegnante per prevenire il fenomeno del drop out?

È corretto tentare di stabilire un legame con gli studenti anche fuori dalle mura scolastiche per incentivare pratiche inclusive? O si rischierebbe, dopo, di perdere il ruolo tipico del docente?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

Questa clip può far riflettere i preadolescenti sulle condizioni di vita e di scolarità dei loro coetanei.

A seconda del contesto in cui ci si trova, si può far riflettere gli allievi sul fatto che ancor oggi, e non lontano da noi, ci sono bambini che non vanno a scuola e che, spesso non percepiscono nemmeno la sua mancanza nella loro crescita. Oppure, in contesti dove il fenomeno dell'abbandono è ben conosciuto dai ragazzi, si può riflettere sulle sue cause e le sue conseguenze, sulle responsabilità sociali che si hanno (solo dei genitori?) e su possibili soluzioni al problema; il tutto, cercando di evitare un tono moralistico di condanna dei bambini che lasciano la scuola e delle loro famiglie.

Qualche pagina della Lettera a una professoressa della Scuola di Barbiana (1967), può forse essere un utile complemento alla visione di questa clip: per es., i parr. "Nati diversi?" e "Toccava a voi".

Dal film: Essere e avere - Clip F-013  Inizio : 00:28:58 - Fine: 00:34:05

Contenuto :

Olivier e Julien, due dei ragazzini più grandi, non vanno d'accordo e, da qualche giorno, continuano a litigare e azzuffarsi.

Nella clip, vediamo il maestro prenderli in disparte e parlare a lungo con loro, in un dialogo intenso e delicato. Egli cerca di far loro comprendere i motivi, più o meno coscienti, del dissidio e di mediare tra i due affinchè possano riconciliarsi.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Non c'è un solo modo per intervenire quando due alunni litigano, ma qui vediamo il metodo utilizzato dal maestro Georges, lontanissimo dall'usuale sgridata.

  • Qual è la sua strategia? Quali azioni mette in atto? Dove? Quali parole usa? Quali toni?
  • "Puoi dirglielo, davanti a me puoi dirglielo": perchè questa frase? A cosa serve, se lo scopo è la mediazione tra i due bambini?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

A tutti è successo di litigare fra compagni di classe.

  • Quali sono state le ragioni? Anche a voi è capitato che, al di là di qualche motivo scatenante, ci fossero ragioni più profonde che generavano un'antipatia nei confronti del compagno/a?
  • Quanto è facile, per voi, riconciliarvi? Avete una strategia particolare per farlo?
  • Secondo te, l'intervento del maestro è stato utile? Ti piacerebbe avere un insegnante che interviene così dopo che tu hai litigato?
  • E se un insegnante così non ce l'hai, la clip ti può suggerire qualcosa che potresti fare anche tu da solo?

Dal film: Les Choristes - I ragazzi del coro - Clip F-054  Inizio : 00:11:40 - Fine: 00:16:19

Contenuto :

In seguito all’episodio avvenuto, Clément Mathieu, durante la sua prima lezione, tenta di scoprire l’artefice del gesto perpetrato contro il magazziniere; individuato il colpevole, decide di condurlo dal direttore ma, una volta scoperte le punizioni eseguite da quest’ultimo sugli allievi, decide di offrire un nuovo modello educativo e propone un’altra forma di sanzione, riparativa, rieducativa. Muove, così, i primi passi nella costruzione di una nuova relazione educativa, che si fonda su rispetto e fiducia.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Clément Mathieu, discostandosi dalla norma “azione – reazione” che regola il contesto, compie una scelta (etica) che si allontana profondamente dalle pratiche comuni all’istituzione. Vi siete mai trovati in questa situazione? Vi è mai capitato di dover compiere scelte che si scostassero dal contesto di riferimento? Se sì, come vi siete sentiti o come vi sentireste? Avete percepito solitudine?
  • Senza dubbio siamo di fronte ad una “sanzione” alternativa messa in campo da Mathieu. Infatti, invece di punire il ragazzo per la trasgressione compiuta, il sorvegliante decide di impiegarlo in una forma di giustizia riparativa, che prevede il coinvolgimento dell’alunno in un’attività educativa correlata all’azione compiuta. Condividete la scelta di Mathieu? O, al contrario, di fronte ad una trasgressione così grave, sarebbe prevalsa la rabbia e conseguentemente un’azione punitiva?
  • La forma di sanzione proposta da Clément Mathieu si contraddistingue per essere riparativa, rieducativa. Trovate che tale azione generi percezioni differenti all’interno della classe? Credete che proporre modelli educativi differenti rispetto a quelli vigenti, generi confusione negli alunni? Pensate che l’insegnante sia un modello? Credete che il tipo di intervento scelto possa essere effettuato in presenza di tutta la classe o ritenete sia maggiormente proficuo comunicarlo esclusivamente all’alunno coinvolto?
  • Clément Mathieu si dimostra essere una voce fuori dal coro; supponendo che questo per voi rappresenti un problema, come lo affrontereste?
  • Suggerireste altre forme di “sanzione” alternative per questo tipo di situazione?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Cosa ne pensate delle sanzioni alternative? Dal vostro punto di vista, possono servire maggiormente o pensate che non siano particolarmente efficaci?
  • Dal vostro punto di vista, cosa avrebbe dovuto fare Mathieu di fronte a questo comportamento?
  • Secondo voi è più efficace un intervento come quello proposto da Mathieu, quindi basato maggiormente su rispetto e fiducia, o un intervento punitivo più rigido?

Dal film: Mona Lisa smile - Clip F-094  Inizio : 00:32:50 - Fine: 00:36:00

Contenuto :

La professoressa Watson si confronta con Joan, a seguito del giudizio ottenuto in un compito in classe. La studentessa, infatti, ha riportato nel proprio compito il pensiero di un artista noto, ma non la sua opinione, ottenendo soltanto la sufficienza. 

In seguito, leggendo il fascicolo riguardante Joan, la professoressa scopre che la ragazza nutre il desiderio di iscriversi a giurisprudenza ma, consapevole di essere destinata al matrimonio e alla maternità, è rassegnata all'idea di dover abbandonare i suoi progetti. Alcuni giorni dopo, durante un secondo compito in classe, la professoressa procura a Joan di nascosto la domanda di ammissione per l'Università di Yale.

ATTENZIONE

Il minutaggio indicato comprende scene intermedie che, in sede di formazione, si può evitare di mostrare. Si consiglia di proiettare i tre seguenti spezzoni l'uno dopo l'altro:

  • da 0:32:50 a 0:34:30
  • da 0:35:26 a 0:36:00

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • La studentessa vuole un chiarimento circa l'esito del suo compito in classe, in quanto ritiene di aver svolto un buon compito, rispetto al voto conseguito. Watson dà quindi una seconda possibililità a Joan. Cosa la spinge a farlo? Come insegnanti avreste fatto lo stesso? È corretto nei confronti delle compagne? Come descrivereste l'atteggiamento della professoressa? L'atteggiamento della professoressa nei riguardi di Joan cambia dopo aver letto il suo fascicolo e dopo il confronto avvenuto, nel quale la ragazza esprime le sue perplessità sul proseguire gli studi? Sembra giudicare la posizione di Joan? Voi come vi sareste comportati? La professoressa sembra alternare uno stile educativo più accomodante ad uno maggiormente di sfida: quale, a vostro avviso, risulta più funzionale al raggiungimento dell'obiettivo educativo? Lo stile prescelto che cosa susciterebbe nella persona che si ha di fronte?
  • La relazione educativa tra Joan e la professoressa è appena agli inizi e l'insegnante esorta l'alunna a continuare gli studi nonostante il matrimonio. Fareste lo stesso? Rientra nel ruolo del docente dare questi suggerimenti o sarebbe più opportuno lasciare piena libertà ai propri studenti? Consegnereste ad un vostro studente la domanda di ammissione per un'università?
  • Pur essendo consapevole del gesto "forte" che sta compiendo, Katherine non esita, perchè? Cosa la spinge a farlo? L'insegnante agisce in segno di "rivolta" alla società o di vero e proprio interesse nei confronti della ragazza?
  • Vi sono capitate situazioni simili? Avete mai assistito alla rinuncia, da parte di una studentessa, ad iscriversi a un liceo scientifico o un istituto tecnico in quanto donna? Come avete reagito? Qual è stato l'esito? Adesso vi comportereste nello stesso modo?
  • Concordate con il comportamento di Watson o modifichereste qualcosa? Il suo atteggiamento appartiene all'insegnante etico?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Vi piacerebbe avere un confronto così aperto con i vostri professori in classe? Avere un confronto così diretto tra studenti e insegnati cosa comporterebbe?
  • Vi è mai capitato che un vostro insegnante vi spiegasse l'obiettivo educativo-formativo del compito svolto e vi desse la possibilità di svolgerlo nuovamente? Nel caso, lo apprezzereste? Perchè sì? Perchè no?
  • Con che atteggiamento si presenta Joan al colloquio? Un approccio diverso avrebbe potuto cambiare qualcosa? Dopo questo scambio di idee, Joan come si sente? Cosa prova? Come vi sareste sentiti voi?
  • Nella scuola in cui siete, conoscete un insegnante col quale potreste avere un confronto senza temere di essere giudicati? Vi sentite ascoltati? Vi sentite liberi di esprimervi? Perchè sì? Perchè no? È qualcosa che desiderereste? Perchè sì? Perchè no?
  • Vi è mai capitato di avere un momento di sconforto per cui avreste preferito fare determinate scelte ma, condizionati dal genere di appartenenza e dalle persone attorno a voi, ne avete fatte altre? In quei momenti, avete chiesto aiuto ad un vostro professore? Se sì, a quali esiti vi ha portato? In caso contrario, perchè non lo avete fatto? Oggi, cambiereste il modo in cui avete affrontato quel momento? A distanza di tempo, credete che avrebbe potuto esservi stato utile un confronto con un vostro docente?

Dal film: Mona Lisa smile - Clip F-095  Inizio : 00:58:56 - Fine: 01:01:52

Contenuto :

Alla lezione sull’anticonformismo e su Vincent Van Gogh, studentessa Betty si presenta in ritardo con la scusa che, essendosi appena sposata, ha dovuto sistemare molte cose e mettere la scuola da parte. Si accende così un diverbio con la professoressa Watson sull’importanza della scuola.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Come reagisce la professoressa all’arrivo di Betty? Che tono utilizza? Cosa comunica il suo atteggiamento?
  • Avrebbe potuto reagire in maniera differente alle parole dell’alunna? La sua reazione cosa comporta?  Se non avesse reagito alla provocazione di Betty cosa sarebbe potuto accadere?
  • Se voi foste stati al posto della professoressa Watson, come vi sareste sentiti? Come avreste reagito?  Come avreste spiegato l’importanza della scuola e della sua frequenza? Sareste riusciti a mantenere la calma, o avreste colto la provocazione? Così facendo, come appare la professoressa a se stessa, a Betty e alle altre alunne?
  • Secondo il vostro punto di vista perché Betty si comporta così? Cosa potreste fare per raggiungere un dialogo costruttivo con lei?
  • Il disappunto che Katherine manifesta confrontandosi con Betty può essere la dimostrazione di quello che cerca di dire, ovvero che dimostrare le proprie emozioni significa essere autentici  verso se stessi e gli altri?
  • Vi è mai capitato di affrontare discussioni in classe di questo tipo? Come vi siete sentiti? Cosa è successo e perché? Quali sono state le conseguenze in termini di relazione educativa con l’alunno/a in questione e la classe?
  • Concordate con il comportamento dell’insegnante o modifichereste qualcosa? Perché? L’atteggiamento della professoressa Watson è coerente con ciò che voi definireste l’insegnante etico?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Guardando questa scena, ricordate se avete mai assistito ad un confronto di questo tipo?  Se sì, ne eravate spettatori o protagonisti? Come vi siete sentiti in quel momento? Che comportamento avete assunto? L’insegnante e la classe come hanno reagito? Avreste preferito una reazione diversa? Perché?
  • Se non avete mai assistito ad una scena di questo tipo, questa clip cosa vi suscita?
  • In questo caso specifico, credete che sarebbe stato utile se una delle compagne si fosse esposta, come ha fatto inizialmente Constance cercando di giustificare le assenze di Betty? Perché?
  • Nei panni di Betty, come avreste agito? Vi ritrovare nel suo comportamento? Cos’ha provato in quel momento secondo voi? Perché si è comportata così? Voleva sfidare la sua professoressa?
  • Vi è mai capitato di entrare in conflitto coi vostri docenti o di comportarvi come Betty? Cosa è successo? Che reazione ha avuto il vostro o la vostra insegnante? Come vi siete sentiti voi? Come ha reagito la classe? Come si è sentito/a, secondo voi, il vostro docente? Come si è risolto il conflitto? Come vi siete sentiti successivamente a quello?

Dal film: La brava moglie - Clip F-102  Inizio : 01:26:42 - Fine: 01:28:39

Contenuto :

Dopo il tentato suicidio di Yvette Ziegler, una ragazza della scuola che voleva evitare un matrimonio combinato, Pauline si confronta con suora Marie-Thérèse e con la cognata Gilberte, poiché si rende conto delle trasformazioni che la società e la cultura stanno vivendo. Decide, dunque, di trasmettere alle proprie studentesse il messaggio che la realizzazione personale non coincide, necessariamente, con il matrimonio. Ormai i tempi sono cambiati e non vuole più far credere alle sue alunne che saranno per sempre felici solo se e quando si saranno trovate un marito.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Da questa scena si evince come l’insegnante sia un professionista in continua evoluzione. Ravvisate nella docente i tratti che – vostro avviso – contraddistinguono l’insegnante etico? Perché?
  • Come reagireste se vi rendeste conto di aver spinto i vostri alunni a comportarsi in un modo coerente con il quadro culturale della vostra società, ma in netto contrasto con i valori relativi alla libertà individuale e alla realizzazione della persona? Come reputate la reazione di Pauline? Avreste reagito in modo diverso? Cosa fareste per trovare una soluzione?
  • La professoressa ritiene che molti problemi non sarebbero sorti se non avesse spinto le sue studentesse alla ricerca dell’“essere mogli perfette”; inoltre, nella sua percezione, Yvette non avrebbe tentato il suicidio, se avesse pensato che la sua vita non si limitasse al matrimonio. Ritenete che sia stata una responsabilità l’evoluzione degli eventi accaduti?
  • Vi è mai capitato di trovarvi in una situazione simile? Come vi siete comportati? Come vi siete sentiti?

 

Dal film: La brava moglie - Clip F-103  Inizio : 00:05:06 - Fine: 01:41:04

Contenuto :

Confronto tra i pilastri, intesi come i principi basilari dell'istituto di econosmia che vengono illustrati alle ragazze appena arrivate a scuola, e i pilistri "aggiornati" dopo le rivolte di Nanterre del '68.

ATTENZIONE

Il minutaggio indicato comprende scene intermedie che, in sede di formazione, si può evitare di mostrare. Si consiglia di proiettare i tre seguenti spezzoni l'uno dopo l'altro:

  • da 0:05:06 a 0:08:37
  • da 1:37:14 a 1:41:04

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Come si è evoluta la figura dell’insegnante? È riuscita a costruire un rapporto di rispetto con le sue allieve? Ravvisate nella figura di Pauline i tratti dell’insegnante etico? Perchè?
  • In questo caso Pauline è riuscita a trasmettere l’educazione al genere alle giovani donne della sua scuola attraverso a riscrittura dei sette pilastri base dell’istituto? Voi investireste parte della progettazione didattico-educativa, se vi venisse chiesto dagli studenti, per parlare di questo tema? E se non vi venisse chiesto? Come valutereste questo tempo dedicato all’educazione al genere? Dareste magari più spazio ad altre tematiche di maggior rilievo? Se sì, quali ritenete più urgenti?
  • I valori trasmessi infine da Pauline sono coerenti con il suo comportamento? Modifichereste qualcosa? Perché?

 

Passi da Libro

Dal libro: Un ragazzo - Passo L-006   (Una nuova scuola per Marcus) - Da pag. 18 - a pag. 22

Contenuto :

La notte dopo il suo primo giorno di scuola Marcus si svegliò ogni mezz’ora o quasi. Se ne accorse dalle lancette luminose del suo orologio a forma di dinosauro: 22.41, 23.19, 23.55, 0.35, 0.55, 1.31… Non riusciva a crederci che sarebbe dovuto ritornare la mattina dopo e la mattina dopo ancora e la mattina dopo ancora e… be’, poi ci sarebbe stato il week-end, ma in un modo o nell’altro ogni mattina per il resto della sua vita, più o meno. Ogni volta che si svegliava il suo primo pensiero era che ci doveva essere un sistema per superare quell’orribile sensazione, o aggirarla, o anche conviverci; ogni volta che si era agitato per qualcosa in passato, di solito era sempre saltata fuori una qualche risposta, che di solito prevedeva di raccontare a sua mamma che cosa lo preoccupava. Ma questa volta non c’era niente che lei potesse fare. Non l’avrebbe trasferito in un’altra scuola, e comunque le cose non sarebbero cambiate granché. Lui sarebbe rimasto com’era, e questo, gli sembrava, era il problema di fondo.

Semplice: non era fatto per la scuola. Non per le medie, almeno. Tutto qui. E come facevi a spiegarlo? Potevi non essere adatto per alcune cose (sapeva già di non essere fatto per le feste, perché era troppo timido, o per i pantaloni larghi, perché aveva le gambe troppo corte) ma non essere fatto per la scuola era un problema grosso. Tutti andavano a scuola. Non c’era verso di evitarla. Sapeva che alcuni bambini studiavano a casa con i loro genitori, ma sua mamma non poteva farlo perché andava a lavorare. A meno che non la pagasse lui perché gli facesse da insegnante; ma non molto prima gli aveva detto di prendere trecentocinquanta sterline a settimana per il suo lavoro. Trecentocinquanta sterline a settimana! Dove avrebbe rimediato tutti quei soldi? Non certo consegnando giornali a domicilio. E a parte Macaulay Culkin non gli veniva in mente nessun altro che non andasse a scuola. Una volta avevano fatto vedere qualcosa su di lui alla tv, un sabato mattina, e dicevano che prendeva lezioni private in una specie di roulotte. Qualcosa del genere poteva anche andar bene, pensò. Più che bene, perché Macaulay Culkin probabilmente beccava trecentocinquanta sterline a settimana, forse anche di più, e questo voleva dire che se fosse stato Macaulay Culkin avrebbe potuto pagare sua mamma perché le lezioni gliele facesse lei. Ma essere Macaulay Culkin significava essere bravo a recitare, allora poteva anche scordarselo: in recitazione faceva veramente cagare perché odiava stare in piedi di fronte alla gente. Che era il motivo per cui odiava la scuola. Che era il motivo per cui voleva essere Macaulay Culkin. Che era il motivo per cui non sarebbe mai stato Macaulay Culkin neanche tra mille anni, figuriamoci tra qualche giorno. L’indomani sarebbe dovuto andare a scuola. 

Per tutta la notte i suoi pensieri furono come boomerang: un’idea sfrecciava via lontana, coprendo tutta la distanza fino a una roulotte a Hollywood e per un momento, quando si era allontanato il più possibile dalla scuola e dalla realtà, si sentiva abbastanza felice; poi l’idea cominciava il viaggio di ritorno, lo colpiva in testa e lo trascinava nello stesso identico posto da cui era partito. E il mattino continuava implacabile ad avvincinarsi.

A colazione rimase in silenzio. “Ti abituerai” disse sua mamma, probabilmente perché aveva l’aria triste, mentre mangiava i

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Portare esperienze personali di facilitazione della relazione docente-alunno in casi di emarginazione personale e sociale.

 

Dal libro: I turbamenti del giovane Törless - Passo L-008   (Lo strano interrogatorio di Törless) - Da pag. 174 - a pag. 179

Contenuto :

Il giorno dopo, quando gli allievi furono chiamati ad uno ad uno per essere interrogati, Törless era scomparso. 

Era stato visto per l’ultima volta la sera prima, chino su un quaderno che in apparenza stava leggendo.

Fu cercato in tutto l’edificio. Beineberg in segreto sgattaiolò a vedere se non era nel nascondiglio in soffitta.

Finalmente fu chiaro che era fuggito dall’istituto e vennero informate le autorità, con la raccomandazione di trattarlo benevolmente.

Intanto era incominciata l’inchiesta.

Reiting e Beineberg, credendo che Törless fosse fuggito per paura delle loro minacce, si sentirono in dovere di stornare da lui ogni sospetto e lo difesero vivacemente.

Gettarono ogni colpa su Basini e tutta la classe testimoniò come un sol uomo che Basini era un ladro e un indegno, che ai più benintenzionati tentativi di correggerlo aveva risposto solo con nuove ricadute. Reiting solennemente dichiarò che lui e Beineberg capivano di aver sbagliato, ma che avevano agito solo per compassione, per non lasciare che un compagno fosse deferito ai superiori per il castigo prima di aver esaurito tutti i mezzi di benevola correzione. E di nuovo tutta la classe giurò che i maltrattamenti a Basini erano stati un’esplosione spontanea perché costui aveva risposto con la peggiore e più volgare ironia ai nobili sentimenti di coloro che intendevano risparmiarlo.

In breve fu una commedia ben architettata, messa in scena con molta abilità da Reiting, in cui vennero fatti risonare tutti gli accenti moralistici atti ad accarezzare gli orecchi degli insegnanti.

Basini conservò sempre un silenzio ostinato. Era ancora paralizzato dal terrore per i fatti di due giorni prima, e la solitudine in cui era confinato, insieme con il tranquillo, obiettivo andamento delle indagini era già per lui una liberazione. Desiderava soltanto che tutto finisse al più presto. D’altronde Reiting e Beineberg non avevano mancato di minacciargli la più atroce vendetta se avesse osato comunque accusarli.

Poi Törless fu riportato all’istituto. L’avevano ritrovato nella città vicina, affamato e stanco morto. 

Ora la sua fuga sembrava l’unico punto oscuro di tutta la faccenda. Ma la situazione gli era favorevole. Beineberg e Reiting avevano preparato bene il terreno, parlando del nervosismo da lui dimostrato negli ultimi tempi, della sensibilità morale per cui considerava un delitto il non aver subito denunziato i fatti pur conoscendoli fin da principio, ed era convinto di esser diventato così parzialmente responsabile della catastrofe. 

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Riflettere su come si manifestano i rapporti di forza, per lo più impliciti, nella scuola di oggi fra docenti e alunni, e fra alunni di diversa estrazione sociale.

 

Dal libro: La classe - Passo L-009   (Dianka la strafottente) - Da pag. 33 - a pag. 35

Contenuto :

Dianka rideva di chissà cosa con Fortunée, che aveva un ginocchio che spuntava dal banco e “Life Style” sulla canottiera. Al mio primo richiamo ha fatto la sorda. Allora ho alzato la voce.

- Mettiti composta, ho detto.

Ha eseguito fiaccamente.

- Più composta.

Si è irrigidita ironicamente.

- Sentiamo.

- Cosa?

- Sentiamo, ho detto.

Passava più tempo a fingere che a non capire. Ogni secondo era un mattone che la murava nel suo stesso gioco. La sua compagna ha sussurrato qualcosa che l’ha fatta sorridere.

- Ok, verrai da me alla fine dell’ora. Amar, frase 5, sentiamo.

- I cammelli bevono poca acqua.

- Allora, che tipo di presente è?

- Verità generale.

- Sì, è una verità generale perché non la si può contestare. 

Khoumba non ha alzato la mano, perline rosse in fondo alle treccine.

- Prof, ci sono dei cammelli che bevono.

- Sì, ma poco.

- Più degli uomini.

- Soltanto in proporzione.

- Quindi non è una verità generale. 

- Invece sì.

- Lei ha detto che quando non si è d’accordo non è una verità generale, e be’ io non sono d’accordo.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Discutere su possibilità e limiti di correzioni verbali molto forti.

 

Dal libro: La classe - Passo L-010   (Chiacchiere in pausa caffè) - Da pag. 100 - a pag. 102

Contenuto :

Seduta accanto, Rachel s’è data un tono professionale. 

- Vorrei parlarti di una cosa.

- Ah sì?

- Lunedì c’è stato uno scontro in terza C. Ho sentito Hakim che diceva “sporco ebreo” a Gibran perché non voleva dargli un foglio, per cui li ho rimproverati, gli ho detto che non si faceva, e lì hanno sbroccato, ti giuro per mezz’ora c’è stato un casino tremendo, non sono riuscita a spiegarmi, è stato un inferno. Quando sono usciti mi sono messa a piangere, per darti un’idea. Non riesco a restare calma su quell’argomento lì. Mi tocca sul vivo e non ci riesco. 

- Ah sì?

- Forse tu ci riusciresti.

- Chi lo sa.

- Mi ha deluso soprattutto Sandra. Ha detto: Io comunque sono razzista con gli ebrei e ci resto per tutta la vita. Tu li hai oggi?

- No. Solo dopodomani.

- Ci proverai?

- Vediamo quello che si può fare.

Danièle era incollata da mezz’ora al telefono.

- Sì, buongiorno, avrei bisogno di parlarle di suo figlio, e la invito a una riunione per la prossima settimana.

Géraldine aveva tettine da leccare ed era appena arrivata.

- Che fai?

Danièle ha messo una mano intorno al telefono.

- Sto chiamando i genitori degli studenti della quinta A. Non ti dico che palle.

Gilles avrebbe potuto farsi una collana con le occhiaie.

- Tanto ormai è tardi, non è che adesso puoi cambiare qualcosa. Lo stesso con le quarte.

Léopold, “Evil’s Waiting For You”.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Riflessione sulla morale implicita e gli eventuali pregiudizi che un insegnante individua in se stesso. 

 

Dal libro: ll rosso e il blu - Passo L-012   (Le bugie del professore) - Da pag. 99 - a pag. 100

Contenuto :

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Discutere sulle implicazioni delle menzogne degli insegnanti in ambiente scolastico.

 

Videogames