Educazione morale scolastica
Repertorio materiali didattici

Materiali didattici

Materiali didattici relativi alla tematica:
Atmosfera morale scolastica come luogo di norme

Clip da Film

Dal film: Detachment - Il distacco - Clip F-031  Inizio : 01:17:34 - Fine: 01:19:44

Contenuto :

Gli insegnanti forniscono un’idea di scuola caratterizzata dal fallimento in merito al proprio ruolo e alla loro relazione con le famiglie. 

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Gli insegnanti si sentono soli, rimpiangono i tempi passati e si interrogano sui loro fallimenti e sul futuro della scuola. È una rappresentazione reale del mondo scolastico attuale? Quanto conta la relazione con le famiglie per voi e per gli studenti?
  • Considerando realistica la condizione della scuola descritta, in che modo si potrebbe intervenire per migliorare o capovolgere la situazione? Secondo voi, sarebbe giusto rendere consapevoli gli studenti e le famiglie della criticità della situazione?

 

Dal film: Freedom Writers - Clip F-036  Inizio : 00:25:39 - Fine: 00:26:15

Contenuto :

In seguito ad un episodio avvenuto fuori del contesto scolastico, durante il quale un alunno della scuola perde la vita in una sparatoria a causa della rivalità esistente tra due gang, la professoressa Campbell, capo di dipartimento, in eterno disaccordo con la professoressa Gruwell, convoca un’assemblea tra gli insegnanti, presieduta dal dirigente scolastico, per chiarire le norme che regolano la Woodrow Wilson High School, esplicitando le aspettative della scuola in merito al futuro comportamento degli insegnanti.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • La politica scolastica prevede che gli insegnanti non discutano con gli studenti in merito a “questi argomenti” all’interno dell’aula, come riferisce il dirigente scolastico. Vi trovate in accordo o in disaccordo con questa norma? Secondo voi, è compito dell'insegnante affrontare questioni relative a ciò che accade fuori dalla scuola? Perché? Nel caso avvenissero, discussioni simili che influenze avrebbero? 
  • Supponiamo che l’insegnante Gruwell non segua le prescrizioni previste dalla politica scolastica, e decida di affrontare “questi argomenti” all’interno della sua classe, assumendo un comportamento contro-normativo, dove la norma è rappresentata dal “non parlare di questi argomenti”; come valuteresti il suo comportamento? Vi è mai capitato di comportarvi diversamente da ciò che veniva prescritto nella vostra scuola? Che cosa è successo? Come vi siete sentiti?
  • Chi è l'insegnante etico? Colui che segue indiscutibilmente la norma o colui che tenta di sovvertirla?

 

Dal film: Detachment - Il distacco - Clip F-033  Inizio : 01:17:34 - Fine: 01:18:08

Contenuto :

La scuola viene personificata, descrivendola come un luogo con un'anima.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Avete mai pensato che la scuola abbia un'anima? Che i muri siano vivi? E com'è l'anima della vostra scuola? Quale atmosfera si respira?
  • Che cosa significa stare in una scuola con una buona atmesfra? Quali dovrebbero essere le sue caratteristiche? Voi come vorreste che fosse?
  • Secondo voi, è importante creare una buona atmosfera scolastica? Perché? Per creare una buona atmosfera, a che cosa deve prestare attenzione l'insegnante?
  • C'è un episodio attraverso il quale avete capito che nella vostra scuola si respirava una buona o cattiva atmosfera? Oppure, c'è stato un episodio che vi ha fatto riflettere sulla necessità di intervenire sull'atmosfera scolastica? Come si è comportato il corpo docente?
  • Che ruolo ha il dirigente scolastico nell'influenzare il clima scolastico? Lo avete coinvolto in azioni finalizzate a migliorare l'atmosfera scolastica? E nel caso in cui nella vostra scuola si percepisca un buon clima, quanto è stato determinante il dirigente scolastico?
  • Le relazioni tra colleghi influenzano l'atmosfera scolastica? E, a vostro avviso, quanto influiscono sul clima percepito dagli studenti?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Avete mai pensato che la vostra scuola abbia un'anima? Che i muri siano vivi? Com'è l'anima della vostra scuola? Quale atmosfera si respira?
  • Che cosa significa stare in una scuola con una buona atmosfera? Quali caratteristiche ha o dovrebbe avere? Voi come vorreste che fosse?
  • Quanto è importante per voi che a scuola si respiri una buona atmosfera? Perché? Voi cosa potreste fare per contribuire a creare una buona atmosfera scolastica?
  • C'è un episodio attraverso il quale avete capito che nella vostra scuola si respirava una buona o cattiva atmosfera?
  • Secondo voi, chi influenza principalmente l'atmosfera che si respira nella vostra scuola? Che ruolo hanno i vostri professori in questo? E i vostri compagni?

Dal film: Freedom Writers - Clip F-074  Inizio : 00:07:20 - Fine: 00:11:23

Contenuto :

La scena si svolge in classe, durante il primo giorno di lavoro della professoressa Gruwell. Dopo essersi presentata, assiste a un battibecco tra due studenti che, ben presto, si trasforma in una vera e propria rissa. La professoressa è costretta a richiedere l'intervento di un collaboratore scolastico. 

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Quella che abbiamo visto è una situazione un po’ estremizzata, ma immaginiamo di trovarci in una situazione molto complessa e di difficile gestione, come potrebbe essere questa, all’inizio del nostro percorso di lavoro. Come agireste? Non solo nell’immediato, ma anche sul lungo periodo?
  • Vi siete mai trovati in una situazione simile? Come vi siete comportati?
  • Forse davanti a situazioni così complesse non ci si sente mai preparati a sufficienza, ma per creare un buon clima a che cosa è importante stare attenti?
  • In una situazione di conflittualità come questa, chi pensate che dovrebbe intervenire? Di chi è la responsabilità?
  • Continuando a pensare a situazioni complesse, pensate che le regole siano uno strumento al quale ricorrere? Se sì, come utilizzereste questo strumento? Quale ruolo potrebbero ricoprire nella gestione delle relazioni? E riguardo alla loro trasmissione, pensate che sia sufficiente comunicarle oppure sia necessario discuterne insieme e, eventualmente, rinegoziarle? Quanto è importante interrogarci sul significato che le regole hanno?

 

Passi da Libro

Dal libro: Per fortuna faccio il prof - Passo L-003   (Mestiere di Prof) - Da pag. 71 - a pag. 77

Contenuto :

Quello del professore è un mestiere unico. Sembra sceso dal paradiso. Mestiere colto, delicato, avventuroso, creativo. Dolce e guerriero. Scrigno di memorie senza fine e annuncio senza fine di futuro. Che indica le notti e le aurore dei tempi. Che chiede incessantemente di camminare, talora di volare. Ma consapevole pure che difendere la tradizione può essere sfida intellettuale d’avanguardia, e rincorrere l’innovazione può essere cialtroneria sciagurata. Fare il professore è accoglienza, esercizio senza fine di responsabilità, orgoglio di libertà personale ma anche immersione incondizionata nella vita sociale.

Mi sono fatto nel tempo l’idea che non esista e non possa esistere una scuola dove si impari a insegnare. Perché insegnare richiede doti che nessuna istituzione formale può conferirti e poi riconoscerti con una stretta di mano e un diploma. […]

Ecco, voglio dire che non si può insegnare, non si può entrare in relazione con la vita altrui se non si è saputo entrare in relazione con la propria. Perché è nella propria vita che vanno trovati i segreti dell’insegnamento. A partire dalla quantità di volte che vorremmo avere visto affrontare un problema o esercitare un ruolo con responsabilità. Magari a rischio della propria vita. Non minore di quello di cui abbiamo beneficiato deve essere il nostro senso di responsabilità verso gli altri. Il destino ci affida il futuro di giovani vite, e noi possiamo incidere con un nonnulla su questo o quell’aspetto del loro corso. Un comportamento, una parola, un gesto, un libro. Provo di nuovo a ripescare nelle mie memorie. La professoressa di matematica delle medie e la sua storiella delle “undici pi”: “Prima pensa poi parla, perché la parola poco pensata può portare pregiudizio.” Altro che le scuole di diplomazia. O il professore di greco del liceo prima di congedarci per la pausa estiva: non vi assegno nessun compito delle vacanze, ma non chiudete mai una giornata se non avete letto qualcosa, le pagine di un libro o anche un articolo di giornale, l’importante è leggere, non vivere come gli animali. O il professore di Storia economica all’università: i libri vanno letti ogni dieci anni perché ci troverete dentro sempre cose nuove.

Tutto rimane di quel che viene detto o non detto dall’altra parte della cattedra, anche se i protagonisti lo dimenticano in un batter d’ali. Per questo dico anche che la voglia di apparire “giovani” non attraverso l’esercizio faticoso della mente (e del fisico, come vedremo con l’università itinerante) ma attraverso l’uso gratuito in aula della parola poco accostumata non è cosa indolore. Ma diventa legittimazione del turpiloquio che mina pensiero e linguaggio.

È uno dei punti che mi sta più a cuore. Confesso infatti di avvertire in modo particolare la responsabilità di essere davanti ai giovani una espressione, la più semplice, la più immediata, dello Stato. Insegni in una università pubblica, in una università che si chiama “statale”, e non puoi dimenticarlo mai. Devi rappresentare, senza cercare alibi, lo Stato come piacerebbe a te. Accogliente, si è detto. Ma anche trasparente. Cosciente dei suoi doveri. Rigoroso con se stesso, anzitutto. Con la “S” maiuscola, come l’ho sempre scritto per educazione, anche da contestatore, al punto che per questo il mio primo libro venne sbeffeggiato in sede di recensione su “L’Ora” di Palermo. La questione è di sentire l’ampiezza della sfida con la mafia. Che obbliga non solo a produrre conoscenza e poi ancora conoscenza. Ma anche a contribuire a rendere forte e credibile lo Stato in nome del quale la mafia stessa deve essere combattuta.

È un compito che mette davanti a una serie di

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Confrontarsi con l’immagine del ruolo morale del docente proposta dall’autore e discutere le proprie posizioni.

 

Dal libro: I turbamenti del giovane Törless - Passo L-008   (Lo strano interrogatorio di Törless) - Da pag. 174 - a pag. 179

Contenuto :

Il giorno dopo, quando gli allievi furono chiamati ad uno ad uno per essere interrogati, Törless era scomparso. 

Era stato visto per l’ultima volta la sera prima, chino su un quaderno che in apparenza stava leggendo.

Fu cercato in tutto l’edificio. Beineberg in segreto sgattaiolò a vedere se non era nel nascondiglio in soffitta.

Finalmente fu chiaro che era fuggito dall’istituto e vennero informate le autorità, con la raccomandazione di trattarlo benevolmente.

Intanto era incominciata l’inchiesta.

Reiting e Beineberg, credendo che Törless fosse fuggito per paura delle loro minacce, si sentirono in dovere di stornare da lui ogni sospetto e lo difesero vivacemente.

Gettarono ogni colpa su Basini e tutta la classe testimoniò come un sol uomo che Basini era un ladro e un indegno, che ai più benintenzionati tentativi di correggerlo aveva risposto solo con nuove ricadute. Reiting solennemente dichiarò che lui e Beineberg capivano di aver sbagliato, ma che avevano agito solo per compassione, per non lasciare che un compagno fosse deferito ai superiori per il castigo prima di aver esaurito tutti i mezzi di benevola correzione. E di nuovo tutta la classe giurò che i maltrattamenti a Basini erano stati un’esplosione spontanea perché costui aveva risposto con la peggiore e più volgare ironia ai nobili sentimenti di coloro che intendevano risparmiarlo.

In breve fu una commedia ben architettata, messa in scena con molta abilità da Reiting, in cui vennero fatti risonare tutti gli accenti moralistici atti ad accarezzare gli orecchi degli insegnanti.

Basini conservò sempre un silenzio ostinato. Era ancora paralizzato dal terrore per i fatti di due giorni prima, e la solitudine in cui era confinato, insieme con il tranquillo, obiettivo andamento delle indagini era già per lui una liberazione. Desiderava soltanto che tutto finisse al più presto. D’altronde Reiting e Beineberg non avevano mancato di minacciargli la più atroce vendetta se avesse osato comunque accusarli.

Poi Törless fu riportato all’istituto. L’avevano ritrovato nella città vicina, affamato e stanco morto. 

Ora la sua fuga sembrava l’unico punto oscuro di tutta la faccenda. Ma la situazione gli era favorevole. Beineberg e Reiting avevano preparato bene il terreno, parlando del nervosismo da lui dimostrato negli ultimi tempi, della sensibilità morale per cui considerava un delitto il non aver subito denunziato i fatti pur conoscendoli fin da principio, ed era convinto di esser diventato così parzialmente responsabile della catastrofe. 

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Riflettere su come si manifestano i rapporti di forza, per lo più impliciti, nella scuola di oggi fra docenti e alunni, e fra alunni di diversa estrazione sociale.

 

Dal libro: La classe - Passo L-009   (Dianka la strafottente) - Da pag. 33 - a pag. 35

Contenuto :

Dianka rideva di chissà cosa con Fortunée, che aveva un ginocchio che spuntava dal banco e “Life Style” sulla canottiera. Al mio primo richiamo ha fatto la sorda. Allora ho alzato la voce.

- Mettiti composta, ho detto.

Ha eseguito fiaccamente.

- Più composta.

Si è irrigidita ironicamente.

- Sentiamo.

- Cosa?

- Sentiamo, ho detto.

Passava più tempo a fingere che a non capire. Ogni secondo era un mattone che la murava nel suo stesso gioco. La sua compagna ha sussurrato qualcosa che l’ha fatta sorridere.

- Ok, verrai da me alla fine dell’ora. Amar, frase 5, sentiamo.

- I cammelli bevono poca acqua.

- Allora, che tipo di presente è?

- Verità generale.

- Sì, è una verità generale perché non la si può contestare. 

Khoumba non ha alzato la mano, perline rosse in fondo alle treccine.

- Prof, ci sono dei cammelli che bevono.

- Sì, ma poco.

- Più degli uomini.

- Soltanto in proporzione.

- Quindi non è una verità generale. 

- Invece sì.

- Lei ha detto che quando non si è d’accordo non è una verità generale, e be’ io non sono d’accordo.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Discutere su possibilità e limiti di correzioni verbali molto forti.

 

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