Educazione morale scolastica
Repertorio materiali didattici

Materiali didattici

Materiali didattici relativi alla tematica:
Bullismo

Clip da Film

Dal film: Un sogno per domani - Pay it forward - Clip F-041  Inizio : 01:44:22 - Fine: 01:49:16

Contenuto :

Nel frattempo, un giornalista di Los Angeles è stato aiutato in un momento di difficoltà, entrando nel giro di “passa il favore”. Incuriositosi, cerca colui o colei che ha dato vita al movimento con lo scopo di scriverci un articolo. Il suo viaggio lo porta a conoscere la madre di Trevor, che ha fatto passare il favore dopo che il barbone aiutato da suo figlio ha passato un favore a lei. Trevor acconsente all’intervista. Concluso il colloquio con il giornalista, interviene prontamente per aiutare lo stesso compagno che non era riuscito a soccorrere la volta precedente, riscattando così il suo terzo favore e il senso di impotenza. Il professore e la madre non arrivano in tempo e Trevor rimane ferito mortalmente dal coltello di uno degli aggressori.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Cosa pensate, adesso, circa il compito proposto dal professore Eugene? Tornando alla clip 1, avreste esposto questo compito utilizzando un tono, un linguaggio e dei gesti differenti?
  • Il professore si trova, scosso, di fronte ad un dilemma: da una parte la constatazione di aver trasmesso con efficacia i valori al proprio alunno, il quale, fedele alla possibilità di cambiare il mondo, si è spinto oltre ogni limite per perseguire il suo progetto; dall'altro, il senso di colpa per essere in parte respinsabile della morte del piccolo. A vostro avviso, quale sentimento dovrebbe prevalere in lui? E in voi? A luce di ciò che è accaduto, pensate che il professor Simonet, in vista dei prossimi anni del suo corso a scuola, progetterà diversamente la sua didattica e i suoi compiti? Rimarrà fedele ai suoi valori o lascerà perdere tutto a causa del senso di colpa? Voi come vi comportereste? Avete delle proposte?
  • Come mai nessun insegnante si è mosso per punire i bulli prima di questo evento?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Trevor ha avuto la seconda possibilità di aiutare il suo compagno. Vi sareste comportati come Trevor? Avreste messo in pericolo la vostra vita per seguire il vostro ideale? Se a scuola vi capitasse una situazione simile, come vi comportereste?
  • Come mai gli insegnanti non hanno punito i bulli? Perché è compito di Trevor farlo? È giusto che la responsabilità sia sua? Quali sentimenti e quali valori hanno mosso il suo comportamento?
  • Nella vostra scuola, sono mai successi episodi simili? Come vi siete sentiti? Cosa avete fatto? Come si comportati i vostri insegnanti? Era ciò che vi aspettavate da loro? Perché?

Dal film: Cyberbulli - Pettegolezzi Online - Clip F-061  Inizio : 00:32:56 - Fine: 00:35:20

Contenuto :

Taylor, vittima di cyberbullismo, si rifiuta di affrontare il problema, evitando i suoi compagni di scuola e le sue amiche e non frequentando le lezioni. La madre decide di parlare con il dirigente scolastico della situazione di sua figlia, chiedendo di prendere dei provvedimenti nei confronti del fenomeno del bullismo online molto diffuso tra i giovani. Il dirigente scolastico si dimostra comprensivo e consapevole del disagio che questo fenomeno sta causando tra i ragazzi, ma allo stesso tempo si ritiene incapace di intervenire a riguardo.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

  • Come viene affrontato il tema del cyberbullismo a scuola? Se ne parla o rappresenta un tabù?
  • Quali possono essere le soluzioni e le conseguenze ad una scena di bullismo di cui un insegnante è spettatore? Vi siete mai trovato ad assistere a episodi di cyberbullismo?
  • Gli insegnanti sono a conoscenza del fenomeno del cyberbullismo?
  • La scuola ha le giuste competenze per affrontare questo tipo di problema? È tutto sulle spalle della famiglia?
  • Quali soluzioni si potrebbero adattare per arginare la diffusione di questo fenomeno?
  • Esistono progetti educativi che possano sensibilizzare i giovani e le famiglie rispetto al tema del cyberbullismo e alle conseguenze ad esso legate?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

  • Avete mai assistito a episodi di cyberbullismo? Se sì, come vi siete comportati? Se no, come pensate che reagireste? 
  • Che cosa, secondo voi, distingue uno scherzo da un atto di bullismo/cyberbullismo?
  • Sapreste dare una definizione di cyberbullismo? Viene affrontata la tematica nella tua scuola?
  • Se foste vittima di cyberbullismo, cosa fareste? Chiedereste aiuto a qualcuno? Se sì, a chi vi rivolgereste (amici, genitori, fratelli/sorelle, insegnanti, ecc.)?
  • Secondo voi, gli insegnanti o il dirigente scolastico potrebbero fare qualcosa per limitare il fenomeno del cyberbullismo? Se sì, cosa?
  • Nella clip viene messa in evidenza l’importanza della relazione e dell’apertura, da parte della vittima di cyberbullismo, rispettivamente con la madre e con il padre. Come valutate il comportamento della madre? E quello del dirigente scolastico a cui la madre si rivolge?
  • Il fenomeno del cyberbullismo si configura come un’emergenza educativa che interpella diverse agenzie educative, tra cui la famiglia e la scuola. Potete dire di sentirvi supportati e tutelati, tanto da saper di poter contare sulla loro presenza?
  • La cultura del rispetto della persona e delle sue diversità è un valore imprescindibile e la prevenzione, all’interno di una società digitale come la nostra, è uno dei passaggi fondamentali per evitare futuri risvolti di cyberbullismo. Quali comportamenti mettereste in atto di fronte ad un compagno con evidenti difficoltà relazionali e, quindi, preso di mira? Siete consapevoli di come nessun atto di cyberbullismo potrà mai essere giustificato come valido?

Passi da Libro

Videogames

Videogame: Bully - Scholarship edition  G-006

Presentazione :

In Bully il giocatore è chiamato a impersonare il quindicenne Jimmy Hopkins, un ragazzo turbolento, scaricato dalla madre e dal patrigno di turno in quel della Bullworth Academy, un collegio per minorenni dove l’insegnamento va di pari passo con la repressione e i soprusi del corpo docente, capeggiato dall’odioso preside Crabblesnitch. Scopo primario del gioco, quello di ambientarsi nella scuola e, nel corso del dipanarsi di una trama suddivisa in vari capitoli, riuscire a cavarsela in diverse situazioni ed affrontare i vari bulli presenti nel collegio, compagni di classe prepotenti e insegnanti violenti fino a diventare padroni dell’istituto e godersi le meritate vacanze.

La struttura di gioco ricalca quella dei titoli “free roaming”, tipici di Rockstar Games, in cui al videogiocatore è concessa un’incredibile libertà di movimento all’interno della vasta area di gioco, che però nel caso di Bully è strettamente condizionata dallo scorrere del tempo.

Durante le scorribande di Jimmy Hopkins, scorre un orologio su schermo in cui è mostrato lo scorrere delle ore, nel corso delle quali il giocatore deve ottemperare alla routine scolastica: dunque, ogni giorno sarà necessario andare a lezione, una la mattina ed una il pomeriggio, al termine delle quali verranno ottenute nuove abilità o oggetti speciali, qualora il risultato conseguito sia degno di nota.

Ogni corso spazia dalla matematica alla geografia, dalle lettere all'educazione fisica, ed è costituito da un diverso mini-gioco, che mette alla prova la specifica conoscenza del videogiocatore in quella determinata materia. Nel caso in cui il giocatore decidesse di non frequentare le lezioni, vi sarà l’intervento di un bidello o un poliziotto che riporterà in classe Jimmy; la notte poi vigerà il coprifuoco, con la presenza di agenti pronti ad inseguirci qualora si decidesse di lasciare il dormitorio.

Sebbene sia stato denunciato ed additato di essere un gioco che istiga alla violenza, è doveroso evidenziare come Jimmy, in varie occasioni, intervenga difendendo gli studenti più deboli dai soprusi dei bulli del collegio; altro aspetto fondamentale che contraddistingue il gioco di casa Rockstar è costituito dal premiare il rispetto dell’orario scolastico. A fare da sfondo alla storia di Jimmy, vi è una sottile ma pungente critica alla società americana che prende le sembianze di un collegio di alto livello, mostrando la realtà di soprusi verso i più poveri ed i più deboli; Jimmy, scalando le gerarchie sociali, diventava un difensore dei più deboli e maltrattati: infatti, basti pensare che l’unica categoria con cui il protagonista si coalizza è quella dei nerd, notoriamente la più emarginata.

Suggerimenti per l’uso nella formazione degli insegnanti :

La storia di Jimmy è raccontata attraverso gli occhi di Rockstar che, con la solita verve, riesce a rappresentare un mondo di gioco volutamente stereotipato e caricaturale in grado di prendere in giro tanto i luoghi comuni quanto il videogiocatore stesso. Contrariamente a quanto ritenuto da molti, si tratta di una sorta di opera di denuncia che se venisse letta con un minimo di senso critico dagli insegnanti, non vuole assolutamente istigare alla violenza quanto, piuttosto, far riflettere sul fenomeno del bullismo.

 

Prima dell’utilizzo del video game è preferibile una migliore conoscenza del videogioco:

  • l’insegnante, prima di decidere se proporlo agli studenti, dovrebbe fare un’esperienza di gioco, in modo da capirne le meccaniche e la struttura e farsi un’idea di come adattarle ad un eventuale laboratorio scolastico;
  • informarsi leggendo le varie recensioni sulle riviste specializzate;
  • guardare i vari game play proposti su Youtube in modo da avere dei parametri di confronto rispetto a quanto appreso nella sua esperienza.

 

Spunti di riflessione generali da proporre agli insegnanti:

  • dato l’ampio uso che i giovani fanno dei video game, gli insegnanti ritengono di avere le conoscenze sufficienti per un adeguato utilizzo a scopi didattici?
  • quali sono i giochi maggiormente diffusi tra gli studenti e quali sono le caratteristiche maggiormente apprezzate?
  • in classe è mai stato aperto un dibattito riguardante il mondo dei video game?
  • tra le varie proposte del mercato, quali esperienze videoludiche si addicono maggiormente ad un percorso di formazione morale?

 

Spunti di riflessione sulle tematiche proposte dal videogame:

  • in che modo il gioco di Rockstar può esser utile nell’insegnamento dell’educazione morale?
  • si ritiene che possa insegnare il rispetto delle norme che vigono negli istituti scolastici?
  • come proporre in classe la cooperazione tra pari?
  • come arginare il rischio che il messaggio proposto dalla storia di Jimmy possa esser travisato e incitare al bullismo?

Suggerimenti per l’uso con i preadolescenti :

In Bully il giocatore è chiamato a impersonare il quindicenne Jimmy Hopkins, un ragazzo turbolento, scaricato dalla madre e dal patrigno di turno in quel della Bullworth Academy, un collegio per minorenni dove l’insegnamento va di pari passo con la repressione e i soprusi del corpo docente, capeggiato dall’odioso preside Crabblesnitch. Scopo primario del gioco, quello di ambientarsi nella scuola e, nel corso del dipanarsi di una trama suddivisa in vari capitoli, riuscire a cavarsela in diverse situazioni ed affrontare i vari bulli presenti nel collegio, compagni di classe prepotenti e insegnanti violenti fino a diventare padroni dell’istituto e godersi le meritate vacanze.

La struttura di gioco ricalca quella dei titoli “free roaming”, tipici di Rockstar Games, in cui al videogiocatore è concessa un’incredibile libertà di movimento all’interno della vasta area di gioco, che però nel caso di Bully è strettamente condizionata dallo scorrere del tempo.

Durante le scorribande di Jimmy Hopkins, scorre un orologio su schermo in cui è mostrato lo scorrere delle ore, nel corso delle quali il giocatore deve ottemperare alla routine scolastica: dunque, ogni giorno sarà necessario andare a lezione, una la mattina ed una il pomeriggio, al termine delle quali verranno ottenute nuove abilità o oggetti speciali, qualora il risultato conseguito sia degno di nota.

Ogni corso spazia dalla matematica alla geografia, dalle lettere all'educazione fisica, ed è costituito da un diverso mini-gioco, che mette alla prova la specifica conoscenza del videogiocatore in quella determinata materia. Nel caso in cui il giocatore decidesse di non frequentare le lezioni, vi sarà l’intervento di un bidello o un poliziotto che riporterà in classe Jimmy; la notte poi vigerà il coprifuoco, con la presenza di agenti pronti ad inseguirci qualora si decidesse di lasciare il dormitorio.

Sebbene sia stato denunciato ed additato di essere un gioco che istiga alla violenza, è doveroso evidenziare come Jimmy, in varie occasioni, intervenga difendendo gli studenti più deboli dai soprusi dei bulli del collegio; altro aspetto fondamentale che contraddistingue il gioco di casa Rockstar è costituito dal premiare il rispetto dell’orario scolastico. A fare da sfondo alla storia di Jimmy, vi è una sottile ma pungente critica alla società americana che prende le sembianze di un collegio di alto livello, mostrando la realtà di soprusi verso i più poveri ed i più deboli; Jimmy, scalando le gerarchie sociali, diventava un difensore dei più deboli e maltrattati: infatti, basti pensare che l’unica categoria con cui il protagonista si coalizza è quella dei nerd, notoriamente la più emarginata.