Educazione morale scolastica
Repertorio materiali didattici

Materiali didattici

Materiali didattici relativi alla tematica:
Sottotesto morale implicito nella valutazione scolastica

Clip da Film

Dal film: La classe - Entre les murs - Clip F-009  Inizio : 00:48:00 - Fine: 00:54:02

Contenuto :

Il professor Bégaudeau ha assegnato il compito di scrivere un proprio autoritratto e chiama alcuni alunni affinché lo leggano ad alta voce. Ne nasce una lunga sequenza in qui si alternano le letture dei ragazzi e i commenti dell’insegnante. Esmeralda, per esempio, è invitata ad usare vocaboli meno colloquiali e più adatti a un testo scritto. Wei riceve i complimenti del professore, che afferma di conoscerlo meglio dopo averlo ascoltato, ma la classe non approva il suo giudizio perché sostiene che a questo alunno ottiene solo giudizi positivi. Ramah non riceve un vero giudizio e sembra che venga un po’ trattato come il giullare della classe. Infine, è il turno di Souleymane che ha scritto solo due righe poiché non gli piace parlare della sua vita: il professore cerca di spronarlo facendogli capire che i suoi compagni si sono sforzati e hanno parlato del loro privato ma lui risponde che non se la sente. Nasce così una discussione tra lui e Esmeralda su un tatuaggio raffigurante il Corano, durante la quale Souleymane spiegherà con profondità il senso del suo tatuaggio.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

La clip può essere usata per portare alla luce due serie di questioni.

In primo luogo, vi è il tema dell’opportunità o meno di far leggere in aula dei testi che gli alunni potrebbero considerare “privati”:

  • è opportuna questa pratica? quali scopi ha? può essere utile al fine di incrementare la conoscenza reciproca tra i ragazzi e con il docente, e migliorare anche il clima scolastico?
  • se si intende mettere in atto questa pratica, quali accorgimenti potrebbero rivelarsi opportuni per renderla meno difficile ai ragazzi?

In secondo luogo, la clip può essere impiegata per riflettere sul tema della pubblica valutazione dei lavori degli alunni:

  • cosa fa Bégaudeau a questo proposito? come si esprime nei confronti dei ragazzi? Come avrebbe potuto far meglio con Esmeralda, con Ramah, anche con Wei?
  • voi come avreste reagito a un compito come quello di Souleymane? Sarebbe stato possibile valorizzarlo? In che modo?

 

Dal film: L'onda - Clip F-012  Inizio : 00:30:24 - Fine: 00:32:18

Contenuto :

In questa clip, il professor Wenger suddivide la classe, spezzando i gruppi abituali. Dividendo i compagni di banco egli vuole spiegare il significato del “potere attraverso l’unità”, attuando, in questo modo, una curiosa strategia didattica.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Il prof. Wenger, dividendo le coppie abituali degli studenti, attua una strategia funzionale alla partecipazione reciproca degli alunni. Come giudicate questa scelta? Potrebbe risultare davvero utile per incrementare il rendimento?
  • La decisione di responsabilizzare gli studenti rendendoli responsabili gli uni verso gli altri, può contribuire a rafforzare la motivazione ad apprendere degli alunni?
  • La strategia didattica presentata nella clip, quanto e in che modo andrebbe a incidere sulle dinamiche relazionali? Quali risvolti potrebbero crearsi? Potrebbe essere impiegata a lungo termine?
  • Come può il docente orientarsi a una valutazione equa, anche utilizzando questa strategia didattica?
  • Può una strategia didattica di questo tipo annullare lo stigma e i pregiudizi con cui talvolta si classificano gli studenti ("Tu sei bravo e quindi vali di più, rispetto a chi è meno bravo")?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Cosa pensate dell'idea del docente di aiutarsi a vicenda tra compagni di classe, come sistema per migliorare il rendimento scolastico reciproco?
  • Il professore invita a tenere distinti i "voti bassi" dal giudizio sulle "persone scarse". Questo concetto invita alla consapevolezza di come la valutazione del rendimento scolastico non rispecchia e non definisce la “qualità” della persona e delle sue potenziali risorse. Cosa pensate a riguardo? Nella vostra esperienza, qualche volta ciò si è verificato? Ne siete stati voi i responsabili?
  • Secondo la vostra opinione, il mutuo insegnamento potrebbe migliorare anche il clima generale all’interno della classe influendo positivamente nelle dinamiche relazionali? Avrebbe delle controindicazaioni?

Dal film: Auguri professore - Clip F-020  Inizio : 00:25:20 - Fine: 00:27:11

Contenuto :

Il professor Lipari, attraverso un flashback della sua infanzia, ricorda un episodio occorsogli durante la scuola elementare. Ricevuto corretto un compito di aritmetica, ammise un errore di cui la maestra non si era accorta, la maestra lo elogiò per il suo gesto di correttezza ma gli abbassò comunque il voto da 9 a 3. Chiedendogli, poi, di recitare a memoria la poesia Il pastore e vedendo che non era sufficientemente preparato, la maestra fece continuare un compagno e diede a Lipari del “somarello”.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Questa clip mostra un groviglio di questioni relative alla valutazione scolastica e all'educazione morale. Le domande che ci si può porre sono molteplici:

  • Intanto, ci si può chiedere se sia stato corretto cambiare il voto al bambino: è un vero dilemma, tra il docimologico e il morale. Voi cosa avreste fatto?
  • Cosa insegna la maestra, sul piano morale, ad agire come fa? Cosa insegna con le parole, e cosa insegna col suo comportamento? [Si può ricordare che, all'inizio della scena, il Lipari adulto dice: "Una sola volta in terza elementare non rispettai la regola (del non parlare se non quando richiesto) e la maestra Magliaro me la fece pagare cara".]
  • Quali conseguenze ha il comportamento della maestra sulla relazione educativa che ha con il bambino e con il resto della scolaresca?
  • La maestra dà del "somarello" all'alunno che non ha bene imparato a memoria la poesia, spostando così il giudizio dal piano degli apprendimenti a quello della persona: perchè lo fa? E' disattenzione o è una strategia? Cosa pensa la maestra (e, ovviamente, cosa possono pensare i bambini)?
  • Qual è lo stile giusto per comunicare agli alunni un risultato negativo in una prova di verifica?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

Questa clip mostra un groviglio di questioni relative alla valutazione scolastica e ai compiti della scuola. Le domande che ci si può porre sono molteplici:

  • Il bambino viene contemporaneamente elogiato e punito per la sua onestà: voi cosa avreste fatto, se foste stati nei panni della maestra? Che soluzioni avreste escogitato per essere corretti nel valutare il compito di aritmetica e, contemporaneamente, premiare la correttezza dell'alunno?
  • Secondo voi, è difficile dare i voti? Perché? Cosa provano gli insegnanti - secondo voi - quando danno i voti?
  • Se foste stati nei panni del bambino della scena, avreste fatto presente alla maestra la sua svista? Perché?
  • La mestra dice pubblicamente che il bambino è un "somarello": cosa intendeva dire con questa parola? Se un insegnante dicesse a voi "somarello", cosa pensereste? Capita anche a voi di dire a un compagno qualcosa di simile a "somarello"? Cosa potrà pensarne?

Dal film: La classe - Entre les murs - Clip F-007  Inizio : 00:56:36 - Fine: 01:02:48

Contenuto :

Durante la giornata dei colloqui, il professore di Lettere accoglie a ricevimento diverse famiglie dei propri studenti e le cinque che si presentano sono totalmente diverse l’una dall’altra: incontriamo genitori stranieri che hanno difficoltà a comunicare con l’insegnante ma sono comunque disponibili a comprendere e a dialogare nonostante i propri limiti; un padre poco istruito che desidera un’educazione migliore per il proprio figlio; una madre che confida al professore di non capire e di non aver mai capito l’istituzione scolastica e accusa il docente stesso di giudicare il figlio solo per i vestiti scuri che indossa; una madre che vorrebbe iscrivere il figlio ad una scuola superiore privata, poiché ritiene che abbia un livello più elevato rispetto a quello che, nella scuola pubblica, gli insegnanti si accontentano di far raggiungere ai loro studenti; la madre e il fratello di un alunno “problematico” che hanno molte difficoltà a interloquire con il professore perché la prima non conosce la lingua e il secondo è tenuto solamente ad essere il traduttore della conversazione.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Come sono vissuti, da parte degli insegnanti, i colloqui con i genitori? Quali sono le emozioni più comuni che li precedono?
  • È facile essere accusati da un genitore durante un colloquio? Se sì, quali sono le accuse più frequenti?
  • Qual è il modo migliore di reagire a un’accusa, soprattutto se si viene tacciati di scarso impegno nel proprio lavoro o di accontentarsi di un livello scolastico mediocre dai propri alunni?
  • Negli ultimi tempi, sono state molte le notizie di professori aggrediti da genitori perché non convinti del giudizio dato ai loro figli. E' normale che gli insegnanti abbiano paura a comunicare alle famiglie delle notizie sul comportamento di uno studente?
  • Come vengono affrontate le comunicazioni di condotte devianti ai genitori degli alunni colpevoli?
  • Spesso i genitori hanno la convinzione che gli insegnanti raccontino delle bugie sulla condotta e sull’apprendimento del figlio: cosa c'è di vero in questo? Cosa si può fare per stabilire un clima di maggiore fiducia? Anche gli insegnanti temono che i genitori non siano sinceri?

 

Dal film: Ultimi della classe - Clip F-002  Inizio : 00:02:40 - Fine: 00:04:40

Contenuto :

Durante la restituzione delle pagelle del primo quadrimestre alla classe, il preside si lamenta del fatto che i risultati siano stati disastrosi e che, se quella fosse rimasta la stessa situazione anche in seguito, a fine anno la metà degli alunni sarebbe stata bocciata. Tra molte titubanze, però, un alunno prende la parola e, pur ammettendo che è vero che alcuni di loro non studiano e sono maleducati, accusa i professori presenti di non motivarli abbastanza: la professoressa Capozzi, per esempio, detta gli stessi appunti da vent’anni e poi interroga, il professor Gransasso è disponibile e premuroso, ma solo con le ragazze, la professoressa Iesa parla per ore di extraterrestri e piramidi Maia ma poi interroga sul programma di Scienze che non ha mai spiegato.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Le pratiche di valutazione scolastica, anche in questa clip, sono trattate dal regista con un tono di esplicita satira nei confronti dei tic e delle abitudini della categoria docente. E' interessante domandarsi il perché di questa scelta, legata forse al fatto che, nei ricordi scolastici di molti giovani e adulti, sono proprio i momenti della valutazione a essere rimasti impressi.

Inoltre, si può riflettere su come si svolge questo momento di comunicazione dei risultati, notando o facendo notare alcuni elementi salienti:

  • la comunicazione dei voti è fatta in maniera pubblica, anche se la situazione è grave per molti allievi;
  • il preside accompagna la consegna delle pagelle con una vera e propria predica che, pur piena di elementi comici, ha toni squisitamente morali: i risultati insoddisfacenti non sono presentati come difficoltà scolastiche, ma come vere e proprie mancanze dovute alla cattiva volontà dei ragazzi;
  • nel discorso del preside, le ragioni dei risultati negativi conseguiti dagli studenti sono sempre attribuite, più o meno esplicitamente, agli studenti stessi: il lavoro degli insegnanti non è mai preso in considerazione, nè sembra che si sia fatta un'autovalutazione in seno al corpo docente. E' solo l'intervento di Michele a introdurre qualche dubbio in merito;
  • l'intervento dello studente apre un vero e proprio strappo nelle consuetudini relazionali, ma anche didattiche e professionali, della scuola. Esso, però, pur essendo molto esplicito nei confronti di alcuni professori, segnala con sostanziale pacatezza, non solo degli elementi obiettivi che potrebbero essere verificati, ma introduce anche nel discorso collettivo che si sta facendo un diverso punto di vista, quello, appunto, degli studenti, che si rivela come potenzialmente arricchente e fecondo anche per gli insegnanti della classe.

 

Dal film: Mona Lisa smile - Clip F-094  Inizio : 00:32:50 - Fine: 00:36:00

Contenuto :

La professoressa Watson si confronta con Joan, a seguito del giudizio ottenuto in un compito in classe. La studentessa, infatti, ha riportato nel proprio compito il pensiero di un artista noto, ma non la sua opinione, ottenendo soltanto la sufficienza. 

In seguito, leggendo il fascicolo riguardante Joan, la professoressa scopre che la ragazza nutre il desiderio di iscriversi a giurisprudenza ma, consapevole di essere destinata al matrimonio e alla maternità, è rassegnata all'idea di dover abbandonare i suoi progetti. Alcuni giorni dopo, durante un secondo compito in classe, la professoressa procura a Joan di nascosto la domanda di ammissione per l'Università di Yale.

ATTENZIONE

Il minutaggio indicato comprende scene intermedie che, in sede di formazione, si può evitare di mostrare. Si consiglia di proiettare i tre seguenti spezzoni l'uno dopo l'altro:

  • da 0:32:50 a 0:34:30
  • da 0:35:26 a 0:36:00

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • La studentessa vuole un chiarimento circa l'esito del suo compito in classe, in quanto ritiene di aver svolto un buon compito, rispetto al voto conseguito. Watson dà quindi una seconda possibililità a Joan. Cosa la spinge a farlo? Come insegnanti avreste fatto lo stesso? È corretto nei confronti delle compagne? Come descrivereste l'atteggiamento della professoressa? L'atteggiamento della professoressa nei riguardi di Joan cambia dopo aver letto il suo fascicolo e dopo il confronto avvenuto, nel quale la ragazza esprime le sue perplessità sul proseguire gli studi? Sembra giudicare la posizione di Joan? Voi come vi sareste comportati? La professoressa sembra alternare uno stile educativo più accomodante ad uno maggiormente di sfida: quale, a vostro avviso, risulta più funzionale al raggiungimento dell'obiettivo educativo? Lo stile prescelto che cosa susciterebbe nella persona che si ha di fronte?
  • La relazione educativa tra Joan e la professoressa è appena agli inizi e l'insegnante esorta l'alunna a continuare gli studi nonostante il matrimonio. Fareste lo stesso? Rientra nel ruolo del docente dare questi suggerimenti o sarebbe più opportuno lasciare piena libertà ai propri studenti? Consegnereste ad un vostro studente la domanda di ammissione per un'università?
  • Pur essendo consapevole del gesto "forte" che sta compiendo, Katherine non esita, perchè? Cosa la spinge a farlo? L'insegnante agisce in segno di "rivolta" alla società o di vero e proprio interesse nei confronti della ragazza?
  • Vi sono capitate situazioni simili? Avete mai assistito alla rinuncia, da parte di una studentessa, ad iscriversi a un liceo scientifico o un istituto tecnico in quanto donna? Come avete reagito? Qual è stato l'esito? Adesso vi comportereste nello stesso modo?
  • Concordate con il comportamento di Watson o modifichereste qualcosa? Il suo atteggiamento appartiene all'insegnante etico?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Vi piacerebbe avere un confronto così aperto con i vostri professori in classe? Avere un confronto così diretto tra studenti e insegnati cosa comporterebbe?
  • Vi è mai capitato che un vostro insegnante vi spiegasse l'obiettivo educativo-formativo del compito svolto e vi desse la possibilità di svolgerlo nuovamente? Nel caso, lo apprezzereste? Perchè sì? Perchè no?
  • Con che atteggiamento si presenta Joan al colloquio? Un approccio diverso avrebbe potuto cambiare qualcosa? Dopo questo scambio di idee, Joan come si sente? Cosa prova? Come vi sareste sentiti voi?
  • Nella scuola in cui siete, conoscete un insegnante col quale potreste avere un confronto senza temere di essere giudicati? Vi sentite ascoltati? Vi sentite liberi di esprimervi? Perchè sì? Perchè no? È qualcosa che desiderereste? Perchè sì? Perchè no?
  • Vi è mai capitato di avere un momento di sconforto per cui avreste preferito fare determinate scelte ma, condizionati dal genere di appartenenza e dalle persone attorno a voi, ne avete fatte altre? In quei momenti, avete chiesto aiuto ad un vostro professore? Se sì, a quali esiti vi ha portato? In caso contrario, perchè non lo avete fatto? Oggi, cambiereste il modo in cui avete affrontato quel momento? A distanza di tempo, credete che avrebbe potuto esservi stato utile un confronto con un vostro docente?

Passi da Libro

Dal libro: Il Paese sbagliato: Diario di un'esperienza didattica - Passo L-005   (Lettera di un prof) - Da pag. 391 - a pag. 397

Contenuto :

(Attività svolta con la classe quinta elementare)

 

“Cari amici,

leggo e rileggo con piacere ed attenzione le vostre riflessioni su INSIEME, e vi devo dire francamente che la via che avete imboccato mi sembra quella migliore.

Insegno in una scuola media della provincia di Torio, a Torre Pellice, già vicino al confine con la Francia; con i miei ragazzi parlo spesso del loro avvenire, del lavoro o degli studi che vorranno intraprendere alla fine della scuola media. Da queste conversazioni ho imparato moltissimo, sono entrato a far parte del loro – e vostro – mondo e ho capito che molte cose richieste dai “programmi” possono anche essere inutili.

Vorrei ora chiedere a voi che cosa vi aspettate dalla scuola media, che cosa pensate che vi debba dare e a che cosa vi debba servire per la vita futura. Credo che molti di voi si saranno già posti questa domanda, adesso che state per lasciare la scuola elementare.

Aspetto una vostra risposta o gli appunti di una vostra discussione, anche per mezzo del vostro INSIEME!

Un caro augurio di buon lavoro a tutti,

 

Vostro Roberto Eynard”.

 

Anche al nostro amico professore rispondemmo pubblicando sul giornale la conversazione.

 

Tiberio: - Secondo me alla media dànno troppi compiti come: francese, italiano, latino, matematica, scienze, storia. I compiti sono da escludere perché dopo cinque ore il ragazzo ha diritto di riposare.

Antonio: - Mio cugino mi ha raccontato che i professori sono molti e quindi compiti e lezioni sono numerosi. I professori sono molto severi, tutti i ragazzi dovevano sapere la lezione altrimenti facevano la nota. Non è come noi che se uno non sa una cosa gliela spieghiamo diverse volte. Per lui era pesante la scuola. Quando il professore, col dito, scorreva l’elenco dei nomi da interrogare, mio cugino batteva i denti, aveva paura. Non perché non studiava ma perché le materie erano troppe e non poteva tenerle nella mente tutte.

Lorena: - Mia zia “aveva paura” dei compiti. Siccome non poteva ricordare tutto, aveva paura che il professore interrogasse lei. Per me sarebbe giusto dare compiti, ma non un’esagerazione come ora.

Fabio: - Quando uscivo alle quattro da scuola e andavo a giocare, vedevo mia sorella che dall’una era ancor

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Riflettere sulla distanza culturale fra l’epoca di Mario Lodi e l’attuale per quanto riguarda la propensione dei bambini ad argomentare su temi di rilevanza morale.

 

Dal libro: Precious - Passo L-007   (Precious non si fida della psicologa) - Da pag. 119 - a pag. 124

Contenuto :

Io e Miss Weiss nella stanza dei collocui. Mi fa qualè il mio primo ricordo di mami.

Huh?

“Qual è il primo ricordo che hai di tua madre?”

Settimana scorsa era papi papi. Sta settimana ce la su colla mami. Non gli dico niente.

“Precious?”

Non cela faccio ne a muovermi ne a parlare. Come in seconda elementare, sono parallizata. Sono stufa che questa tipa mi fa domande. E poi ho bisogno che qualcuno mi parla, ma non sta bagassa. Pero qua la stanza e bella, capito, finestrona grande panoramica mobilia verde scura di pelle quadri sul muro. Io sono su un divanone verde. Lei dietro la scrivania su una sedia girevole. Di fianco cià il suo archivio.

“Posso offrirti qualcosa?”

“Bibita.” Non dico aqua. Laqua me la piglio da me. Lei lo sa che non ho i soldi. Lunico modo per bere una bibita è se me la compra lei. Ce giù la macchina nella lavanderia. Cè il regolamento del Reinserimento – il personale non deve dare dei soldi ai clienti (diciamolo pure che certe di queste bagasse che fanno tanto le superiori una volta erano tossiche del crack).

“Che bibita?”

“Cherry Coke.”

Appena si chiude la porta mi alzo. Mi muovo veloce senza far rumore. Ma dentro ciò come una tortura lenta mi muovo come se mi muovevo nella colla. Nervosa, sento il mio sudore che puzza. Se adesso mi becca io mi rivolto e la sbatto col culo in terra sta pallida di merda. Il problema non e il crack ma i pallidi! dice Farrakhan. Dietro la sua scrivania cè un grosso archivio. Un cassetto A-J laltro cassetto K-Z. Jones, Jones (è un nome che cianno in tanti); P Jones niente, ahgià, ciavranno l’altro! Saro sotto Claireece Jones. Grande, eccolo lì. JONES, CLAIREECE P. e sotto il mio nome, il numero della sistenza, 015-11-9153. Io volo a siedermi sulla sedia grossa e verde, ficco il dosié nel mio zainetto. Quando Miss Weiss rientra mi stò asciugando il sudore della fronte. 

“Fa caldo qui dentro eh?”, fa lei.

“Esatto”, faccio. Mi da la coca. Le dico grazzie.

“Mentre ero assente ti è venuto in mente qualcosa?”

Faccio di no colla testa.

“Lo sai che puoi scrivere sul quaderno tra un colloquio e l’altro…”

“Io

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Discutere il possibile ruolo della scuola nell’inclusione e nel riscatto di giovani provenienti da situazioni di grave degrado socioeconomico e morale.

 

Dal libro: I turbamenti del giovane Törless - Passo L-008   (Lo strano interrogatorio di Törless) - Da pag. 174 - a pag. 179

Contenuto :

Il giorno dopo, quando gli allievi furono chiamati ad uno ad uno per essere interrogati, Törless era scomparso. 

Era stato visto per l’ultima volta la sera prima, chino su un quaderno che in apparenza stava leggendo.

Fu cercato in tutto l’edificio. Beineberg in segreto sgattaiolò a vedere se non era nel nascondiglio in soffitta.

Finalmente fu chiaro che era fuggito dall’istituto e vennero informate le autorità, con la raccomandazione di trattarlo benevolmente.

Intanto era incominciata l’inchiesta.

Reiting e Beineberg, credendo che Törless fosse fuggito per paura delle loro minacce, si sentirono in dovere di stornare da lui ogni sospetto e lo difesero vivacemente.

Gettarono ogni colpa su Basini e tutta la classe testimoniò come un sol uomo che Basini era un ladro e un indegno, che ai più benintenzionati tentativi di correggerlo aveva risposto solo con nuove ricadute. Reiting solennemente dichiarò che lui e Beineberg capivano di aver sbagliato, ma che avevano agito solo per compassione, per non lasciare che un compagno fosse deferito ai superiori per il castigo prima di aver esaurito tutti i mezzi di benevola correzione. E di nuovo tutta la classe giurò che i maltrattamenti a Basini erano stati un’esplosione spontanea perché costui aveva risposto con la peggiore e più volgare ironia ai nobili sentimenti di coloro che intendevano risparmiarlo.

In breve fu una commedia ben architettata, messa in scena con molta abilità da Reiting, in cui vennero fatti risonare tutti gli accenti moralistici atti ad accarezzare gli orecchi degli insegnanti.

Basini conservò sempre un silenzio ostinato. Era ancora paralizzato dal terrore per i fatti di due giorni prima, e la solitudine in cui era confinato, insieme con il tranquillo, obiettivo andamento delle indagini era già per lui una liberazione. Desiderava soltanto che tutto finisse al più presto. D’altronde Reiting e Beineberg non avevano mancato di minacciargli la più atroce vendetta se avesse osato comunque accusarli.

Poi Törless fu riportato all’istituto. L’avevano ritrovato nella città vicina, affamato e stanco morto. 

Ora la sua fuga sembrava l’unico punto oscuro di tutta la faccenda. Ma la situazione gli era favorevole. Beineberg e Reiting avevano preparato bene il terreno, parlando del nervosismo da lui dimostrato negli ultimi tempi, della sensibilità morale per cui considerava un delitto il non aver subito denunziato i fatti pur conoscendoli fin da principio, ed era convinto di esser diventato così parzialmente responsabile della catastrofe. 

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Riflettere su come si manifestano i rapporti di forza, per lo più impliciti, nella scuola di oggi fra docenti e alunni, e fra alunni di diversa estrazione sociale.

 

Dal libro: La classe - Passo L-009   (Dianka la strafottente) - Da pag. 33 - a pag. 35

Contenuto :

Dianka rideva di chissà cosa con Fortunée, che aveva un ginocchio che spuntava dal banco e “Life Style” sulla canottiera. Al mio primo richiamo ha fatto la sorda. Allora ho alzato la voce.

- Mettiti composta, ho detto.

Ha eseguito fiaccamente.

- Più composta.

Si è irrigidita ironicamente.

- Sentiamo.

- Cosa?

- Sentiamo, ho detto.

Passava più tempo a fingere che a non capire. Ogni secondo era un mattone che la murava nel suo stesso gioco. La sua compagna ha sussurrato qualcosa che l’ha fatta sorridere.

- Ok, verrai da me alla fine dell’ora. Amar, frase 5, sentiamo.

- I cammelli bevono poca acqua.

- Allora, che tipo di presente è?

- Verità generale.

- Sì, è una verità generale perché non la si può contestare. 

Khoumba non ha alzato la mano, perline rosse in fondo alle treccine.

- Prof, ci sono dei cammelli che bevono.

- Sì, ma poco.

- Più degli uomini.

- Soltanto in proporzione.

- Quindi non è una verità generale. 

- Invece sì.

- Lei ha detto che quando non si è d’accordo non è una verità generale, e be’ io non sono d’accordo.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Discutere su possibilità e limiti di correzioni verbali molto forti.

 

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