Educazione morale scolastica
Repertorio materiali didattici

Materiali didattici

Materiali didattici relativi alla tematica:
Atteggiamenti dell'insegnante e della classe rispetto alla sessualità

Clip da Film

Dal film: L'uomo senza volto - Clip F-056  Inizio : 00:54:39 - Fine: 00:59:06

Contenuto :

Chuck riesce a convincere McLeod a diventare il suo precettore. I due, oltre i compiti e le ripetizioni, cominciano a diventare amici. Charles gli chiede spesso chiarimenti su vari argomenti, da banali curiosità a domande più personali. Il discorso finisce con la domanda di Chuck riguardo la cicatrice che ha in volto, scusandosi subito dopo però, imbarazzato. L’insegnante, senza vergogna e senza timore, gli racconta dell’incidente d’auto.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Cosa ne pensate della relazione educativa instauratasi tra McLeod e il suo allievo? A vostro avviso, quali sono i punti di forza e di debolezza di questa relazione? Costruireste un rapporto di questo tipo con i vostri allievi? Perché?  Cosa manterreste e cosa modifichereste?
  • Trovate che l’insegnante abbia un comportamento eticamente connotato in riferimento alla sua professione?
  • Come reagireste se i vostri alunni chiedessero chiarimenti su tematiche come quelli proposte da Charles? Trovereste il tempo per rispondere a queste curiosità all’interno dell’aula? E al di fuori del tempo scolastico, dedichereste del tempo per dare risposta alle curiosità di un vostro alunno?
  • La relazione tra McLeod e Chuck assume i tratti di un rapporto di amicizia. Instaurereste un tipo di relazione simile? Perché? Vi piacerebbe essere amici con i vostri alunni? Quali cirticità e quali benefici comporterebbe un tipo di relazione simile?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Vi piacerebbe instaurata una relazione educativa come quella di Charles e il suo maestro con i vostri insegnanti? Perché? Relativamente al tipo di relazione tra i due, quali benefici e criticità riscontrate? Quali sentimenti ed emozioni provate guardando interagire i due protagonisti?
  • Pensando alla vostra scuola e ai vostri insegnanti, pensate che sarebbe possibili creare un tipo di relazione simile a questa con loro?
  • Se aveste dubbi simili a quelli di Charles vi rivolgereste ad uno dei vostri insegnanti? Parlereste di argomenti inerenti la sessualità e la sfera affettiva coi vostri docenti? Vi è capitato di farlo? Come hanno reagito i vostri insegnanti?
  • Vi piacerebbe che un vostro insegnante fosse un vostro amico? Secondo voi, quali svantaggi e quali vantaggi potrebbe avere una relazione amicale con un vostro insegnante?

Dal film: Mery per sempre - Clip F-065  Inizio : 00:58:53 - Fine: 01:04:59

Contenuto :

Claudio ha denunciato le avances sessuali di un suo compagno di camerata, che viene così spostato in isolamento. Egli entra in classe per la lezione ma i suoi compagni non vogliono che “lo spione” faccia parte del loro gruppo. Il professore allora pone loro una discussione etica sul comportamento di Claudio. I ragazzi affermano che se non avesse voluto essere violentato, allora avrebbe dovuto farsi rispettare, combattendo con calci e pugni o difendendosi con un coltello; affermano, quindi, che aver fatto la spia è un comportamento che deve essere punito. Il professore, notando l’atteggiamento e le risposte di stampo mafioso di Natale, conclude che l’atteggiamento mafioso è un comportamento da vigliacchi, mentre ribellarsi è un comportamento coraggioso. Nel frattempo, l’alunno imbratta la pelle del professore con un pennarello mentre lui, irremovibile, continua la sua lezione senza prestargli la minima attenzione, senza piegarsi. Esordisce affermando che la cosa giusta è rimanere impassibili alle tentate umiliazioni e alle provocazioni, non avere paura di chi ti vuole sottomettere ma credere fortemente nella convinzione che quello che stiamo adottando è il comportamento corretto.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Riuscireste a rimanere impassibili come il professor Tanzi durante queste esplicite provocazioni? Credete che, facendo così, il professore si stia rendendo ridicolo di fronte ai suoi alunni e che, perciò, perda il loro rispetto?
  • Quale opinione avete sull’educazione alla cittadinanza? Ritenete che vi siano poche ore dedicate a questa disciplina e vi piacerebbe fosse integrata meglio nei programmi didattici? Pensate che, quando la situazione lo richiede, parlare di educazione alla cittadinanza fuori da un orario didattico conclamato, rubi del tempo prezioso alla vostra lezione? Ritenete che gli alunni assimilino meglio le nozioni etiche se queste fuoriescono casualmente durante le lezioni e gli altri momenti di vita scolastica, oppure no?
  • I valori trasmessi dal professor Tanzi sono coerenti con il suo comportamento? E, viceversa, il modo di comportarsi che sceglie è coerente con i valori che professa durante la sua lezione? Siete d’accordo con lui? Aggiungereste o togliereste qualcosa?

 

Dal film: Mery per sempre - Clip F-067  Inizio : 01:20:04 - Fine: 01:26:25

Contenuto :

Pietro è scappato e si è creato molto tumulto all’interno del carcere e tutti i detenuti sono stati puniti severamente. Si sono sparse certe voci che indicano il professore come il responsabile. Egli, ignaro, tiene la sua lezione e si rende conto che nessuno parla più con lui e risponde alle sue domande. Comincia a chiedere cosa sia successo e Natale, “il capo”, gli riferisce che, come decisione della camerata, chi parla con lui viene fracassato di botte. Il momento viene interrotto dalla consegna dei pacchi per i detenuti. Natale riceve una torta per il suo diciottesimo compleanno ed estrae un coltello dalla tasca dicendo di averlo sequestrato in cortile a dei ragazzi intenzionati ad usarlo per ferire il professore e rivolge il manico verso quest’ultimo invitandolo a tagliare la torta per condividerla con la classe e festeggiare insieme.

Successivamente, Mery confessa al professore di essere stata lei a dire al direttore di aver aiutato Pietro ad evadere e di aver convinto i ragazzi a ribellarsi alle ingiustizie, riferendosi in particolare alla vicenda di Claudio. In realtà, Mery ha inventato tutto e ha agito con l’unico obiettivo di diffamarlo, vendicandosi così dell’amore non corrisposto del suo professore. A causa di questo bugia, tutto il personale del carcere lo odia perché lo ritiene responsabile dei problemi che i detenuti provocano ogni giorno, creando loro ingenti fastidi; viene detestato anche dagli stessi ragazzi perché pensano sia stato incoerente con tutti i valori giusti che affermava di possedere.  Marco Tanzi però non punisce Mery, bensì accetta le sue scuse e la invita a non preoccuparsi più dell’accaduto.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Che cosa vi comunica il gesto di Natale di consegnare il coltello al professore e di riferirgli di averlo “salvato” da una potenziale aggressione? Potrebbe essere considerato un successo in fatto di rispetto dell’alunno nei confronti del professore? Può essere considerato un traguardo nella relazione educativa?
  • Il professor Tanzi decide di non punire Mery. Come mai? Voi l'avreste punita ugualmente? Che tipo di punizione avreste utilizzato?
  • Mery è un ragazzo transessuale e manifesta il disagio di essere sempre tenuto da parte, anche in carcere, dormendo in una cella singola separata dalle altre camerate. Quale potrebbe essere il valore morale che sta alla base della scelta di separarlo dagli altri? È una decisione finalizzata a provocare ingiusta discriminazione nei suoi confronti oppure ha l’obiettivo di garantire protezione al ragazzo, in quanto possibile preda facile degli altri detenuti?
  • Che significato ha il bacio che Mery lascia sulle labbra del professore? Secondo voi perché quest’ultimo non reagisce? Che emozioni vi suscita la scena? Non aver respinto Mery lo rende coerente con il suo stile di comportamento oppure avrebbe dovuto agire diversamente?

 

Passi da Libro

Dal libro: Il Paese sbagliato: Diario di un'esperienza didattica - Passo L-005   (Lettera di un prof) - Da pag. 391 - a pag. 397

Contenuto :

(Attività svolta con la classe quinta elementare)

 

“Cari amici,

leggo e rileggo con piacere ed attenzione le vostre riflessioni su INSIEME, e vi devo dire francamente che la via che avete imboccato mi sembra quella migliore.

Insegno in una scuola media della provincia di Torio, a Torre Pellice, già vicino al confine con la Francia; con i miei ragazzi parlo spesso del loro avvenire, del lavoro o degli studi che vorranno intraprendere alla fine della scuola media. Da queste conversazioni ho imparato moltissimo, sono entrato a far parte del loro – e vostro – mondo e ho capito che molte cose richieste dai “programmi” possono anche essere inutili.

Vorrei ora chiedere a voi che cosa vi aspettate dalla scuola media, che cosa pensate che vi debba dare e a che cosa vi debba servire per la vita futura. Credo che molti di voi si saranno già posti questa domanda, adesso che state per lasciare la scuola elementare.

Aspetto una vostra risposta o gli appunti di una vostra discussione, anche per mezzo del vostro INSIEME!

Un caro augurio di buon lavoro a tutti,

 

Vostro Roberto Eynard”.

 

Anche al nostro amico professore rispondemmo pubblicando sul giornale la conversazione.

 

Tiberio: - Secondo me alla media dànno troppi compiti come: francese, italiano, latino, matematica, scienze, storia. I compiti sono da escludere perché dopo cinque ore il ragazzo ha diritto di riposare.

Antonio: - Mio cugino mi ha raccontato che i professori sono molti e quindi compiti e lezioni sono numerosi. I professori sono molto severi, tutti i ragazzi dovevano sapere la lezione altrimenti facevano la nota. Non è come noi che se uno non sa una cosa gliela spieghiamo diverse volte. Per lui era pesante la scuola. Quando il professore, col dito, scorreva l’elenco dei nomi da interrogare, mio cugino batteva i denti, aveva paura. Non perché non studiava ma perché le materie erano troppe e non poteva tenerle nella mente tutte.

Lorena: - Mia zia “aveva paura” dei compiti. Siccome non poteva ricordare tutto, aveva paura che il professore interrogasse lei. Per me sarebbe giusto dare compiti, ma non un’esagerazione come ora.

Fabio: - Quando uscivo alle quattro da scuola e andavo a giocare, vedevo mia sorella che dall’una era ancor

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Riflettere sulla distanza culturale fra l’epoca di Mario Lodi e l’attuale per quanto riguarda la propensione dei bambini ad argomentare su temi di rilevanza morale.

 

Dal libro: I turbamenti del giovane Törless - Passo L-008   (Lo strano interrogatorio di Törless) - Da pag. 174 - a pag. 179

Contenuto :

Il giorno dopo, quando gli allievi furono chiamati ad uno ad uno per essere interrogati, Törless era scomparso. 

Era stato visto per l’ultima volta la sera prima, chino su un quaderno che in apparenza stava leggendo.

Fu cercato in tutto l’edificio. Beineberg in segreto sgattaiolò a vedere se non era nel nascondiglio in soffitta.

Finalmente fu chiaro che era fuggito dall’istituto e vennero informate le autorità, con la raccomandazione di trattarlo benevolmente.

Intanto era incominciata l’inchiesta.

Reiting e Beineberg, credendo che Törless fosse fuggito per paura delle loro minacce, si sentirono in dovere di stornare da lui ogni sospetto e lo difesero vivacemente.

Gettarono ogni colpa su Basini e tutta la classe testimoniò come un sol uomo che Basini era un ladro e un indegno, che ai più benintenzionati tentativi di correggerlo aveva risposto solo con nuove ricadute. Reiting solennemente dichiarò che lui e Beineberg capivano di aver sbagliato, ma che avevano agito solo per compassione, per non lasciare che un compagno fosse deferito ai superiori per il castigo prima di aver esaurito tutti i mezzi di benevola correzione. E di nuovo tutta la classe giurò che i maltrattamenti a Basini erano stati un’esplosione spontanea perché costui aveva risposto con la peggiore e più volgare ironia ai nobili sentimenti di coloro che intendevano risparmiarlo.

In breve fu una commedia ben architettata, messa in scena con molta abilità da Reiting, in cui vennero fatti risonare tutti gli accenti moralistici atti ad accarezzare gli orecchi degli insegnanti.

Basini conservò sempre un silenzio ostinato. Era ancora paralizzato dal terrore per i fatti di due giorni prima, e la solitudine in cui era confinato, insieme con il tranquillo, obiettivo andamento delle indagini era già per lui una liberazione. Desiderava soltanto che tutto finisse al più presto. D’altronde Reiting e Beineberg non avevano mancato di minacciargli la più atroce vendetta se avesse osato comunque accusarli.

Poi Törless fu riportato all’istituto. L’avevano ritrovato nella città vicina, affamato e stanco morto. 

Ora la sua fuga sembrava l’unico punto oscuro di tutta la faccenda. Ma la situazione gli era favorevole. Beineberg e Reiting avevano preparato bene il terreno, parlando del nervosismo da lui dimostrato negli ultimi tempi, della sensibilità morale per cui considerava un delitto il non aver subito denunziato i fatti pur conoscendoli fin da principio, ed era convinto di esser diventato così parzialmente responsabile della catastrofe. 

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

Riflettere su come si manifestano i rapporti di forza, per lo più impliciti, nella scuola di oggi fra docenti e alunni, e fra alunni di diversa estrazione sociale.

 

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